Nell'ambito della rassegna di eventi "Generando - Visioni di genere" promossa dal Percento culturale Migros,

Sabato 3.6.2023 dalle 10 alle 13 presso la Cascina di Sorengo sarà presentato il Quaderno del Movimento AvaEva “Percorsi di donne. Confronti e dialoghi intergenerazionali”. 

Il Quaderno Percorsi di donne. Confronti e dialoghi intergenerazionali” rappresenta la sintesi di un'attività che intreccia i ricordi, le esperienze delle AveEve del gruppo Valori intergenerazionali/Educazioni con le parole di giovani donne della generazione delle loro figlie, raccolte in interviste svolte dalle AveEve stesse. Vengono sviluppati aspetti del quotidiano come il rapporto con il partner, la cura e l'educazione delle figlie e dei figli, la formazione e la professione, la sessualità, i valori, gli stereotipi, il rapporto con il femminismo.

Sono previsti spazi di scambio e discussione in merito ai temi trattati nel Quaderno e si concluderà con un aperitivo.

Qui la locandina.

Per raggiungere la Cascina:
dalla stazione di Lugano (via Besso): Bus n.15 fermata Casa anziani Cortivallo oppure trenino Lugano - Ponte Tresa, fermata a richiesta Sorengo. Dalla stazione svoltare a destra, alla rotonda a sinistra e prendere la salita verso la Cascina (ca. 10 minuti a piedi).

L’accesso non è ancora regolato in modo uniforme ma in Ticino esiste un interessante servizio in caso di un intervento della Centrale Ticino Soccorso 144

articolo di Frieda Lüscher

 

Dal 2013 l’art. 371B del Codice Civile prevede che “L’autore delle direttive del paziente può farne registrare la costituzione sulla tessera di assicurato con la menzione del luogo dove sono depositate”, ma il Consiglio federale non ha finora emanato le disposizioni a tal fine.  

Di conseguenza, a tutt'oggi, l'esistenza e il luogo di deposito delle direttive del paziente non possono essere inseriti nel chip della tessera d’assicurazione malattia e non esiste un sistema uniforme per accedere a queste importanti informazioni in caso di necessità. Molte organizzazioni offrono la possibilità di depositare le direttive del paziente presso di loro e di indicarlo tramite tessere che si portano sempre con sé.

Tuttavia, la domanda che mi pongo, particolarmente come persona che vive da sola, è come posso garantire, anche e soprattutto in caso di emergenza, che gli intervenienti siano informati il più rapidamente possibile dell'esistenza e dell'ubicazione di queste direttive. Questo, in ultima analisi, per evitare che vengano adottate misure mediche che non rispondono alla volontà esplicita del paziente