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 Introduzione

 Il Coronavirus è stato lo sgradito protagonista dell’anno 2020 e ha purtroppo impedito il normale svolgimento di alcune attività di AvaEva.

L’assemblea annuale ordinaria di primavera non ha potuto avere luogo in presenza a causa delle limitazioni imposte per arginare i contagi, così come il nostro consueto Convegno tematico d’autunno. 

L’Associazione AvaEva ha comunque riattivato gli incontri dei gruppi di discussione appena questo è stato possibile. Abbiamo cercato di mantenere vivo il rapporto con le nostre socie, continuando con l’invio regolare della Newsletter e mantenendo aggiornati il nostro sito web e la nostra pagina Facebook.

Anche i nostri articoli sulla rivista dell’ATTE - Associazione Ticinese Terza Età, hanno continuato ad essere pubblicati con cadenza bimestrale (in allegato).

Durante questo anno così particolare abbiamo avuto dei cambiamenti all’interno del Comitato. Con l’Assemblea ordinaria, che quest’anno si è tenuta in via telematica, una storica membra di Comitato ha lasciato il suo incarico: si tratta di Raquel Galli Zirpoli, che aveva contribuito ad AvaEva fin dai suoi esordi. Anche Patrizia Tami Facchini ha purtroppo deciso di congedarsi.

Abbiamo avuto però un nuovo arrivo, si tratta di Odille Pedroli-Conrad, che già partecipa alle nostre riunioni. Il suo ingresso in Comitato verrà ufficializzato durante la prossima Assemblea che si terrà nel corso del 2021 (speriamo in presenza).

Per il 2021 abbiamo in programma ben 6 nuovi progetti che speriamo di concretizzare nei prossimi mesi. I temi che abbiamo deciso di affrontare sono tanti e crediamo che molte donne potranno beneficiarne: vorremmo avviare delle riflessioni su temi importanti come il maltrattamento delle persone anziane, l’osteoporosi che affligge tante donne a partire dai 50 anni, la fase di transizione che le persone anziane vivono nel momento in cui devono rinunciare alla patente di guida, la questione delle direttive anticipate che non è ancora regolamentata e costituisce una grande preoccupazione per molte persone anziane, in particolare per quelle che vivono da sole. Al contempo pensiamo sia importante proporre anche attività all’aria aperta, che tanto ci è mancata durate i mesi di confinamento. Con le Camminostorie vorremmo far sì che camminando si possano scoprire luoghi del passato della nostra regione, riflettendo sui cambiamenti del nostro stile di vita e sulla vita che aspetta le generazioni future. Anche il nostro progetto Yoga vuole essere una coccola per corpo e spirito, a simboleggiare una rinascita che tutti speriamo arrivi presto.

Il Coronavirus non ci ha tolto l’entusiasmo e le voglia di proporre nuove interessanti attività alle nostre socie. Nonostante le tante difficoltà, l’Associazione ha cercato di stimolare riflessione, lo scambio e la creazione di reti di contatto tra le donne della generazione delle nonne: donne con o senza nipoti residenti nella Svizzera italiana.

 

1) Organi dell’Associazione

1.1) Assemblea annuale ordinaria

L’Assemblea Generale di AvaEva doveva aver luogo il 9 aprile 2020 presso il Centro diurno di Rivera. Alla fine di febbraio la pandemia è esplosa e purtroppo siamo state costrette a posticipare l’Assemblea. Durante l’estate abbiamo capito che non avremmo potuto avere una normale assemblea in presenza, così la scelta è ricaduta su un’assemblea in via telematica, che si è svolta in data 20 agosto 2020 e ha visto la partecipazione di 26 socie. Tutte le socie sono state convocate all’Assemblea in data 20 luglio 2020. La coordinatrice ha poi inviato via e-mail la documentazione alle socie iscritte, che sono state chiamate ad esprimere il proprio voto entro 30 giorni. Le socie hanno potuto visionare ed approvare il rapporto attività 2019 e i conteggi, sono state aggiornate sui cambiamenti all’interno del Comitato, oltre che sui gruppi di discussione e sui progetti previsti durante il 2020.

Chiaramente non abbiamo organizzato la Tavola Rotonda che di solito segue l’Assemblea.

Il tema che avevamo scelto era “Donne e povertà”, tema che avremmo approfondito con la Professoressa Carola Togni.

1.2) Comitato

Fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 due membre di Comitato hanno annunciato le loro dimissioni: Frieda Lüscher e Patrizia Tami Facchini.

Durante l’Assemblea ancora una membra di Comitato ha formalizzato le sue dimissioni. Si tratta di Raquel Galli Zirpoli, membra storica del Comitato.

Abbiamo salutato queste tre donne con una punta di dispiacere perché il loro contributo per AvaEva è stato grande e fondamentale.

D’altro canto siamo felici di accogliere due nuove membre di Comitato: Monika Lechner-Pietzko, entrata in Comitato ufficialmente con l’Assemblea telematica, e Odille Pedroli-Conrad. Odille già partecipa alle riunioni del Comitato di AvaEva da alcuni mesi: il suo ingresso in Comitato verrà formalizzato durante la prossima Assemblea ordinaria annuale che si terrà in primavera.

Lo Statuto prevede un numero di membre del Comitato da 3 a 7 per cui la nuova composizione del Comitato è come segue:

  • Patrizia Negri
  • Regula Matasci-Brüngger
  • Monika Pietzko
  • Odille Pedroli – Conrad

 

Per l’anno 2021 il Comitato si impegnerà a trovare nuove donne disposte ad entrare nel Comitato in modo da garantire la continuità dei lavori di AvaEva.

Proseguono inoltre le ricerche di donne disposte ad entrare nel Comitato allargato, dunque con competenze più settoriali e specifiche.

Nel corso dell’anno il Comitato si è riunito 8 volte: le membre del Comitato e le collaboratrici di AvaEva hanno prestato in totale circa 445 ore di lavoro a titolo di volontariato.

Revisore dei conti

Le revisore dei conti sono Silvia Riva Müller e Rita Borsa, già revisore l’anno passato. Rita Borsa ha comunicato che questo sarà il suo ultimo anno da revisora. Abbiamo già trovato una donna che si è messa a disposizione per l’anno 2021, Regula Stern - Griesser.

 

2) Socie

Nell’anno 2020 le donne che hanno aderito come socie ad AvaEva, pagando quindi il contributo di quota sociale di 40.-, sono state 110, di cui 4 nuove.

Il numero è leggermente aumentato se paragonato allo scorso anno (erano 104 nel 2019) e possiamo ritenerci soddisfatte vista la difficoltà dovuta alla pandemia. Il nostro programma era quello di reclutare nuove socie attraverso i nostri eventi, chiaramente questo non è stato possibile dato che non abbiamo potuto organizzare alcun evento in presenza.

Le nostre socie hanno sentito la mancanza di momenti di aggregazione quali l’Assemblea e il Convegno autunnale. Sono momenti importanti per mantenere vivo il rapporto con le socie e per attrarne di nuove, non di rado infatti grazie al passaparola prendono parte a questi eventi donne che non fanno parte di AvaEva, ma poi decidono di diventare socie.

Siamo fiduciose di trovare nel 2021 nuove socie, anche grazie a diversi progetti interessanti che contiamo di concretizzare durante l’anno.

 

3) Coordinamento

Ricordiamo che AvaEva conta sul lavoro di una coordinatrice assunta al 25% con i seguenti compiti, che svolge in collaborazione con il Comitato:

  • segretariato e amministrazione dell‘Associazione
  • coordinamento dei diversi progetti
  • organizzazione delle riunioni di Comitato
  • organizzazione di Convegno, Tavola rotonda e Assemblea generale
  • ricerca di collaborazioni esterne con enti pubblici e privati
  • ricerca di sponsor e fundraising
  • contatto con le socie (scrittura della Newsletter, aggiornamento sito web)
  • rappresentanza verso l’esterno e con i media
  • scrittura degli articoli per la rivista dell’ATTE[1]

 

4) Attività e progetti 2020

Per il 2021, Covid permettendo, vogliamo assolutamente riprendere le nostre attività in presenza. Il nostro obiettivo è fornire spunti di riflessione su temi che riguardano le donne della generazione delle nonne, creando momenti di scambio e favorendo la coesione sociale.

 

4.1) I gruppi di AvaEva

I gruppi di discussione costituiscono la nostra attività “fissa” e si riuniscono di norma una volta al mese. Durante la prima ondata di Covid (periodo marzo-aprile) i gruppi hanno subito uno stop forzato, per poi riprendere in maggio. Di nuovo con la seconda ondata di ottobre alcuni gruppi hanno deciso di fermarsi, altri si sono organizzati con incontri virtuali via Zoom.

In particolare, nel 2020 i gruppi attivi sono stati i seguenti:

Arte di vivere, arte di morire “Sora Morte” - Bellinzona (Romana Camani-Pedrina)
Questo gruppo discute tutti quei temi legati alla fine della vita, spaziando dalle paure, i desideri, fino a questioni concrete come i riti di commiato e il diritto successorio. Il 24 gennaio 2020 è stato organizzato un incontro con un’avvocatessa specializzata in diritto successorio che ha chiarito le regole previste dalla legge, le quote riservate ai diversi eredi, l'opportunità o no di redigere un testamento, i punti importanti da considerare.
Il Covid ha avuto l’effetto di amplificare ancora di più certe esigenze:

“L'irruzione improvvisa del virus sconosciuto ha imposto un confronto urgente con la realtà della morte, della fatica di morire, della solitudine come neppure i nostri abituali momenti di scambio erano finora riusciti a fare”.

Questo gruppo si è organizzato per proseguire gli incontri mensili via Zoom.

Caffè narrativo - Mendrisio (Patrizia Negri, Giovanna Poletti-Montesu)
Il caffè narrativo è un momento di scambio e discussione attorno ad un tema stabilito di volta in volta dalle partecipanti. La condivisione permette di guardare e analizzare gli eventi della propria vita da un punto di vista diverso.
Abbiamo potuto svolgere due incontri prima dell’arrivo del Covid (gennaio: presentazione del libro “Surreale”, l’autrice ha affrontato con le partecipanti il tema della perdita di suo padre. Febbraio: i giochi dei bambini, rappresentazioni del linguaggio infantile e della creatività umana). In settembre abbiamo ripreso gli incontri per poi essere costrette ad interromperli nuovamente ad ottobre.
Il gruppo ha deciso di aspettare una situazione epidemiologica migliore per riprendere l’appuntamento mensile con il Caffè narrativo.

Valori intergenerazionali/Educazione di genere - Lugano (Anita Testa-Mader, Sonja Crivelli)
Alla fine del 2019 le responsabili del gruppo hanno avviato un nuovo filone di approfondimento, “Educazione di genere”, che è stato integrato nel gruppo Valori.
Con questo nuovo filone le partecipanti al gruppo Valori/Educazione intendono interrogarsi in che modo abbattere gli stereotipi attraverso l’educazione. A questo scopo è stato preparato il questionario "Partire da sé" sul tema Come siamo state educate, come abbiamo educato.
È stata sottolineata la convinzione che un’educazione attenta alle ragazze comporta parimenti un’educazione per i ragazzi e soprattutto dovrebbe permettere loro di liberarsi dalla gabbia del maschilismo e dai comportamenti che ne derivano.
Anche nel 2020 sono state svolte le interviste qualitative con donne della generazione successiva a quella di AvaEva su diversi temi (lavoro, famiglia, educazione, valori), con l’obiettivo di capire cosa è rimasto alle generazioni attuali dei valori per i quali le donne della generazione AvaEva si sono battute negli anni ’70. L'intento è di diffondere quanto emerso dai vari filoni di approfondimento in forme da definire, tra cui una pubblicazione nel 2022. In quest'ottica è anche stato preso contatto con il PCM con l'obiettivo di integrarci al progetto "Prospettive di genere" nella Svizzera italiana. 

Un altro tema importante che è stato affrontato durante quest’anno è il tema dell’ageismo, vale a dire la discriminazione nei confronti di una persona in ragione della sua età.
L’ageismo è una forma di svalutazione delle persone anziane, oltre che una vera e propria forma di razzismo. Il gruppo ha sospeso gli incontri in presenza in novembre, con il proposito di riprenderli nel 2021 secondo le modalità possibili.

Storia – storie – Bellinzona (Romana Camani-Pedrina, Virginia Pezzotta-Bühlmann)
L’atelier delle Storie è uno spazio di scrittura libera.
Le partecipanti raccontano al gruppo le loro storie, che possono essere autobiografiche oppure dedicate a donne di cui abbiamo solo sentito parlare, e alle quali con la scrittura si rende omaggio.
Grazie alla condivisione nascono nuove idee e nuovi spunti e si possono approfondire le proprie conoscenze su diversi argomenti.
Il tema viene scelto insieme dalle partecipanti (nel 2020 sono stati proposti temi come la polvere, i confini, gli oggetti della nostra vita), che sono chiamate a scrivere un breve testo in occasione dell’incontro.
Gli incontri di questo gruppo permettono di ripercorrere situazioni legate al passato con uno sguardo al futuro, infatti l’analisi dell’argomento prescelto parte spesso dalla storia delle nonne, passando per il presente e arrivando alle figlie e nipoti.
Il gruppo prosegue gli incontri via Zoom.

Il gruppo Camminando Insieme è al momento fermo per la necessità di trovare una nuova donna responsabile. Il gruppo organizza gite in Ticino per ritemprare corpo e spirito ammirando la natura e vivendo momenti di condivisione con le altre partecipanti. 

Anche il nostro gruppo Sessualità al femminile over 60 è al momento in stand-by, l’argomento è ancora tabù e con le responsabili del gruppo stiamo cercando di capire come procedere. Il gruppo vorrebbe affrontare il tema attraverso la visione di film, la lettura e soprattutto lo scambio fra le partecipanti.

Ricordiamo il nostro gruppo Previdenza vecchiaia, che si attiva puntualmente qualora diventassero d'attualità nel dibattito politico temi relativi alla previdenza per la vecchiaia.

 

4.2) Assemblea e Tavola Rotonda

Purtroppo abbiamo dovuto annullare le nostre Assemblea annuale e Tavola Rotonda, inizialmente previste per il 9 aprile 2020 presso il Centro diurno di Rivera (allegato 8.11). Il tema che avevamo scelto è Donne e povertà, con la partecipazione della relatrice Carola Togni, professoressa alla SUPSI. Crediamo che questo tema sia molto interessante per le donne della nostra associazione, quindi abbiamo deciso di mantenerlo e riproporlo per la nostra prossima Assemblea, che speriamo di organizzare la prossima primavera.
Considerata la necessità di svolgere comunque l’assemblea annuale ordinaria, si è deciso di procedere con una versione telematica. Le nostre socie hanno ricevuto via e-mail tutti i documenti necessari al voto e hanno avuto un mese di tempo per esprimere la loro opinione.

4.3) Convegno

Ogni anno organizziamo un Convegno tematico in autunno, che rappresenta un’occasione per riflettere sui temi che riguardano le donne della fascia di età di AvaEva: il processo di invecchiamento, gli strumenti che abbiamo oggi per vivere al meglio anche questa fase particolare della vita.
Chiaramente anche il Convegno quest’anno non ha avuto luogo. Durante l’estate per un momento abbiamo pensato di poterlo organizzare, poi però il peggioramento della situazione sanitaria e le più stringenti misure restrittive ci hanno fatto abbandonare l’idea.

4.4) Collaborazioni esterne

Durante il 2020 abbiamo consolidato o instaurato delle collaborazioni con associazioni esterne con le quali condividiamo ideali oppure con le quali intendiamo avviare dei progetti. 

Rete Nate il 14.6 – La Rete Nate il 14 giugno è nata dopo il grande sciopero femminista del 14 giugno 2019. Come AvaEva abbiamo deciso di partecipare, insieme a molte altre associazioni femminili, e partecipiamo alle riunioni per organizzare e definire le attività successive allo sciopero. Per l’8 marzo 2020 la Rete aveva organizzato una manifestazione e noi come AvaEva avevamo noleggiato una bancarella per poter pubblicizzare la nostra attività. Purtroppo a causa del Covid questa manifestazione non ha avuto luogo.
Il 14 giugno 2020 AvaEva ha partecipato attivamente all’organizzazione di un flashmob in occasione dell’anniversario dello sciopero femminista, prendendo parte inoltre nei giorni precedenti ad una attività “preparatoria”, vale a dire la decorazione di alberi con messaggi femministi nelle principali città ticinesi (Nate il 14 giugno).
Per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, 25 novembre 2020, abbiamo organizzato una conferenza sul tema della mascolinità tossica con la partecipazione di due relatori esperti, che si è tenuta via Zoom sabato 21 novembre 2020.
La conferenza prevedeva dei workshops in presenza che sono stati rimandati a quando la situazione sanitaria lo permetterà.

Guardando insieme – Si tratta di un’associazione che organizza una rassegna cinematografica intergenerazionale della durata di 4 giorni che si realizza a Bellinzona.
Una donna del Comitato di AvaEva ha partecipato regolarmente alle riunioni di Guardando Insieme, e AvaEva figura tra gli sponsor. Come AvaEva non diamo un contributo economico alla rassegna, piuttosto diamo la nostra disponibilità per aiutare concretamente durante le giornate delle proiezioni, ad esempio svolgendo il controllo dei biglietti, aiutando durante l’accoglienza in sala e così via.
Purtroppo anche questo evento, che si sarebbe dovuto tenere nel mese di marzo 2020, è stato annullato causa Covid. Ci è stato inoltre già comunicato che l’edizione 2021 purtroppo non avrà luogo.

GAM, Generazioni al Museo – A inizio 2020 avevamo preso contatto con GAM e tramite una ex membra di Comitato, Patrizia Tami Facchini, avevamo in mente una collaborazione per organizzare delle visite ad hoc per nonni e nipotini.
Purtroppo la collaborazione si è interrotta prima di cominciare, prima a causa di problemi di salute di Patrizia Tami Facchini (che è uscita dal Comitato di AvaEva), poi a causa del Covid. Vorremmo riaprire il discorso di questa collaborazione con il nuovo anno.

 

5) Attività e progetti 2021

L’anno 2020 ci ha impedito di svolgere le nostre attività principali, vale a dire Assemblea e Tavola Rotonda e Convegno annuale. Abbiamo avuto tempo e modo di riflettere su cosa desideriamo per il nuovo anno, su quali progetti vogliamo puntare per avere una rilevanza sociale e contribuire davvero a fare qualcosa di utile.

Contiamo di proseguire regolarmente con gli incontri dei nostri gruppi di discussione ed anche di riattivare quei gruppi che al momento risultano sospesi. Mi riferisco in particolar modo ai gruppi Camminando insieme, per il quale abbiamo in cantiere un’idea di progetto, e Biodiversità, per il quale siamo alla ricerca di una nuova responsabile.

Per il 2021 abbiamo in programma i seguenti nuovi progetti:

5.1) Maltrattamento delle persone anziane

Il primo progetto che vogliamo concretizzare è sul maltrattamento delle persone anziane. E’stato proposto da Raquel Galli Zirpoli, che è stata membra di Comitato. Nel 2018 la piattaforma Vecchiaia senza violenza ha ricevuto 200 segnalazioni di maltrattamenti ai danni di persone anziane[2], maltrattamenti che avvengono per lo più in ambito domestico.  Per il target di età a cui si riferisce, la nostra associazione non vuole e non può ignorare questa problematica.  Succede spesso che le persone maltrattate provino vergogna nel raccontare gli abusi subiti, oppure non sappiano a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Il nostro intento è dare voce a queste persone cercando di approfondire la tematica attraverso un momento di riflessione e discussione. Abbiamo pensato di suddividere il progetto in due giornate: durante la prima giornata (un pomeriggio) due relatrici presenteranno il tema da due diversi punti di vista. Interverranno Carla Sargenti, ricercatrice Supsi del Centro di Competenza Anziani, con una relazione sulla bientraitance, su cui è stata eseguita una ricerca alla Supsi. Seguirà poi Francesca Ravera, psicoterapeuta di Prosenectute, che parlerà del maltrattamento domestico e in casa anziani. Dopo una settimana, vorremmo organizzare un pomeriggio di workshops in piccoli gruppi sul tema.
Vorremmo svolgere la conferenza in primavera, le relatrici sono già state contattate e si sono dette disposte ad intervenire a distanza via Zoom qualora la situazione sanitaria ci impedisse un evento in presenza.
Per questo progetto abbiamo ricevuto un finanziamento di 2’000 CHF dal Consiglio Anziani del Canton Ticino.

5.2) Progetto Osteoporosi

L’osteoporosi è un problema che affligge molte donne, soprattutto dai 50 anni in avanti.
La nostra Associazione si occupa di temi inerenti le donne della generazione delle nonne, dunque l’osteoporosi è un tema di sicuro interesse per le donne della fascia di età di AvaEva.
Oggi si pensa che alcuni comportamenti e abitudini di vita possano aiutare a prevenire l’insorgere dell’osteoporosi, in particolare il mantenere una vita attiva riveste un ruolo essenziale.
Per questa ragione vogliamo organizzare una conferenza sul tema per diffondere una maggior conoscenza sull’argomento, seguita da una serie di incontri dedicati ad esercizi fisici volti a migliorare l’equilibrio e la forza per prevenire cadute e fratture. 

“Solo in Svizzera, l’osteoporosi colpisce più di 400'000 persone, per lo più donne. L’osteoporosi può presentarsi già in giovane età, ma è prevalentemente un problema di salute legato all’avanzamento dell’età. In Svizzera, a partire dal 50° anno di età il rischio di subire una frattura dovuta all’osteoporosi interessa in media il 51% delle donne e il 20% degli uomini”[3].

Abbiamo previsto una conferenza (circa 3 h) con la partecipazione di una dottoressa e di una fisioterapista, seguita da 8 incontri in sala di ginnastica a cadenza settimanale. Idealmente il progetto si svolgerà in primavera presso il centro diurno di Rivera (conferenza) e presso uno studio di fisioterapia (incontri di ginnastica).

5.3) Direttive anticipate

La nostra socia ed ex membra di Comitato Frieda Lüscher ha sottoposto ad AvaEva una questione importante che tocca soprattutto le donne che vivono da sole: il deposito delle direttive anticipate del paziente riguardo i trattamenti medici che si è disposti ad accettare nel caso subentrasse uno stato di incoscienza. Frieda ha fatto una lunga ricerca sull’argomento e sappiamo che è possibile depositare le proprie disposizioni presso alcune organizzazioni. Come fare però per garantire che chi interviene in nostro soccorso sia informato sull’esistenza e l’ubicazione di queste direttive? Ad oggi l’accesso non è ancora regolato in modo uniforme ma in Ticino esiste un servizio interessante in caso di un intervento della Centrale Ticino Soccorso 144.

La Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanza (FCTSA) offre la possibilità di segnalare l'esistenza e il luogo di deposito delle direttive del paziente, i dati vengono poi trasmessi alla centrale di soccorso 144 della propria regione (il Ticino è suddiviso in 6 regioni), e queste appariranno automaticamente nel loro sistema in caso di intervento di un’ambulanza non appena sarà inserito il nome della persona soccorsa.  Questo servizio funziona chiaramente solo nel caso in cui si coinvolga un’ambulanza, è solo un piccolo passo e con Frieda ed AvaEva vorremmo avviare un nuovo progetto per portare la questione ad un livello più alto, per fare in modo di creare un servizio centralizzato per tutta la Svizzera e diffondere a tutti queste informazioni.

5.4) Mobilità pedonale

Ci è stata proposta una collaborazione dall’Associazione Mobilità Pedonale svizzera per lo sviluppo del progetto «Aiuto alla transizione costituita dall'abbandono o dal ritiro della patente di guida nella popolazione anziana».
Questo progetto deriva da uno studio della Supsi che ha sottolineato l’importanza di una fase di transizione durante la quale l’anziano possa prepararsi a questo delicato momento. Spesso, infatti, l’abbandono o il ritiro della patente avviene in modo improvviso e inaspettato: l’anziano si trova a non poter più usare l’automobile con le conseguenti difficoltà che questo comporta (a volte non è in grado di spostarsi senza di essa, non ha dimestichezza con i trasporti pubblici, non è abituato a muoversi a piedi).
Pensiamo sia un progetto molto interessante, riguardando direttamente le donne anziane e quindi AvaEva.
La tematica che vorremmo affrontare con questo progetto è nello specifico il prepararsi a muoversi senza l’automobile, per non arrivare impreparati al momento dell’abbandono della patente di guida. Questo potrà essere concretizzato attraverso degli atelier per i quali chiedere finanziamenti a livello cantonale dal programma di promozione «Strade sicure» (https://www4.ti.ch/di/strade-sicure/home/) e a livello nazionale dal Fondo della Sicurezza Stradale (https://www.fvs.ch/fr/).

 

5.5) Camminostorie

Ci siamo messe in contatto con l’ideatrice e responsabile del progetto Camminostorie, che organizza passeggiate tematiche alla scoperta del passato dei luoghi del nostro vivere quotidiano. Vorremmo proporre queste passeggiate alle nostre socie. L’idea delle Camminostorie è quella di conoscere, salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio storico locale, contrapponendo la lentezza di una camminata a piedi con l’attuale frenesia della vita quotidiana. Con l’aiuto di una guida esperta, le partecipanti alle Camminostorie potranno immergersi nel passato per capire meglio il presente, riflettendo sullo stile di vita dell’epoca e visitando luoghi poco noti.

Abbiamo proposto alla responsabile di declinare il progetto dal punto di vista di una contadina (donna), che sarebbe idealmente la guida delle passeggiate: dunque, l’esperienza si svolgerebbe sotto un’ottica femminile. La storia delle donne è spesso nascosta e sarebbe interessante scovare e raccontare storie di donne ticinesi contadine. La responsabile si è mostrata entusiasta di una collaborazione con AvaEva e ci ha proposto due possibili itinerari nella zona di Bellinzona. Vorremmo concretizzare questo progetto in primavera, aspettando un clima più mite svolgendosi le passeggiate all’aperto.

 

5.6) Risvegliarsi con lo Yoga

Durante l’estate avevamo programmato con un’insegnante di Yoga un ciclo di incontri per le socie di AvaEva, da svolgersi nei mesi di novembre e dicembre. Purtroppo l’aggravarsi della situazione sanitaria non ci ha permesso di avviare il progetto, che è rimandato, speriamo, alla primavera 2021.
Sappiamo che lo yoga, antichissima disciplina di origine orientale, ha moltissimi benefici: risveglia l’energia, ne permette il fluire e dona armonia ed equilibrio a corpo e mente. Crediamo che in questo particolare momento di pandemia un’attività come questa possa conferire un po' di serenità alle nostre socie.
La nostra idea era di organizzare 5 incontri di lunedì pomeriggio presso lo spazio Ex-Stallone a Bellinzona: lavorando con asana (posizioni) e pranayama (esercizi di respirazione) si possono ottenere calma e rilassamento, permettendo l’ossigenazione di muscoli ed organi e aumentando forza ed elasticità.
L’insegnante di yoga è anche un’abile suonatrice di arpa, strumento che studia da oltre 10 anni, e condividerà con le partecipanti questa sua abilità durante la fase finale del rilassamento.
Questo progetto non prevede un compenso per l’insegnante: si chiederà un’offerta libera alle partecipanti.

 

6) Ricerca fondi

Anche nel 2020 il finanziamento principale è giunto dal Percento Culturale Migros, che ci ha accordato un contributo di 20'000.-.
Quest’anno è stata portata avanti una seria campagna di ricerca fondi. Abbiamo sottoposto i nostri progetti a numerose associazioni: il Consiglio Anziani del Canton Ticino ha risposto positivamente, finanziando con 2’000.- il nostro progetto sul maltrattamento delle persone anziane, che speriamo si potrà organizzare per la primavera 2021.
Le quote sociali annuali non coprono il costo delle attività di AvaEva e il salario della coordinatrice. Non è pensabile per AvaEva un finanziamento solo sulla base delle quote sociali, fondi esterni sono essenziali per garantire una continuità delle nostre attività e per consentirci di pianificare e finanziare progetti.
Il Percento Culturale Migros ha confermato che ci sosterrà anche nel 2021 con il finanziamento di 20'000.-: siamo grate di poter continuare con le nostre attività anche il prossimo anno.
Siamo fiduciose che nel 2021 riceveremo ulteriori fondi grazie ai tanti progetti che abbiamo intenzione di concretizzare, e grazie alle collaborazioni con altre associazioni (ad esempio con Mobilità Pedonale Svizzera).

 

 7) Ringraziamenti

Come ogni anno, anche nel 2020 il lavoro volontario è stato fondamentale per AvaEva.
Le animatrici dei gruppi e le donne del Comitato hanno dedicato il loro tempo e la loro energia per la riuscita dei progetti di AvaEva, quest’anno anche con fatica, paura, dubbi, incertezze e hanno fatto sì che le attività di AvaEva proseguissero, garantendo alle nostre socie quel contatto e quella vicinanza che ci si aspetta da un’associazione come la nostra.

Ringraziamo con il cuore il Percento Culturale Migros, che anche quest’anno ha concesso ad AvaEva il suo generoso contributo finanziario, permettendo la sopravvivenza della nostra associazione e la possibilità di programmare tanti nuovi progetti per il 2021.
Per la messa a disposizione gratuita di locali dove svolgere incontri e riunioni ringraziamo:

ABAD Associazione aiuto e cure a domicilio del Bellinzonese (riunioni Comitato)
Bar History Bellinzona (Storia-storie)
GenerazionePiù anziani OCST (Valori intergenerazionali, riunioni Comitato)
Ristorante Corona, Bellinzona (Sora Morte)
Libreria dei Ragazzi, Mendrisio (Caffè narrativo)

Grazie a tutte le socie che con la loro adesione e la loro partecipazione hanno sostenuto AvaEva durante questo anno complicato.

Valentina Pallucca Forte, Sorengo, gennaio 2021 

 

8) Allegati

8.1) Verbale Assemblea generale del 20.08.2020

Assemblea generale dell’Associazione Movimento AvaEva
Giovedì, 20 agosto 2020 – ASSEMBLEA TELEMATICA CAUSA COVID-19

ORDINE DEL GIORNO

  1. Approvazione ordine del giorno
  2. Verbale Assemblea ordinaria 21 marzo 2019
  3. Rapporto attività 2019
  4. Presentazione conti annuali 2019
  5. Rapporto dei revisori
  6. Membri del Comitato: conferme, nomine, dimissioni
  7. Varie ed eventuali  

Partecipanti: 26 socie
(lista di presenza agli atti)

VERBALE

  1. Approvazione ordine del giorno

A causa della pandemia da Coronavirus, l’Assemblea si tiene quest’anno in forma telematica.
La coordinatrice Valentina Pallucca Forte ha inviato a tutte le socie la convocazione in data 20.7.2020, chiedendo alle interessate di esprimere il proprio voto entro il 20.08.2020.

L’Assemblea ha le seguenti competenze (art. 5.1 dello Statuto)

  1. accetta il rapporto annuale del Comitato
  2. approva i conti annuali ed il rapporto delle revisore dei conti
  3. vota il bilancio preventivo e stabilisce il contributo sociale annuale delle socie
  4. delibera in merito a proposte del comitato o delle socie che figurano all’ordine del giorno
  5. nomina e/ revoca le membre del Comitato e le revisore dei conti
  6. adotta e modifica lo Statuto dell’Associazione
  7. decide in merito al proprio scioglimento ed alla liquidazione del patrimonio

Il presente verbale viene redatto dalla stessa coordinatrice Valentina Pallucca Forte.

  1. Verbale Assemblea ordinaria 21 marzo 2019

La versione integrale del verbale è pubblicata sul sito di AvaEva.

La socia NB suggerisce di apportare una modifica al Rapporto attività 2018: in conclusione, anziché scrivere “il programma viene accettato con un applauso” sarebbe più giusto scrivere “il rapporto viene accettato con un applauso”. Il verbale viene accettato all’unanimità.

 

  1. Rapporto attività 2019

Il rapporto attività è pubblicato integralmente sul sito di AvaEva.
Il 2019 è stato un anno di cambiamenti per AvaEva. Il passaggio di testimone da Norma Bargetzi a Valentina Pallucca Forte per il ruolo di coordinatrice è stato il cambiamento più importante, ed ha richiesto del tempo per poter essere realizzato. Nonostante le difficoltà, AvaEva ha continuato a perseguire i suoi scopi e a realizzare progetti in favore delle donne della generazione delle nonne.
La rivista dell’ATTE ci ha proposto una collaborazione offrendoci uno spazio fisso per i nostri articoli. Questo ci ha consentito di raggiungere molte donne della fascia di età di AvaEva, raccontando i nostri progetti e facendoci conoscere.
La ricerca di finanziamenti ha richiesto impegno da parte della coordinatrice e del Comitato ma è stata purtroppo infruttuosa: nel 2020 è essenziale riuscire a recuperare dei fondi a sostegno delle nostre attività. Le sole quote sociali infatti non sono sufficienti a coprire i costi dell’Associazione.  
Nel 2019 le socie sono state 104. L’obiettivo è aumentare il numero delle socie nel 2020.

Ecco i gruppi attivi nel 2019:
Arte di vivere e arte di morire: Sora Morte.
Il gruppo procede con soddisfazione e partecipazione. In particolare, nel 2019 è stato organizzato un incontro sul tema del diritto successorio alla presenza dell’Avv.to Camilla Ghiringhelli. 

Caffè Narrativo
Il gruppo, nato per essere uno spazio di discussione aperto su un tema stabilito di volta in volta, ha incentrato gli ultimi incontri del 2’19 sulla lettura di libri scritti dalle stesse partecipanti. 

Camminare insieme
Nel 2019 il gruppo ha organizzato 5 uscite in Ticino, sempre nel rispetto dei ritmi delle partecipanti, ed è poi purtroppo stato sospeso. Per il 2020 l’animatrice conta di riprendere le uscite. 

Valori intergenerazionali
Nel 2019 il gruppo ha proseguito con le interviste a giovani donne su temi quali lavoro, famiglia, educazione, valori. Alla fine dell’anno una partecipante ha proposto un ulteriore tema su cui lavorare, l’educazione di genere.

Storia – storie
L’11 ottobre 2019 il gruppo ha presentato i suoi scritti durante la “Maratona di Storie”, evento organizzato presso la Biblioteca del Gambarogno a San Nazzaro. La serata è stata molto apprezzata sia dalle partecipanti che dalla responsabile, che ha proposto ulteriori collaborazioni future.

Previdenza vecchiaia
Questo gruppo si attiva puntualmente qualora diventassero di attualità nel dibattito politico temi relativi alla previdenza per la vecchiaia.

Sessualità al femminile over 60
Il gruppo, che promuove lo scambio del proprio vissuto sul tema della sessualità, ha concluso nel 2019 un primo approccio al tema attraverso momenti di scambio e riflessione.

Per quanto concerne i progetti futuri:

  • Nell’ambito del progetto Storia-storie, visto il successo della Maratona di Storie dell’11 marzo 2019, si continua la scrittura di storie e si discute la possibilità di una nuova narrazione in pubblico
  • È in fase di preparazione un progetto sul tema del Maltrattamento delle donne anziane
  • Visite al Museo in collaborazione con GAM - Generazioni al museo, in cui si effettueranno delle visite a tema “Nonni e nipoti”
  • Partecipazione alle attività della Rete “Nate il 14 giugno”
  • Partecipazione al Movimento Sciopero per il Clima
  • Riattivazione di due progetti sospesi: Biodiversità e Camminare Insieme

Da valutare, causa Covid-19, l’opportunità di organizzare il nostro consueto Convegno autunnale su un tema di interesse generale per le donne della generazione delle nonne.

Il rapporto d’attività 2019 viene approvato dalle socie, che suggeriscono le seguenti modifiche:

  1. La socia ATM suggerisce di aggiungere al rapporto attività la preparazione e stampa del flyer che AvaEva ha ideato in occasione del 14.6.2019, sciopero delle donne. Il flyer ha il titolo “la volontà di cambiare il mondo non ha età”. Al suo interno si sottolinea che "Noi donne della generazione di AvaEva abbiamo lottato e contribuito ai cambiamenti avvenuti nella situazione politica, sociale e culturale delle donne negli ultimi decenni. Oggi sappiamo che ogni più piccola conquista va difesa con determinazione, perché́ nulla è scontato, e che molto è ancora da ottenere. Condividiamo perciò̀ le rivendicazioni dell'APPELLO PER UNO SCIOPERO FEMMINISTA E DELLE DONNE”. In particolare sono stati sviluppati alcuni temi dell’Appello dal punto di vista delle donne della generazione di AvaEva, che hanno suscitato molto interesse anche tra le donne più giovani. ATM ricorda inoltre che alla Tavola Rotonda del 21 marzo 2019 ha preso parte una giovane donna del Movimento “Io l’8 ogni giorno”, che ha presentato alle socie di AvaEva le motivazioni e i programmi dei collettivi di preparazione allo sciopero, anche a livello nazionale.
  2. La socia RCP fa notare un errore al paragrafo 2.2 “Comitato”: le dimissioni delle membre di Comitato vanno formalizzate in seno all’Assemblea e non in sede di Tavola Rotonda.
    La coordinatrice apporta queste modifiche al Rapporto attività e lo invia di nuovo alle socie per visione.

 

  1. Presentazione conti annuali 2019

CONSUNTIVO 2019:
Nel 2019 la voce “rimborso spese” risulta così alta a causa del passaggio da Norma Bargetzi a Valentina Pallucca Forte: durante quel periodo infatti, le due ricevevano entrambe il salario e il rimborso spese. Inoltre, sempre a causa di questo momento di transizione, sono state organizzate un numero maggiore di riunioni di Comitato.
Le spese di traduzioni risultano 0. - perché questi costi sono stati inseriti all’interno della voce “Convegno” (la traduzione è appunto servita per un testo presentato al Convegno).
I 2’250. - della voce “autofinanziamento” si riferiscono alle quote versate dalle socie, mentre la voce “donazioni private” riguarda le donazioni extra pervenute. Nel 2019 il numero delle socie che hanno pagato la quota sociale è leggermente diminuito rispetto all’anno precedente (104 socie contro 128 socie nel 2018). Sicuramente durante il 2019 la priorità è stata data all’istruzione della nuova coordinatrice piuttosto che alla ricerca di nuove socie.
Leggiamo un importo di chf 4’636.02 all’interno di “altri ricavi”: questi si suddividono tra chf 636,02 guadagnati attraverso la vendita delle magliette a logo AvaEva (vendita effettuata nell’ambito dello sciopero delle donne del 14.6.2019) e attraverso contatti privati delle socie e membre di comitato.
I rimanenti 4’000.- sono invece stati liberati da un conto di accantonamento allo scopo di ridurre la perdita del 2019.
Fino al 2018 il Percento Culturale Migros versava ad AvaEva 25’000 chf annui, importo che purtroppo a partire dal 2019 si è ridotto a 20’000 chf annui.
Riguardo il Bilancio, sotto la voce “utile o perdita riportata” troviamo una liquidità di chf 3'592.70 suddivisi nel modo seguente: chf 2’792.70 (utile 2017) e chf 800.00 (utile 2018).
Considerando i chf 4’000.- liberati dal conto accantonamento nel 2019 si riscontra una perdita di chf 106.81.

 PREVENTIVO 2020:
Il preventivo 2020 è stato stilato sula base del preventivo 2019.
Il Percento Culturale Migros richiede il rapporto attività annuale con i relativi conti economici ad inizio gennaio, dunque la preparazione del rapporto avviene già alla fine dell’anno precedente.
Non ci sono domande su questo punto, dunque il preventivo 2020 viene approvato.

 

  1. Rapporto revisori dei conti

Il rapporto di revisione è stato stilato da Rita Borsa e Silvia Riva Müller, che ringraziamo per il loro lavoro e la loro disponibilità. Le revisore rinnovano il loro incarico.
Il rapporto di revisione viene approvato dalle socie all’unanimità.
Con questa approvazione si dà scarico al Comitato uscente.

 

  1. Membri del Comitato: conferme, nomine, dimissioni

Nel 2019 il Comitato di AvaEva si presentava così:

Raquel Galli Zirpoli
Frieda Lüscher
Regula Matasci – Brüngger
Patrizia Negri
Patrizia Tami Facchini

 

Il 27 settembre 2019 Frieda Lüscher ha annunciato le sue dimissioni, e il 20 febbraio 2020 anche Patrizia Tami Facchini ha preso la stessa decisione.
Raquel Galli Zirpoli annuncia le sue dimissioni a partire dalla data di questa Assemblea.
Vogliamo ringraziare queste tre donne per il prezioso lavoro che hanno svolto per AvaEva a auguriamo loro un felice futuro.
Monika Lechner – Pietzko e Nadia Catelli Matasci si sono proposte quali membri di Comitato.
Si chiede quindi alle socie di confermare le loro nomine.

Le loro nomine vengono accettate all’unanimità.

 

  1. Varie ed eventuali

Non viene segnalato nulla, dunque l’Assemblea annuale ordinaria si considera conclusa.

La verbalista
Valentina Pallucca Forte

Sorengo, 20 agosto 2020

8.2) Consuntivo 2020

 Conto economico


COSTI

Consuntivo

1.1-31-12.2020

Preventivo

 1.1-31.12.2021

Coordinamento (salario lordo + oneri sociali AVS/LAINF)

16'826.62

18'000.00

Spese coordinamento (trasferte, cancelleria, ufficio, stampe, posta)

1'591.15

1’700.00

Logistica (spazi)

0.00

0.00

Attività /Progetti

186.75

5'000.00

Comunicazione

1'025.00

1’150.00

Rimborso spese (CO)

1'225.30

2’000.00

Traduzioni

0.00

200.00

Libri, riviste e pubblicazioni

0.00

100.00

Imprevisti

0.00

200.00

Spese bancarie

109.20

150.00

Utile da trapassare a capitale

5'756.98

3'500.00

TOTALE COSTI

26'721.00

32'000.00


RICAVI

Consuntivo

1.1-31.12.2020

Preventivo

1.1-31.12.2021

Percento culturale Migros

20'000.00

20'000.00

Contributi sociali annuali

4’360.00

5'000.00

Sostegni logistici (PCM Ticino)

0.00

0.00

Autofinanziamento (quote partecipanti Convegno o altro)

0.00

3’000.00

Sostegni istituzionali

2’000.00

3'500.00

Donazioni private

361.00

500.00

Altri ricavi

0.00

0.00

TOTALE RICAVI

26’721.00

32'000.00


Bilancio 

ATTIVI

2020

Liquidità Banca Raiffeisen Agno

11'723.32

Transitori attivi

439.55

Attivo circolante

12'162.87

TOTALE ATTIVI

12'162.87


PASSIVI

2020

Transitori passivi

2’920.00

Capitale sociale

9'242.87

TOTALE PASSIVI

12'162.87

 

  1. Donazioni non contabilizzate: AvaEva non dispone di spazi propri per riunioni e incontri di lavoro dei vari progetti. L’affitto delle sale per quest’anno risulta 0.- poiché non abbiamo potuto organizzare i nostri eventi più grandi (Convegno e Assemblea + Tavola Rotonda) a causa del Covid. Spesso vengono messi a disposizione gratuitamente degli spazi da parte di associazioni, enti e ristoranti. I gruppi di discussione utilizzano questi spazi per i loro incontri mensili.
  2. Indennizzo dei membri dirigenti: le membre del comitato direttivo non ricevono alcun indennizzo per il loro impegno ad eccezione del rimborso spese, come dal regolamento del 20.11.18. La coordinatrice riceve un contributo forfettario mensile di CHF 1'250 lordi.
  3. Prestazioni di volontariato: durante l’anno l’Associazione ha beneficiato di prestazioni di volontariato da parte delle membre di comitato e da altre socie coinvolte nella gestione dei progetti. Queste donne hanno prestato un totale di 445 ore a titolo di volontariato.
  4. Costi di coordinamento: da specificare che i costi totali includono le spese di trasferta, le spese di cancelleria, gli invii postali, l’acquisto di francobolli, le stampe di materiale informativo e l’acquisto di eventuale altro materiale per l’ufficio. Quest’anno è stato inoltre acquistato il programma di contabilità Banana.

 

8.3) Rapporto di revisione

I conti sono stati approvati in data 25 gennaio 2021 dalle revisore Rita Borsa e Silvia Riva-Müller e saranno sottoposti alla prossima Assemblea ordinaria annuale che si terrà presumibilmente nella primavera 2021. Se non potremo svolgere l’Assemblea in presenza, opteremo anche quest’anno per una versione telematica.

8.4) Preventivo 2021


COSTI

Preventivo

1.1 – 31.12.2021

Consuntivo

 1.1 – 31.12.2020

Preventivo

1.1 – 31.12.2020

Coordinamento

18'000.00

16’826.62

18'200.00

Spese coordinamento

1'700.00

1'591.15

2’000.00

Ufficio / cancelleria / PTT /spese ammin.

-

-

800.00

Logistica (spazi)

0.00

0.00

0.00

Attività /Progetti

5’000.00

186.75

6’150.00

Comunicazione

1'150.00

1'025.00

1’200.00

Spese Comitato

2’000.00

1'225.30

3’300.00

Traduzioni

200.00

0.00

0.00

Libri, riviste e pubblicazioni

100.00

0.00

50.00

Stampati e materiali pubblicitari

-

-

1’500.00

Imprevisti

200.00

0.00

300.00

Spese bancarie

150.00

109.20

-

Utile da trapassare a capitale

3'500.00

5'756.98

-

TOTALE COSTI

32'000.00

26'721.00

33'500.00


RICAVI

Preventivo

1.1 – 31.12.2021

Consuntivo

 1.1 – 31.12.2020

Preventivo

1.1 – 31.12.2020

Percento culturale Migros

20'000.00

20'0000

20'000.00

Contributi sociali annuali

5'000.00

4’360.00

4'100.00

Autofinanziamento (quote partecipanti)

3’000.00

0.00

3’000.00

Sostegni istituzionali / sponsorizzazioni

3’500.00

2’000.00

5'000.00

Donazioni private

500.00

361.00

1’000.00

Altri ricavi

0.00

0.00

400.00

TOTALE RICAVI

32'000.00

26’721.00

33'500.00

8.5) Rapporto di revisione

8.6) Articolo ATTE

Art. Rivista ATTE, febbraio 2020 - ASSOCIAZIONE MOVIMENTO AVAEVA

8.7) Articolo ATTE

Art. Rivista ATTE, aprile 2020 - ASSOCIAZIONE MOVIMENTO AVAEVA

8.8) Articolo ATTE

Art. Rivista ATTE, giugno 2020 - ASSOCIAZIONE MOVIMENTO AVAEVA

8.9) Articolo ATTE

Art. Rivista ATTE, settembre 2020 – ASSOCIAZIONE MOVIMENTO AVAEVA

8.10) Articolo ATTE

Art. Rivista ATTE, dicembre 2020 – ASSOCIAZIONE MOVIMENTO AVAEVA

8.11) Flyer Assemblea e Tavola Rotonda 2020

8.12) Intervento in piazza del Sole, Bellinzona - 14.6.2020

 

Anniversario sciopero femminista (Collettivo “Io l’8 ogni giorno”)

Anita Testa-Mader 

Sono Anita Testa-Mader e voglio dire due parole su come hanno vissuto il periodo Covid le donne della mia generazione e in particolare le nonne.

Parlare di donne della mia generazione e di nonne è molto generico perché parliamo di esperienze, situazioni familiari e sociali molto diverse tra loro.
Come diverse sono state anche le reazioni soggettive di fronte alla raccomandazione/imposizione (distinzione non sempre chiara nel corso delle settimane) di restare a casa, di non più uscire a fare la spesa e in seguito di eventualmente farla solo in alcuni orari. Per alcune un positivo e comprensibile segnale di protezione dal rischio di contagio, per altre quasi un’umiliazione, un sentirsi improvvisamente considerate fragili e magari additate come persone vecchie che fanno i capricci se, soprattutto durante i primi giorni di limitazioni, non completamente ligie alle indicazioni. Pensiamo solo all’effetto di quell’infelice «andare in letargo» riferito alle persone over65, pronunciato durante una conferenza stampa.
Poi certo anche lo stare a casa è diverso a seconda dello stato di salute, se si vive da sole o in coppia, in un piccolo appartamento di città o in una casa con giardino o in campagna, con o senza difficoltà economiche, isolate o con una rete di sostegno familiare o sociale da cui si è disposte a farsi aiutare: e già il fatto di accettare un   aiuto non è sempre facile, soprattutto per chi era autonoma e attiva e abituata a occuparsi in prima persona di familiari e di volontariato formale o informale.

Sappiamo tutte -ma forse non abbastanza- dell’importanza del ruolo che le nonne e i nonni svolgono in particolare in una regione come il Ticino dove, rispetto ad altre parti della Svizzera, sono fondamentali nella presa a carico extra-familiare di bambini e bambine fin dalla prima infanzia. Un ruolo economico per la società (si parla di due miliardi di franchi all’anno), di supporto alla generazione dei genitori e affettivo nei confronti dei e delle nipoti.
Per questi motivi, la raccomandazione del Consiglio Federale all’inizio dell’emergenza Covid di interrompere i contatti intergenerazionali e in  particolare tra nipoti e nonni, ha messo in crisi molte nonne e nonni (ad esempio  il doversi adattare all’improvviso cambiamento nelle relazioni intergenerazionali; il sentirsi impotenti di fronte alle difficoltà organizzative della famiglia; la  distanza fisica da figlie, figli e nipoti - anche se per alcune questa era già un problema in precedenza; la costante incertezza sul futuro legata anche a messaggi spesso contradditori).
Ma ha anche messo in difficoltà molte lavoratrici e famiglie che hanno dovuto arrangiarsi come potevano, spesso con soluzioni poco soddisfacenti, pensiamo solo al telelavoro con in casa bambine e bambini piccoli da accudire.
Non vogliamo che tutto torni come prima. Vogliamo che il sostegno delle nonne e dei nonni sia maggiormente riconosciuto, e legato soprattutto a scelte familiari in cui si valorizzano il ruolo affettivo e le relazioni tra le generazioni.
Ma non che sia di nuovo indispensabile a causa delle carenze delle strutture di accoglienza o dei costi non sostenibili di queste ultime per molte famiglie.

Per questo motivo una lotta intergenerazionale comune alle donne di tutte le età dovrà essere quella che concerne una diversa organizzazione sociale del lavoro, una diversa ripartizione del lavoro domestico e di cura all’interno della famiglia e migliori servizi di presa a carico di bambini e bambine durante l’attività professionale dei genitori, come sottolineato anche in alcuni dei 14 punti che costituiscono le rivendicazioni di questo 14 giugno.
E un altro tema fondamentale - che non riguarda bambini e nipoti - è la rivendicazione di migliori condizioni di lavoro per tutte quelle persone che si occupano di anziani e anziane all’Interno delle famiglie e nelle case anziani, che di questo periodo hanno raccontato situazioni difficilissime.

 

8.13)   Testimonial per KlimaSeniorinnen

Schweizer Klimaklage hat renommierte Unterstützer*innen

Zürich/Basel, 22. Oktober 2020. Die KlimaSeniorinnen ziehen ihre Klimaklage vor den Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte (EGMR). Dafür erhalten sie regen Zuspruch aus allen Landesteilen. Aus dem Bereich der Rechtswissenschaft gibt es einige Expert*innen, welche den Gang nach Strassburg explizit begrüssen. Auch eine Alt-Bundesrichterin steht hinter den klagenden Frauen. Die KlimaSeniorinnen hoffen, dass sich der Gerichtshof eingehend mit der Pflicht der Schweiz auseinandersetzt, ihr Leben und ihre Gesundheit vor den negativen Folgen der Klimaerwärmung zu schützen.

Das gibt Aufwind. Vier renommierte Rechtsprofessor*innen begrüssen ganz explizit den Gang der KlimaSeniorinnen an den Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte (siehe Testimonials unten). Seit vier Jahren schon kämpfen die Frauen für Klimagerechtigkeit (siehe Kasten). «Der Klimawandel bedroht die Menschenrechte. Der Menschenrechtsgerichtshof wird sich dieser Thematik annehmen müssen. Die Beschwerde der KlimaSeniorinnen eröffnet ihm dafür eine hervorragende Möglichkeit», sagt unter anderem Markus Schefer, Professor für Staats- und Verwaltungsrecht an der Universität Basel. Alt-Bundesrichterin Margrith Bigler-Eggenberger ist zudem klar der Meinung: «Weil dem verfassungsrechtlich verbrieften Grundrecht auf Gesundheit nicht Genüge getan wird, ist nun der Weg an den Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte der nötige Schritt.»

Sukkurs bekommen die mutigen KlimaSeniorinnen, die von Greenpeace Schweiz unterstützt werden, aber nicht nur aus der Rechtswissenschaft. So sprechen auch Kunstschaffende den Frauen Mut zu. Ebenso erhalten die Seniorinnen Zuspruch von einem Soziologen und einem Ökologen. Und Ökonomin Irmi Seidl, Titularprofessorin an der Universität Zürich, sagt klar: «Weil das Bundesgericht scheinbar die wissenschaftlichen Prognosen zur Klimaerwärmung und damit die Gefährdung der Bevölkerung und insbesondere vulnerabler Personengruppen ignoriert, ist es nur konsequent, dass die KlimaSeniorinnen nach Strassburg zum Europäischen Gericht für Menschenrechte aufbrechen, um so Druck aufzubauen für den Schutz ihrer Gesundheit.»

«Diese breite Unterstützung ist grossartig und macht uns Mut. Wir werden in unserem Entscheid, unsere Klimaklage nach Strassburg weiterzuziehen, bestärkt», sagt Rosmarie Wydler-Wälti, Co-Präsidentin der KlimaSenorinnen Schweiz. Die Schweizer Klimaklage ist am Gerichtshof eine der ersten ihrer Art und könnte zu einem Präzedenzfall für ganz Europa werden.

Wimpel symbolisieren Wünsche und Hoffnungen der Menschen in Klimakrise

Ebenso viel Wohlwollen kommt den Seniorinnen aus der Bevölkerung entgegen. Das zeigen die vielen Fahnen und Wimpeln, die in den vergangenen Tagen bei den KlimaSeniorinnen eingetroffen sind. Daraus entsteht eine bunte Wimpel- und Fahnenkette, welche die Wünsche und Hoffnungen der Menschen in der Klimakrise symbolisiert. Dieses farbenfrohe Zeichen der Hoffnung begleitet die KlimaSeniorinnen an den Gerichtshof.

Um die internationale Bedeutung des Falles zu unterstreichen, ankert diese Woche das Greenpeace-Segelschiff Beluga in Basel. Zwei KlimaSeniorinnen werden am Sonntag mit der Beluga nach Strassburg reisen, wo sie am Dienstag ihre Klimaklage dem Gerichtshof ankündigen.

Weiterzugskundgebung und Wimpelkette

Am Samstag laden die KlimaSeniorinnen um 12:00 Uhr zu einer Weiterzugskundgebung auf dem Kasernenplatz in Basel, mit Reden von Sibel Arslan (Nationalrätin, BastA), Zoë Roth (Klimaaktivistin) und Rosmarie Wydler-Wälti (Co-Präsidentin der KlimaSeniorinnen). Anschliessend wird die mehrere hundert Meter lange, bunte Wimpelkette zur Helvetia und über die Mittlere Brücke bis zum Greenpeace-Segelschiff Beluga getragen. Es gilt Maskenpflicht. Die Abstandsregeln müssen eingehalten werden.

Die Klimaklage der KlimaSeniorinnen

2016 gelangten die KlimaSeniorinnen und vier Einzelklägerinnen an den Bund und ersuchten um einen verstärkten Klimaschutz zum Schutz ihrer Grundrechte auf Leben und Gesundheit. Sie stiessen nicht auf Gehör, und auch das Bundesverwaltungsgericht sowie das Bundesgericht wiesen in der Folge ihre Beschwerden ab. Deshalb gelangen die KlimaSeniorinnen nun mit ihrer Klimaklage an den Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte EGMR in Strassburg. Weitere Informationen zu den KlimaSeniorinnen sind auf der Website zu finden: ​https://klimaseniorinnen.ch/

Kontakte

Deutsch
●  Rosmarie Wydler-Wälti, Co-Präsidentin des Vereins KlimaSeniorinnen, 061 302 96 35, ​Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
●  Cordelia Bähr, Rechtsanwältin der KlimaSeniorinnen, 078 801 70 34, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
●  Martin Looser, Rechtsanwalt    der KlimaSeniorinnen, 079 481 76 88, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
●  Georg Klingler, Leiter Klima Greenpeace Schweiz, 079 785 07 38, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Französisch
●  Anne Mahrer, Co-Présidente des Aînées pour la protection du climat, 079 249 72 17, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ●  Raphaël Mahaim, Avocat au Barreau, 079 769 70 33, ​Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Italienisch
● Norma Bargetzi, Anziane per la protezione del clima, 079 352 98 89, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Bildmaterial finden Sie in der Mediendatenbank von Greenpeace.
https://media.greenpeace.org/shoot/27MDHU4R7BU

Zitate

Die folgenden Botschaften und Testimonials wurden von den entsprechenden Personen den KlimaSeniorinnen zur Unterstützung auf ihrem Weg an den Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte zugestellt.

«Die Ärztinnen und Ärzte für Umweltschutz (AefU) begrüssen den Weiterzug des Bundesgerichtsurteils der KlimaSeniorinnen nach Strassburg. Der Schutz älterer Menschen vor sich häufenden Hitzewellen sowie der konsequente und integrale Schutz des Klimas für die nächsten Generationen müssen endlich als vordringlich anerkannt werden.»
Bernhard Aufdereggen, ​des. Präsident Ärztinnen und Ärzte für Umweltschutz

«Weil dem verfassungsrechtlich verbrieften Grundrecht auf Gesundheit nicht Genüge getan wird, ist nun der Weg an den Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte der nötige Schritt.»                                                                                       
Margrith Bigler-Eggenberger,​ Alt-Bundesrichterin, St.Gallen

«Die KlimaSeniorinnen fordern von der Politik eine schärfere Gangart bei der Umsetzung der Klimamassnahmen. Zu Recht! Was heute von den Bundes- und Kantonsbehörden erlassen wird, ist schlicht ungenügend und vermag weder die Treibhausgasemissionen noch die Klimaauswirkungen nachhaltig zu reduzieren. Ich möchte mich bei den KlimaSeniorinnen für ihr grosses Engagement bedanken. Gerade die ältere Generation ist von den gesundheitlichen Auswirkungen eines heisseren Klimas erheblich betroffen, das belegen die Sommer 2003 und 2018. Ich wünsche allen, die sich zugunsten einer fortschrittlichen Klimapolitik einsetzen, ein grosses Durchhaltevermögen.»
Urs Capaul,​ Ökologe, Schaffhausen

«Les faits: La vie se meurt et le changement climatique condamne notre civilisation. L'évaluation du tribunal: ... les recourantes ne sont pas touchées avec l'intensité́ requise... Cherchez l'erreur!»

Jacques Dubochet, ​Professeur émérite de biophysique, Prix Nobel de Chimie 2017, Activiste pour le climat

 «Der Himmel über uns – ein blauer Hauch im All.» Ruth Erat,​ Schriftstellerin, Thurgau

«La garantie d'un droit de recours effectif en matière d'atteintes à des droits fondamentaux, énoncée à l'art. 13 CEDH, est loin d'être réalisée en Suisse, notamment lorsqu'il est question de dégradations de l'environnement pouvant toucher un nombre important de personnes; ce point, en particulier, mérite d'être discuté devant la Cour.»
Anne-Christine Favre, ​Professeure ordinaire en droit de l'environnement et en droit administratif à l'Université́ de Lausanne et à l'EPFL

«La Suisse s'est engagée depuis bientôt un demi-siècle à respecter les droits humains tels qu'interprétés par la Cour européenne des droits de l’homme. A cette dernière donc de trancher souverainement si les aînées pour la protection du climat ne sont réellement pas touchées de manière plausible dans leur droit à la vie (art. 2 CEDH) ou dans leur droit au respect de leur vie privée et familiale (art. 8 CEDH) par les omissions de la Suisse en matière climatique au point de ne pas disposer d'un recours effectif devant une instance nationale (art. 13 CEDH).»
Alexandre Flückiger, ​Professeur ordinaire au département de droit public à l’Université́ de Genève

 «Das Klima ist geduldig. Es hat Zeit, macht Frühling, Sommer, Winter, stets ein bisschen wärmer. Weniger Zeit bleibt uns, den Menschen. Unsere Berge bröckeln, unsere Meere steigen an, unsere Herzen versagen in der Hitze des Sommers. Was soll da die Gemächlichkeit der politischen Prozesse? Die Jungen verlangen Zukunft, die Aelteren und Alten nach der Zeit der Arbeit geruhsamere Jahre. Doch unser privilegiertes Land liegt auf einem kranken Planeten. Helvetia, zeig deine Gabe der Innovation und der Grosszügigkeit, schnell, es ist höchste Zeit!»

Eveline Hasler, ​Schriftstellerin, Tessin

«Es ist Spätsommer und ich befinde mich zusammen mit vielen asiatischen Touristen auf dem Jungfraujoch. Vor uns der Aletschgletscher, der längste Gletscher Europas, zu dem man durch einen Stollen gelangt. Erst beim Verlassen des Berges fällt mein Blick zurück auf die Drahtseilnetze, die das Joch einzupacken scheinen. Sie schützen vor Steinschlag, denn wegen des schwindenden Permafrosts – auch auf dieser Höhe – verliert der Fels seine Festigkeit. Die Eisgrotte und der über 100 Meter lange Doppelliftschacht beim Observatorium müssen heruntergekühlt werden, da sich die Umgebung wegen des täglichen Besucherstroms zusätzlich erwärmt... Die KlimaSeniorinnen rufen die Gerichte an. Diese haben die Macht – meine Fotos die Kraft aufzuzeigen!»

Hans Peter Jost, ​Fotograf, Zürich

«Die Klage ist wichtig. Der Bund muss die Umwelt mehr schützen.»

Ueli Mäder, ​emeritierter Professor für Soziologie an der Universität Basel und der Hochschule für Soziale Arbeit (FHNW)

 «Das eigentliche Problem ist nicht die Klimaerwärmung, sondern die fehlende ‹soziale Energie›, wirklich etwas daran ändern zu wollen.»

Frank und Patrik Riklin, ​Konzeptkünstler, Atelier für Sonderaufgaben, St.Gallen

 «In den drei heissen Sommern 2015, 2018 und 2019 sind alleine in der Schweiz mehr als 1'500 zusätzliche Todesfälle aufgetreten. Davon betrafen rund 900 Frauen.»

Martin Röösli, ​Professor für Umweltepidemiologie am Schweizerischen Tropen- und Public-Health-Institut (Swiss TPH)

«Der Klimawandel bedroht die Menschenrechte. Der Menschenrechtsgerichtshof wird sich dieser Thematik annehmen müssen. Die Beschwerde der KlimaSeniorinnen eröffnet ihm dafür eine hervorragende Möglichkeit.»

Markus Schefer, ​Professor für Staats- und Verwaltungsrecht an der Universität Basel

«Der rapide Klimawandel betrifft zunehmend Menschen unmittelbar in ihrer Gesundheit und Leben. Es ist wichtig, dass das Strassburger Gericht für den Schutz der europäischen Menschenrechte die Beschwerde der Klimaseniorinnen und -senioren prüft, weil deren ernste Anliegen von der Schweizer Justiz vorwiegend mit prozeduralen Argumenten abgewiesen wurden.»
Rainer J. Schweizer, ​Emeritierter Professor für Öffentliches Recht einschliesslich Europarecht und Völkerrecht an der Universität St.Gallen (HSG)

«Weil das Bundesgericht scheinbar die wissenschaftlichen Prognosen zur Klimaerwärmung und damit Gefährdung der Bevölkerung und insbesondere vulnerabler Personengruppen ignoriert, ist es nur konsequent, dass die KlimaSeniorinnen nach Strassburg zum Europäischen Gericht für Menschenrechte aufbrechen, um so Druck aufzubauen für den Schutz ihrer Gesundheit.»

Irmi Seidl,​ Ökonomin, Titularprofessorin an der Universität Zürich

«Mi sento un’anziana per il clima perché́ come nonna e come cittadina responsabile sono convinta che dobbiamo impegnarci per lasciare un mondo vivibile ai giovani e alle giovani che oggi lottano per il loro futuro. Penso però che sia sbagliato far ricadere la colpa del riscaldamento climatico solo sulla responsabilità individuale dei cittadini e delle cittadine, perché chi determina in modo importante l’evoluzione dell’inquinamento sono le scelte economiche e il modo di produrre delle grandi imprese, che non per caso ostacolano ogni miglioramento in questo campo. E anche per questo voglio che il governo svizzero adotti misure molto più coraggiose di quanto previsto dalla nuova legge sul CO2, misure urgenti che fin da subito proteggano anche la salute di noi cittadine e cittadini della fascia più anziana della popolazione.»
Anita Testa-Mader, ​ricercatrice psico-sociale e co-fondatrice del Movimento AvaEva

«Während die Politik um Aufschub und Kompromisse verhandelt, als würde die Wärme-Explosion einen Aufschub zulassen, sterben in den heissesten Sommern unsere Hochbetagten schutzlos den Hitzetod.»

Peter Weibel, ​Geriater und Schriftsteller, Bern