Caffè narrativo

Il caffè narrativo è un incontro di scambio e discussione attorno a un tema prestabilito.
Si tiene l’ultimo giovedì del mese. È aperto a tutte le donne.

Prossimo caffè narrativo

25 aprile 2024, Tema: stress da notizie catastrofiche, come comportarsi?

Libreria dei Ragazzi - Via Torriani 9a, 6850 Mendrisio, ore 14.30.

Informazioni: 

Patrizia Negri: e-mail, cell. 076 386 04 60
Giovanna Poletti-Montesu: e-mail, cell. 077 446 54 28


Caffè narrativi precedenti

28.03.2024
Come sopravvivere al patriarcato (parte 2)
Presenti 10 signore.
Dopo la presentazione di una nuova signora al suo primo incontro ho introdotto il tema facendo ascoltare un monologo di Paola Cortellesi. Molte le differenze,anche lessicali,fra maschile e femminile:Matrimonio-Patrimonio
Modi di dire:Auguri e figli maschi
Una signora ha parlato delle difficoltà di una sorella che vive con un marito autoritario e maschilista. Un tempo le ragazze avevano meno opportunità di formazione ci dicevano:“tanto ti sposi perché vuoi studiare“.
Abbiamo accennato anche ai piccoli passi positivi fatti facendo paragoni sul comportamento dei nostri nonni rispetto ai nostri padri, mariti e figli. L’ottenimento del congedo parentale anche per gli uomini. Abbiamo sottolineato l’importanza dell’autonomia per entrambi i sessi.

Il passo più importante? L’educazione e la sensibilizzazione in famiglia e a scuola al fine di comprendere e rispettare l’equità di genere. 

29.02.2024 - Come sopravvivere al patriarcato (parte 1)
Presenti 7
Dopo una breve introduzione, abbiamo raccontato alcuni episodi personali.
Il non riconoscimento come persona, ma come figlia di… moglie di… mamma di…. Nonna di…
Le differenze, fatte dai genitori nell’educazione dei figli maschi e figlie femmine.
La prevaricazione dei maschi nei posti di lavoro. Gli stereotipi di genere in cui siamo immerse sin da bambine. Per finire a parlare di violenza e femminicidi.
Siamo arrivate alla conclusione che per moltissime di noi è una lotta necessaria che va fronteggiata quotidiamamente. Decidiamo quindi i riprendere il tema nel nostro prossimo incontro il 28 marzo.

25.01.2024 - L'amicizia 

Presenti 9
Dopo I saluti e l’accoglienza di rito, abbiamo introdotto il tema leggendo un paio di aforismi. Ognuna si è poi espressa sulla sua esperienza personale con i rapporti di amicizia. 

Riassumo alcuni interventi:

  • Un’amica lontana che vedo raramente, ma rimaniamo in contatto. Tempo fa mi aveva regalato un ‘orchidea che continua a fiorire. Io le mando le foto e lei è felice. 
  • Grazie a un interesse comune mi sono fatta una nuova amica e sto bene con lei, mi sembra quasi di essere innamorata. Ci frequentiamo giornalmente anche se ci siamo conosciute da poco. 
  • Io da bambina e adolescente non avevo molti amici, ero triste e chiusa per la morte di mio padre. Ora invece mi sento piena di vita e ho molti amici. 
  • Ho avuto e ho molti amici, ma sono sicura che peressere amiciè necessario condividere interessi comuni. Ora collaboro con Mendrisiotto regione aperta. 
  • Ho avuto una famiglia numerosa e giocavo con le mie sorelle. Ho avuto una bella amicizia durata molti anni. 
  • Amici non ne ho. Amo la solitudine, ma a volte sento che ne ho bisogno. 
  • Amici pochi e a quei pochi mi sembra di non dare abbastanza rispetto a quello che ricevo. 
  • Da piccola cercavo amici per giocare (figlia unica) da adolescente l’amica del cuore che mi ha lasciato presto. Poi colleghi che sembravano amici e ora con il pensionamento sono diventata più selettiva e ho una sola coppia di veri amici. 
  • Ho avuto cinque sorelle con le quali ho avuto un forte legame di amicizia. 

Concludiamo ricordando canzoni e libri che raccontano storie di amicizia. 

17.11.2023 - Generazioni e ascolto 
Presenti 6
Dopo un breve giro di presentazione, introduco il tema con la lettura della poesia

“Ascoltami, per favore,ho bisogno di parlare” di Jacques Salomè

Viene citata la trasmissione RSI *Falò “passata la sera prima dove si parlava di disagio giovanile e dell’importanza dell’ascolto nei giovani. Una signora ha raccontato di aver interagito con 15 adolescenti e, dopo un attimo di smarrimento, è riuscita a coinvolgerli creando con loro una canzone Rap. Un’altra partecipante ha raccontato di essere la confidente di un suo nipote che vuole cambiare sesso.
La distanza, che la velocità dei cambiamenti in atto ha creato tra le generazioni, rende particolarmente importante l’ascolto:  e un modo per capire e anche per far sentire l’attuale generazione giovanile meno sola. Qualcuno accenna i rapporti di Papa Francesco con i giovani. “Lui sa ascoltarli”.
Concludiamo affermando che ascoltare è un esercizio tanto prezioso quanto difficile.
Per essere in sintonia con i più giovani ci facciamo un selfie.

28.09.2023 + 26.10.2023 - L'ascolto
Dopo I saluti di rito e una breve introduzione sono emersi spunti interessanti. So che esistono degli esercizi per migliorare l’ascolto. Per esempio l’empatia aiuta. Secondo un’altra signora spesso l’empatia non aiuta e si tende a dare soluzioni. Io voglio solo essere ascoltata e condividere, non soluzioni. Mi è successo di dover ascoltare senza poter intervenire. Quando esco dico, ma chi ascolta me? Se capitano cose per cui voglio essere ascoltata scrivo.
Le persone che vogliono essere ascoltate spesso sono sole.
Le nuove tecnologie hanno peggiorato l’ascolto. Ascoltare è un arte. I figli non vogliono ascoltare, non hanno mai tempo. A volte si ascolta per caso per es. sui mezzi pubblici. Si sentono anche cose che non vorresti mai ascoltare per esempio le brutte notizie che si sentono dai media.
Prossimo incontro anticipato al 17 novembre per le giornate nazionali dei Caffè narrativi. Tema: Generazioni e Ascolto

25.05.2023 - Emigranti anziani. Come vivono e chi si occupa di loro?
Si è discusso di come gli anziani stranieri si trovino in una scomoda situazione. Hanno abbandonato i progetti di rientro in patria nonostante una limitata integrazione linguistica e sociale, molti di loro restano in Svizzera anche dopo il pensionamento per on lasciare figli e nipoti.
Le condizioni di salute della prima generazione di migranti sono molto peggiori rispetto a quelle dei loro coetanei svizzeri a causa di brutte esperienze migratorie e pesanti carichi di lavoro. Come lavoratori stranieri si sono fatti carico di duri lavori fisici (gallerie, strade, edifici, ecc)
Una signora ha sollevato il problema linguistico. Con l’anzianità si perde lame Oria recente mentre si ricordano bene i tempi passati, questo succede anche per la lingua. Il migrante che entra in una casa anziani, spesso non si ricorda la lingua imparata, ma si esprime con la sua lingua madre. Sarebbe importante che i collaboratori e il personale conoscessero più lingue. Sono poi state raccontate alcune esperienze personali o di conoscenti vissute negli anni 60/70. Abbiamo concluso con un arrivederci a settembre

27.04.2023 - accettazione e rinascita
Premessa: molti di noi attribuiscono alla parola accettazione il significato di rassegnazione passiva, di rinuncia di debolezza. Non è così, in realtà è un atteggiamento interiore altamente dinamico e creativo. Senza accettazione non c’è Rinascita. Ognuno ha raccontato storie del passato, esperienze personali o vissute da parenti o amici. Accettare matrimoni per procura. Accettare di essere soli. Accettare la morte del compagno. Accettare un figlio illegittimo. Accettare una sorellastra. Accettare il lutto e scoprire delle risorse che non ti aspettavi di avere. Come la fenice una persona prende il volo. Dopo un evento che le ha causato grande dolore e sofferenza. Per rinascere bisogna guardare in faccia la propria angoscia e con coraggio seguire altre direzioni. Si è parlato della primavera e della rinascita della natura dopo l’inverno. La rinascita dopo la pandemia. Rinascere è vedere le cose da un’altra prospettiva e ci permette di aumentare la creatività, una maggiore autostima e capacità di cambiamento.

30.03.2023 - la nostra maschera (2° incontro) - resoconto in arrivo
Oggi abbiamo ospitato la RSI che ci ha contattato per poter fare delle riprese del nostro caffe-narrativo per la trasmissione INSIEME.
Per l’occasione abbiamo presentato il Movimento  AvaEva, le partecipanti al gruppo sono state tutte  intervistate.

23.02.2023 - la nostra maschera 
Presenti: 8
Dopo un breve testo introduttivo dove si spiegava che, durante la vita quotidiana, ognuno di noi indossa la sua maschera. Le maschere che indossiamo sono strumenti che servono per adattarci alle circostanze.

  • Quando ognuno di noi ha bisogno di indossare una maschera? Si è parlato di quanto sono importanti lo sguardo e le relazioni. Qualcuna ha accennato alle maschere cupe e tristi che hiindossano i bambini ucraini e non si è potuto fare a meno di parlare di guerra, dittatori e abusi di potere. Abbiamo poi passato in rassegna le maschere che ci accompagnano nella vita
  • Il bravo bambino
  • Il guerriero
  • L’indifferente
  • Il salvatore
  • La vittima
  • Il duro
  • Il simpaticone

Durante questa rassegna abbiamo divagato parlando di pazienti, dittatori, guerrafondai abusi di potere, ecc. Anche se divagando tutte ci siamo riconosciute in queste maschere che indossiamo adattandoci alle situazioni e a chi abbiamo di fronte. In conclusione quando torniamo a casa possiamo guardarci allo specchio senza nessuna maschera osservando chi siamo davvero le nostre zone d’ombra e di luce. Impariamo ad amarci, prima di chiedere amore agli altri, solo cosi possiamo mostrare al mondo il nostro volto nudo.
Prossimo incontro giovedì 30 marzo e riprenderemo lo stesso tema.

26.01.2023 - Storie di volontariato (2 parte)
Come stabilito, abbiamo continuato con il tema del volontariato. Insieme abbiamo visionato la carta del volontariato e letto e commentato I diritti e i doveri del volontario. Poche conoscevano l’esistenza di questa carta che ci ha in parte tranquillizzato sulle perplessità nate la volta precedente. Una signora che non era presente la volta scorsa ci ha raccontato le sue numerose esperienze di volontariato. Ha destato interesse la sua esperienza nell’occuparsi della sorella, molto malata, in Spagna che a quasi mandato in crisi il suo matrimonio. Ci sono stati altri interventi riguardo il sostegno dei mariti o famiglia rispetto le nostre azioni di volontariato.

Insieme siamo poi passate alla stesura e alla correzione di un articolo per la rivista “ATTE “.
Abbiamo concluso con la lettura di una poesia di M. A. che ci ha augurato Buon Anno

01.12.2022 - Storie di volontariato
Presenti:6
Dopo aver chiarito serenamente i malintesi dell’ultimo incontro, ho introdotto il tema ”Storie di volontariato”, leggendo un testo sulla nascita del volontariato e le prime associazioni. Ognuna di noi ha poi raccontato le proprie esperienze vissute. Tra le varie attività svolte dalle partecipanti sono emerse esperienze con la lega contro il cancro, colonie, il club74, le botteghe del mondo, il telefono amico. Inoltre c’è chi ha ospitato e si prende cura di 2 famiglie afgane, chi è stata attiva per ATTE e ora racconta fiabe in una casa anziani, chi si è occupata di mediazione  culturale e supervisione. Ci siamo interrogate sul fatto che in molti casi persone senza nessuna formazione adeguata eseguono compiti che normalmente dovrebbero essere svolti da operatori competenti e retribuiti, per es nelle case per anziani o per l’insegnamento dell’italiano e il sostegno scolastico ai migranti. Il lavoro volontario dovrebbe avere perciò un’ offerta di supervisioni settimanali e di formazione continua. Il fatto che in molte associazioni non vengano rimborsate neanche le spese di posteggio e di trasporto ci è sembrato un abuso discutibile. È emerso anche che il grande coinvolgimento e l’entusiasmo nell’approccio con i casi seguiti può diventare fonte di stanchezza e bisogno di riprendersi i propri spazi.

Di comune accordo, vista l’interessante discussione, si è deciso di continuare questo tema anche nel prossimo incontro prendendo spunto anche dalla “Carta del Volontariato”. 

27.10.2022 - Disforia di genere
Presenti:6
Per concludere il tema della volta scorsa, una partecipante ci legge un suo bellissimo scritto sul suo “male” che chiama mister Giovannino e lo racconta come un inquilino abusivo che ha preso dimora nel suo corpo.
Il discorso è poi passato a come vivere bene in solitudine e anche i pensieri che creano ansia e come riuscire a valutarla e superarla (yoga, meditazione, rilassamento).
Nella seconda parte il discorso ha poi virato sulla comunicazione all’interno del gruppo dove una partecipante ha messo in discussione il valore dei nostri incontri: in quanto non c’è una buona ed efficace comunicazione fra le partecipanti. Ci son state proposte di creare un gruppo WhatsApp si è anche detto che sarebbe bello lasciare una traccia di questi incontri.  Le moderatrici hanno ribadito le regole dei Caffè narrativi La signora che ha sollevato il problema lascia il gruppo dicendo che non parteciperà più.

29.09.2022 - Come abbiamo trascorso l'estate 
Ci siamo ritrovate dopo la pausa estiva, eravamo in 8.
Dopo I saluti e  il benvenute di rito abbiamo affrontato il tema: “Come affrontare la malattia”. Ognuna si è espressa raccontando esperienze dirette o vissute da parenti e amici.abbiamo toccato diversi argomenti: medicamenti, bugiardini, omeopatia, test, che io e radio terapia, exit e soffermandosi anche sull’ accanimento terapeutico.
Prossimo incontro giovedì 27 ottobre. Tema:”Disforia di genere” sempre più presente nei giovani

19.05.2022 - Solidarietà virtuosa e solidarietà delittuosa (2°incontro)
Presenti 8.
La discussione era improntata sulla risposta del Municipio di Mendrisio Alla nostra lettera del mese di marzo. Tutte le signore erano deluse e mortificate dalla risposta. Insieme abbiamo deciso di rispondere con poche righe.
Abbiamo poi riletto insieme le regole e gli obiettivi dei Caffè narrativi. Ci siamo  salutate augurandoci una buona estate e dandoci appuntamento a settembre.

28.04.2022 - Solidarietà virtuosa e solidarietà delittuosa
Presenti 8.
Ci siamo soffermate soprattutto sull’inserimento dei bambini Ucraini nelle scuole. Qualcuno ha raccontato ciò che ha saputo dai nipoti che frequentano la scuola. Sono scaturite diverse domande anche pensando che questi bimbi torneranno in Ucraina alla fine della Guerra.

È permesso inserire mamme ucraine a scuola per sostenere questi bimbi? È stata richiesta la collaborazione di insegnanti ucraine a sostegno degli insegnanti? Perché i bambini del Centro Federale Pasture non possono essere inseriti a scuola? Conosciamo insegnanti attivi o pensionati che si interroghino sulla necessità di proseguire l’insegnamento in lingua materna? Che possibilità abbiamo di attivare queste riflessioni sulla scuola? Abbiamo deciso di annotare queste  domande e ognuno cercherà di approfondire e trovare risposte.

31.03.2022 - lettera per il Municipio di Mendrisio
Presenti 8.
Dopo i saluti e le presentazioni siamo tornate sulla bozza della lettera per proporre nuovi luoghi di aggregazione culturale e  intergenerazionale a Mendrisio. Dopo la rilettura e una discussione su ulteriori modifiche col benestare di tutto il gruppo abbiamo deciso di spedire una copia a:

7 Municipali di Mendrisio Direzione Accademia di Architettura         
Direzione SUPSI Msio
Direzione Liceo Mendrisio
Centro Giovani Mendrisio       
Alla Filanda Mendrisio                      

La lettera verrà firmata da 
“Gruppo Caffè narrativo di AvaEva di Mendrisio” con la firma autografa di Patrizia Negri, responsabile del gruppo.
Abbiamo poi parlato della solidarietà dimostrata rifugiati Ucraini.

24.02.2022 - lettera per il Municipio di Mendrisio 
Realizzare insieme una proposta per nuovi luoghi di aggregazione culturale intergenerazionale a Mendrisio.

27.01.2022 - I nostri inverni
Ognuno ha esposto I suoi ricordi dei freddi inverni di gioventù dove le case non erano riscaldate se non da stufe a nafta o bracieri in un unico locale. Anche l’abbigliamento di allora non era quello di oggi, si giocava con la neve con guanti e calze di lana e stivali di gomma che non impedivano l’insorgenza di geloni a mani e piedi. Dopo qualche aneddoto curioso e divertente siamo arrivati a parlare del cambiamento climatico che ha avuto ripercussioni anche sul comportamento delle persone e sulla socialità in generale. 

25.11.2021 - Presentazione di un libro di Michela Murgia 
Lo spunto del libro“Morgana” di Michela Murgia ci ha portato a parlare di donne forti che nonostante un percorso di abbandoni sono riuscite a rifarsi e diventare donne di successo.
Parlando poi del libro “Stai zitta”abbiamo raccontato la nostra quotidianità e le  volte in cui ci han detto stai zitta o non capisci niente, non sai guidare e come a volte siamo noi donne, soprattutto quelle della nostra generazione, ad accettare questo ruolo. Nella discussione informale siamo finite a parlare del Natale e delle decorazioni tipiche di questo periodo.

28.10.2021 - Varie 
Presenti 7 signore
Dopo un momento d’accoglienza, ricordo al gruppo che non avevamo fissato nessun tema è chiedo se volevano affrontare qualche argomento. Una signora che non aveva potuto partecipare al nostro Convegno chiede se si potesse avere un feedback sul pomeriggio. Le poche che avevano partecipato raccontano i temi affrontati e la discussione si focalizza sulle direttive anticipate e ne scaturisce la mancanza di chiarezza su questo argomento e la volontà di approfondire. Proposta di invitare FL a uno dei prossimi incontri
Ho poi anticipato l’idea di AvaEva di proporre una rassegna di scrittrici e approfitto per chiedere a F. R. se accettasse di partecipare. Risponde che ci penserà.
Nel prossimo incontro G. P. presenterà un libro di Michela Murgia

30.09.2021 – Il nostro vissuto durante gli ultimi mesi
Dopo I saluti e le manifestazioni di piacere nel raccontarci, abbiamo affrontato il tema : iniziando dai libri letti durante il lungo periodo di chiusura.
Titoli e racconti che hanno risvegliato ricordi di gioventù e esperienze simili vissute dalle partecipanti. Abbiamo poi chiuso sottolineando i cambiamenti avvenuti nella quotidianità di ognuno
- chi ha venduto parte della casa e ha alleggerito la sua attività
- chi é diventata nonna di 2 nuovi nipotini
- chi ha letto molto
- chi non ha letto niente e sentiva il bisogno di passeggiate nel bosco
- chi si é dedicata ai suoi hobby

30.10.2020 – Erica ci presenta il suo libro “Tutti vogliamo essere felici
Eravamo presenti solo in 5. Erica ha presentato il suo libro scritto a 4 mani con il marito.
Erica ci ha raccontato la sua storia partendo dall’infanzia  dove due donne, operaie italiane, che lavoravano nella ditta di suo padre,nel canton Berna, le hanno trasmesso un amore per l’italianità. Il suo sogno era di spostarsi a sud dove  veniva solo per le vacanze. 11 anni fa ha lasciato lavoro e figli già grandi e si è trasferita in Ticino incontrando diverse difficoltà.
Scrivere il libro è stato terapeutico, ha elaborato scrivendo le difficoltà superando i momenti di sconforto.
Abbiamo ascoltato e condiviso altre esperienze di cambiamento, parlando di coraggio, paure.

25.09.2020 – I nostri vissuti durante il periodo del confinamento
Finalmente, dopo la  lunga pausa, il caffè narrativo di Mendrisio ha potuto riprendere i suoi incontri il 25 settembre. Eravamo in otto e ognuno ha potuto esprimere i propri vissuti durante il confinamento. Sono state sottolineate le cose positive come più tempo per se stesse, maggior cura della casa e del giardino, il silenzio del traffico e il cinguettio degli uccelli, la gentilezza e la disponibilità dei volontari e di alcuni commercianti, ma soprattutto la qualità dell’aria molto piú pulita.
Anche  le cose negative non sono mancate: la lontananza dai nipoti e la mancanza di relazioni sociali, la discriminazione degli anziani, mala gestione delle autorità e dei Mass-media che ci hanno raccontato tutto e il contrario di tutto, terrorizzando con dati di tamponi, positivi, ricoveri, morti. Mentre si è fatto o detto poco o niente, soprattutto all’ inizio, rispetto alla prevenzione (mascherine, alimentazione, comportamenti) per evitare il contagio.
Il  discorso è poi scivolato sull’aumento dei premi di cassa malati e sulle difficoltà finanziarie delle donne anziane e auspicavano una presa di posizione di AvaEva su questi aumenti.

18.02.2020 – I giochi dei bambini
Eravamo in 8.
V.R.ci ha illustrato alcune esperienze vissute personalmente e durante la sua attività professionale. Con la premessa che il gioco è il linguaggio dell’animo infantile, abbiamo passato in rassegna diversi giochi.
Nascondino:  farsi cercare e trovare per confermare la propria presenza.
Colorare, disegnare, giocare con la sabbia e la pittura per lasciare una traccia. Questi giochi sono l’espressione primaria della creatività.
Giochi di lotta e di guerra: potersi difendere da qualcosa, ecc.
Ognuno ha poi ricordato e raccontato episodi vissuti personalmente o con i nipoti per poi arrivare alla conclusione che il gioco si situa sempre tra la psiche dell’ individuo e gli altri ed è uno spazio della creatività umana.

28.01.2020 – Ospite l'autrice del libro "Surreale".
Prima dei saluti di rito, abbiamo vissuto anche noi il nostro momento surreale: la sala che usavamo da più di un anno sarà, per tutto il 2020, occupata dagli operatori dell’istituto Torriani. Fortunatamente la gentilissima Stefania, gerente della Libreria, ci ha messo a disposizione un intimo angolino all’interno della libreria, accogliente, ma non molto ampio. Abbiamo poi valutato insieme altre opzioni di location per i prossimi incontri per poi decidere di accontentarci dello spazio messo a disposizione da Stefania. 
Il tema “Surreale" è stato poi raccontato dall’autrice Corinne Amrein Negri che ha coinvolto il gruppo: partendo dalla malattia del padre, del suo vissuto durante l’ accompagnamento. Ha poi citato gli aiuti ricevuti e come è nata in lei l’idea del libro. Questo racconto ha scaturito una serie di emozioni e ognuno ha potuto racccontare la propria esperienza nell’accompagnare un proprio caro verso la morte.

26.11.2019 – Lettura di libri scritti dalle partecipanti. "Ruth racconta"... una partecipante al gruppo ha parlato di un libro scritto da lei diversi anni fa.

29.10.2019 – Lettura di libri scritti dalle partecipanti

24.09.2019 – Surreale

04.06.2019 – Sciopero delle donne del 14 giugno

30.04.2019 – Fate

26.03.2019 – Nonne streghe

26.02.2019 – Carnevale

29.01.2019 – Credenze e magie
Dopo una breve presentazione delle partecipanti e del Movimento AvaEva parliamo e divaghiamo sul tema scambiandoci esperienze e scetticismo. Via via trattiamo superstizioni, tarocchi, magia bianca, magia nera, parenti maghi, e vecchi rimedi “magici” di nonne, mamme e zie.

27.11.2018 – Natale ieri e oggi

30.10.2018 – Scuola e educazione

11.09.2018 – Conosciamoci
Nel  primo incontro di presentazione ognuna delle partecipanti si racconta e si fa conoscere.


Caffè narrativi in tedesco (Erzählcafé in Ascona)

Il progetto dei caffè narrativi in tedesco è concluso.
> leggi le sintesi in tedesco
> leggi le sintesi in italiano

 

 

 

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