Sintesi della 1a Tavola rotonda di AvaEva

Albergo Unione, Bellinzona – 8 maggio 2015

 

Introduzione e presentazioni 

Nella sua veste di coordinatrice di AvaEva, Norma Bargetzi saluta le partecipanti e spiega lo svolgimento del pomeriggio. Quindi ricorda che nei suoi primi due anni di vita AvaEva ha lanciato diversi progetti. Due saranno approfonditi e discussi durante il pomeriggio. Questo con lo scopo di far emergere dal confronto delle idee nuovi impulsi per migliorarli, nonché di trovare nuove adesioni per allargare la partecipazione e rafforzarli.

In seguito sollecita le partecipanti a presentarsi brevemente.

 

Sintesi dei progetti

Le responsabili dei progetti in corso ne illustrano sommariamente gli scopi e le modalità di lavoro. Si tratta di:

Anita Testa-Mader   Incontri luganesi del lunedì
Raquel Galli Zirpoli   Riflessioni al femminile, con visionamento di film
Sonja Crivelli    Tavola rotonda sulla famiglia odierna
Regula Stern-Griesser   Caffè narrativi (in tedesco)
    Pomeriggio informativo sulle ultime disposizioni (in tedesco)
Romana Camani-Pedrina   L’arte di vivere e l’arte di morire (gruppo Sora Morte)
Verena Singeisen-Schneider   AvaEvaBiodiversità
Daniela Abruzzi-Tami   Quo vadis nonna? Dove andremo ad abitare? 


Gruppo di lavoro: Condivisione fra nonne

Le animatrici del progetto Condivisione fra nonne illustrano anzitutto lo loro esperienza. Esse hanno constatato che le preoccupazioni e i temi da condividere sono tanti, e grande è il bisogno di parlarne. Con il loro gruppo vogliono anzitutto offrire un luogo di ascolto e di sostegno, ma riconoscono che non è facile intervenire con commenti o dare consigli. A volte si sono trovate di fronte persone che attraversavano un momento di fragilità, sicché una risposta poteva essere vissuta male. Lo stesso dicasi quando si toccano questioni delicate o ci si trova in presenza di situazioni difficili. Le animatrici cercano perciò di affrontare la questione dal punto di vista generale, senza entrare troppo negli aspetti personali, ma cercando comunque di dare un senso ai pensieri espressi dalle partecipanti.

In questo gruppo di lavoro si è poi discusso anche del pericolo – per le animatrici – di uscirne distrutte. In realtà esse dicono che nel gruppo si sono fatte esperienze di autoaiuto, cercando di non piangersi addosso, bensì di reagire insieme. In maniera generale evidenziano la necessità, per un simile gruppo di condivisione, di essere piccolo per permettere a ogni donna di esprimersi. Una partecipante suggerisce allora di utilizzare le fiabe come strumento per portare il discorso su un piano generale, dove ognuna potrà trovare l’eco di un proprio vissuto e riflettere sulle possibili soluzioni da dare a un problema.

Le animatrici constatano che al momento non hanno riscontrato sufficiente intresse per poter creare un nuovo gruppo di condivisione fra nonne. Magari proveranno a riproporlo ulteriormente, benché fra le partecipanti al presente gruppo di lavoro non vi siano donne interessate.

Le partecipanti riflettono inoltre su attività alternative. Una propone di creare una banca del tempo per aiutarsi a vicenda, ma un’altra ricorda che in Ticino esiste già.

 

Gruppo di lavoro: Caffè narrativo

Le partecipanti a questo gruppo di lavoro non ne conoscono la metodologia e sono curiose di scoprirne il funzionamento. L’animatrice illustra dunque anzitutto le regole: ascoltare chi prende la parola senza interrompere, non abusare della disponibilità all’ascolto del gruppo, mantenere il gruppo aperto a tutte, preferibilmente su iscrizione per evitare di superare le 20 partecipanti considerate un massimo per una discussione piacevole. Un’altra caratteristica è la preparazione dello spazio in cui questo caffè narrativo si svolge: ci vuole un tavolo attorno al quale riunirsi, e il tavolo va decorato in funzione del tema scelto: p. es. le stagioni, le feste, i ricordi legati alla nonna, i vestiti, la scuola ieri e oggi ecc. Si tratta infatti di elementi capaci di attivare la memoria e vivacizzare lo scambio. I temi proposti vengono scelti principalmente dalle animatrici, ma poi sono decisi insieme con le partecipanti. Si ricorda inoltre che un caffè narrativo non deve entrare troppo in profondità nel trattare i temi, non essendo un gruppo terapeutico.

Le partecipanti di questo gruppo di lavoro vogliono animare un caffè narrativo in italiano a Bellinzona, partendo dall’esempio di quello già esistente in tedesco ad Ascona. Il tema proposto è “Mi racconto…”. Si tasterà così il terreno e si vedrà se sussiste interesse. L'idea è anche di riproporlo in seguito magari in altre zone o in altre lingue. Come sviluppi futuri si prospettano caffè narrativi di biografia, bilingui, o pomeriggi di scrittura delle storie condivise durante gli incontri, così da non perderle.

 

Progetti futuri?

Corso di fotografia per nipoti coi nonni

La direttrice del Percento culturale Migros Ticino Yvonne Pesenti illustra obiettivi e modalità di questo corso durante il quale i nipoti fotograferanno i nonni. Le fotografie realizzate saranno esposte nella nuova sede della Scuola Club Migros di Lugano.

 

Atelier di scrittura

Una partecipante ha portato alcuni volantini per un atelier di scrittura autobiografica. Ritiene che sia importante trasmettere con la penna su carta i nostri ricordi, il nostro vissuto, come modo diverso di raccontarsi rispetto a quanto non facciamo già con le amiche o al caffè. E sottolinea che si tratta di un percorso emozionante.

 

Le mie storie (Selbsterlebte Geschichten)

Alle tedescofone viene proposto un pomeriggio per imparare ad annotare le proprie storie oppure situazioni e fatti vissuti.

 

Famigliari curanti

Viene espresso il desiderio di poter creare nel Locarnese un gruppo di condivisione per i famigliari curanti.

 

 

I saluti…

A metà pomeriggio la direttrice del Percento culturale Migros Ticino Yvonne Pesenti aveva portato alle partecipanti alla Tavola rotonda il saluto di questa istituzione e ringraziato il gruppo di pianificazione per il lavoro svolto a favore del progetto AvaEva e, più in generale, a favore delle donne della generazione delle nonne. Ricorda che la sede della Scuola Club Migros di Lugano si trasferirà in estate e che lo stabile rinnovato offrirà spazi straordinari, dei quali potrà usufruire anche AvaEva in quanto progetto del Percento culturale.

 

… e i ringraziamenti

La coordinatrice di AvaEva Norma Bargetzi ringrazia con una rosa Anita Testa-Mader, Regula Stern-Griesser, Raquel Galli Zirpoli, Bice Columberg e Romana Camani-Pedrina del gruppo di pianificazione di AvaEva per il lavoro d’organizzazione di questa Tavola rotonda, come pure la fotografa Giosanna Crivelli che ha accompagnato il pomeriggio fissandone i momenti salienti, nonché la verbalista Marusca Babini.

 

Momento ricreativo

Gruppo vocale Cantadonna

Il gruppo è formato da 25 coriste e si esibisce sotto la direzione di Michele Patuzzi rallegrando le donne presenti alla Tavola rotonda con brani che spaziano dai canti gospel alla musica moderna.

 

In chiusura

Il pomeriggio della Tavola rotonda si conclude convivialmente attorno a un ricco aperitivo.