Scarica pdf - Jahresbericht 1.7/31.12.2017

Introduzione

Il 2017 è stato un anno di grandi mutamenti per AvaEva. Nata nel 2013 come sorella della GrossmütterRevolution e progetto dipendente direttamente da Zurigo – ­­segnatamente dalla Federazione delle Cooperative Migros per il tramite del Percento culturale – AvaEva ha compiuto un grande cambiamento passando da “progetto del Percento culturale Migros” (in seguito PCM) a “un progetto di cooperazione del PCM” e diventando un’associazione ai sensi degli artt. 60 e segg. del Codice civile svizzero. Questo cambia­mento ha comportato l’acquisizione di una propria identità, una maggiore autonomia ed un proprio modo di operare, ma anche nuovi compiti e minori risorse finanziarie.

Alcuni elementi del contesto. Da quando esiste AvaEva molte donne hanno partecipato agli eventi e gruppi proposti. Tuttavia, come già sottolineato in una lettera del Gruppo di pianificazione del maggio 2016, è anche emersa con estrema chiarezza la difficoltà, in particolare delle nonne, a disporre di tempo libero. La principale causa è da riscontrare nella carenza di strutture specializzate per accogliere i bimbi piccoli, che viene sopperita con il supporto dei nonni e delle nonne. Da dati statistici recenti risulta che in Ticino il 31.9% delle famiglie con figli di età inferiore ai quattro anni fruitrici di servizi esterni, si appoggia sulla custodia informale, con i nonni al primo posto (il 19.8%), mentre il 28% ricorre alla custodia formale (Le famiglie in Ticino-Un ritratto statistico dei nuclei familiari con figli, Bellinzona, Ufficio di statistica, giugno 2017, p.24).

Parte delle differenze tra il Ticino e il resto della Svizzera, sono imputabili a un diverso inserimento delle donne nel mercato del lavoro, ai salari più bassi, ecc., ma anche a fattori socioculturali. Alcune autrici hanno ipotizzato che l’accudimento da parte di nonne e nonni sia considerato quasi come una “continuazione naturale” della cura dei figli, secondo un modello più latino che nordico (Silvia Vegetti-Finzi, intervista radiofonica).

Inoltre se ovunque in ambito di assistenza a persone anziane la grande maggioranza dei fornitori di aiuto sono donne, questa proporzione è ancora più accentuata nella Svizzera italiana, regione in cui la solidarietà familiare è in prevalenza al femminile e il tempo consacrato all’aiuto informale è più ampio rispetto alle altre regioni linguistiche (Solca P., Testa-Mader A., Lepori Sergi A., Colubriale Carone A. & Cavadini P., Migranti transnazionali e lavoro di cura. Badanti dell'Est coresidenti da anziani in Ticino. Manno, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, 2013). Anche l’offerta di abitazioni per persone anziane è limitata rispetto ad altre regioni della Svizzera, ciò che comporta un maggiore coinvolgimento nelle cure a domicilio dei propri familiari anziani.

Se a queste peculiarità aggiungiamo la frammentarietà che caratterizza il nostro territorio, le marcate distanze fra le differenti città e/o fra gli agglomerati urbani, la situazione attuale del trasporto pubblico talvolta insufficiente, possiamo anche facilmente comprendere quanto per le donne-nonne ticinesi possa risultare problematico programmare i propri impegni e spostamenti.

Nella Svizzera italiana abbiamo fitte reti sociali (associazioni, partiti politici, gruppi vari), ma la discussione sull’invecchiamento della popolazione e la sfida intergenerazionale è affrontata principalmente in contesti istituzionalizzati o associazioni attive nella cura e presa a carico. Il punto di vista specifico delle donne della generazione delle nonne è poco rappresentato. Ciò nondimeno lo sviluppo di spazi organizzati di incontro e scambi tematici rappresenta uno stimolo importante per una riappropriazione e una rivalutazione delle proprie competenze, le quali possono sfociare in importanti contributi per la collettività. Quanto sta facendo AvaEva si ripercuote in un modo o nell’altro anche in altri ambiti.

Le attività di AvaEva sono continuate partendo dagli scopi contenuti nello Statuto:

  • incrementare la riflessione e lo scambio tra le donne della generazione delle nonne;
  • stimolare l’interazione tra le generazioni; dare voce alle rivendicazioni sociali della generazione delle nonne;
  • favorire lo sviluppo di contesti in cui le idee, le reti sociopolitiche e i progetti a favore della generazione delle nonne possano consolidarsi.

È d’altronde da qui che AvaEva aveva preso le mosse nel 2013. Destinatarie sono state le donne, principalmente le donne della generazione delle nonne, svizzere o straniere, residenti nella Svizzera italiana, single, sposate, divorziate, vedove, con o senza figli, con o senza abiatici.

L’approccio e il metodo per raggiungere gli obiettivi sono stati: la continuazione – e la creazione di nuovi – gruppi di lavoro tematici o regionali autogestiti; la promozione di attività che hanno comportato uno sviluppo personale e collettivo; la partecipazione e l’organizzazione di attività intergenerazionali come di pure eventi aperti ad un pubblico più largo quali: il convegno, la tavola rotonda, il dibattito in merito alla votazione sulla previdenza vecchiaia ed i Caffè di Sora Morte. Importanti pure l’informazione tramite il sito web www.avaeva.ch, la newsletter mensile, la pagina Facebook e altri canali informatici o cartacei.

Nel corso degli ultimi mesi AvaEva ha incrementato lo scambio con altri enti ed associazioni che hanno dimostrato il loro sostegno attraverso la messa a disposizione di spazi gratuiti per incontri e riunioni, la divulgazione di informazioni e l’incoraggiamento a continuare nel nostro operato. A tutti vanno i nostri ringraziamenti. AvaEva ha avuto presenze mediatiche alla radio, nei quotidiani e in alcune riviste. Alla nostra associazione vengono sempre più indirizzate da terzi persone che vogliono trattare temi rispetto all’anzianità nel nostro territorio.

Il contatto con la GrossmütterRevolution è continuato attraverso lo scambio di informazioni e con la partecipazione di due membre del comitato alla giornata autunnale.

Grande è stata la sorpresa per il numero delle adesioni: al 31.12.2017 AvaEva contava 103 socie – quale migliore conferma della validità di quanto fatto sinora? Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’importante sostegno finanziario del PCM al quale esprimiamo i nostri migliori ringraziamenti.

Purtroppo c’è stato anche il confronto con momenti di lutto:

Bice Columberg, che sin dall’inizio ha contribuito alla nascita e crescita di AvaEva quale membra del gruppo delle promotrici, è deceduta in seguito ad una lunga malattia. Fino a poche settimane prima della sua morte ha arricchito AvaEva con la sua progettualità, solidarietà e generosità.

Giosanna Crivelli ci ha arricchite con la sua professionalità di fotografa, regalandoci immagini particolari che la ricordano nel nostro sito. Il suo contributo al progetto “Sora Morte” è stato importante per la sua determinazione nel voler rompere i tanti tabù legati al tema della morte. Fino all’ultimo ha condiviso con AvaEva le sue esperienze nel confronto con la malattia terminale.

Ricordiamo entrambe con molta gratitudine, ma anche con grande tristezza per la perdita di due amiche care.

La morte di Bice e Giosanna ci ricordano la precarietà di quanto siamo in grado di garantire, consapevoli dei limiti dati dalla nostra età. Nei nostri progetti ci riferiamo volentieri a una condizione di donna in grado di assumere compiti e responsabilità. Dobbiamo però fare i conti anche con le variabili date dalle malattie, magari invalidanti, che impongono limiti a quanto vorremmo fare, e dalla morte: sono compagne di percorso che non possiamo e non vogliamo ignorare. Generazione nonne significa quindi anche generazione di donne che sono confrontate in prima persona con questi temi. Una componente di cui tener presente nella pianificazione degli anni successivi, una variabile della quale siamo consapevoli nella gestione presente e futura del nostro lavoro e che implica di riuscire a invogliare nuove AveEve a rendersi disponibili ad assumere ruoli e mansioni in modo attivo. Questo forse il compito attualmente più importante per AvaEva.

 

2 Organi dell’Associazione

2.1 Assemblea

Il 16 maggio 2017 si è tenuta presso la Salaruna FTIA a Giubiasco l’assemblea costitutiva – presieduta da Sonja Crivelli – alla quale hanno partecipato 40 donne. Alla presentazione del documento “Concetto e linee guida” sono seguite la discussione degli statuti e l’approvazione del preventivo per il 2° semestre 2017. Con un grande applauso è stata salutata la nuova Associazione Movimento AvaEva. Ai lavori assembleari è seguita la Tavola rotonda conclusasi con un aperitivo che ha rinsaldato le amicizie e offerto uno spazio informale per nuovi incontri e scambi.

“L’atmosfera è stata bella e coinvolgente come sempre nei gruppi di AvaEva dove regna la libertà.”

2.2 Comitato

Dall’Assemblea sono state elette:

Anita Testa-Mader, Romana Camani-Pedrina, Raquel Galli Zirpoli e Regula Stern-Griesser – già membre del gruppo di pianificazione;

Daniela Abruzzi, Frieda Lüscher e Barbara Stämpfli – nuove.

Il comitato ha scelto una forma non gerarchica, rinunciando ad una presidenza. I compiti di rappresentanza verso l’esterno rimarranno inizialmente alla coordinatrice. L’organizzazione della gestione dei compiti in settori di competenza è rinviata al 2018, quando si saranno fatte più esperienze nella nuova organizzazione.

Il comitato si è occupato della gestione strategica dell’associazione dedicando però anche molto tempo ed energia a diversi compiti operativi necessari alla transizione, in modo particolare alla creazione del sito, alla ricerca di finanziamenti, alla comunicazione con i media, alla sinergia con altre organizzazioni ed al supporto alla coordinatrice nella gestione dei lavori amministrativi, come pure alla garanzia di continuità dei progetti esistenti e all’eventuale sviluppo di nuovi.

Sono una delle fondatrici di AvaEva e ho quindi attraversato tutte le fasi del suo sviluppo sia nel gruppo di pianificazione, sia nel comitato nominato dopo la costituzione dell’associazione nel maggio del 2017: dalla curiosità iniziale per un progetto per me nuovo come la Grossmütterrevolution, all’entusiasmo dei primi incontri informali in Ticino con donne di diverse provenienze ed esperienze, alle discussioni sulle caratteristiche, gli obiettivi e le strategie per far conoscere e crescere AvaEva. Discussioni a volte accese, ma sempre molto ricche sul piano intellettuale e umano.

2.3 Revisore dei conti

Rita Borsa e Regula Matasci-Brüngger sono state elette nel corso dell’assemblea costitutiva e hanno cooperato con la coordinatrice per la gestione contabile dell’associazione.

3 Socie

Nella stesura del preventivo si era parlato di 20, forse 40 socie. Grande è stata la sorpresa del numero di adesioni in costante crescita, fino ad arrivare a 103 alla fine dell’anno. Oltre a donne che già partecipavano attivamente a progetti ed attività di AvaEva vi sono state adesioni da parte di donne che sono entrate in contatto con AvaEva attraverso le informazioni mediatiche, di donne che non partecipano attivamente ma che si identificano con gli scopi di AvaEva, nonché di donne che hanno voluto dare prova di solidarietà.

“AvaEva mi conferma del regalo impagabile dell’amicizia nel ‘terzo tempo’ della vita. Il poter condividere problemi comuni del presente e poter dare e ricevere sostegno e consolazione innaffiandoli con humor e ironia.”

“AvaEva è una piattaforma di scambio e un laboratorio di idee che tiene in considerazione anche le tematiche inerenti la fascia di donne anziane che vivono sole, che sta aumentando costantemente e in Ticino anche più rispetto al resto della Svizzera. Molte sono confrontate con problemi di solitudine, difficoltà finanziarie e di gestione della propria autonomia.”

 

4 Coordinamento

Il comitato ha affidato, con un mandato rinnovabile di un anno, il coordinamento di AvaEva a Norma Bargetzi-Horisberger, già mandataria del PCM per la creazione e coordinazione sin dal 2013.

La gestione di AvaEva nella sua nuova organizzazione ha comportato un grande aumento dei lavori amministrativi (segretariato, contabilità, elaborazione di regolamenti e proposte di mansionari, gestione del sito, ricerca di collaborazioni esterne e sponsoring e, da ultimo, stesura del rapporto di attività) che si sono aggiunti a quelli già dati dell’organizzazione di eventi quali convegno e tavola rotonda, il coordinamento delle diverse attività e la comunicazione verso l’esterno. Il comitato ringrazia Norma Bargetzi-Horisberger per la disponibilità ad assumersi un maggior carico di lavoro malgrado la diminuzione del suo onorario dovuta alle conseguenze finanziarie del cambiamento organizzativo. Dal canto suo la coordinatrice ringrazia tutte le membre del comitato per l’ottima collaborazione, il supporto nella gestione dei compiti, lo spirito di “sorellanza” ed il coraggio di affrontare assieme questa nuova sfida.

“Per noi ora gli anni hanno un valore di tempo molto diverso, corriamo e corriamo per restare dove siamo, mentre il mondo ha innescato una velocità supersonica e facciamo fatica stargli dietro…”

 

5 Attività e progetti

I progetti e le attività di AvaEva sono molto diversificati, ma è proprio nella loro specificità e unicità che rappresentano un punto di forza di AvaEva. L’offerta di proposte a diversi livelli, le sinergie con altre attrici e attori complementari, l’incontro intergenerazionale, ma soprattutto le azioni concrete a favore delle donne della generazione delle nonne sono la grande potenzialità di AvaEva – nessun altro sul nostro territorio lo fa.

Particolare è l’autogestione dei gruppi che si avvalgono dell’apporto di AvaEva per la divulgazione delle informazioni, il sostegno nell’organizzazione di eventi per un pubblico allargato, la messa in rete, la coordinazione con altri progetti e la comunicazione verso l’esterno.

Dal 1° luglio alla fine dell’anno i progetti attivi sono stati:

Abitare e invecchiare – Tema di grande attualità affrontato da diverse istituzioni (case anziani, istituzioni di sostegno, ecc.), ma in cui la voce delle donne anziane e le loro specifiche esigenze non trovano sufficiente visibilità. Il progetto (iniziato già nel 2015) è stato presentato nei vari incontri di AvaEva: tuttavia si sono manifestate diverse difficoltà:

  • le persone che si sono coinvolte inizialmente hanno rinunciato
  • l’interesse suscitato si limita a considerare un progetto solo a livello individuale
  • le donne che si sono annunciate non sono disposte a mettersi in gioco
  • l’elaborazione di materiale informativo comporta un impegno importante con la partecipazione di un team che non è stato possibile creare
  • la realizzazione del sondaggio richiede un impegno finanziario e la collaborazione di persone che al momento non ci sono.

Arte di vivere e arte di morire “Sora Morte” – Il tema della morte si collega all’anzianità e al ciclo della vita, in cui le donne occupano un ruolo di primo piano sia culturalmente che biologicamente. Uno spazio per favorire la riflessione delle partecipanti, ma anche per promuovere un dibattito nella società. – Incontri mensili del gruppo e organizzazione di eventi aperti ad un pubblico allargato inerenti il tema.

Raccontando a mio marito o ad amiche cosa si discute nel gruppo di Sora Morte ho potuto affrontare con loro un tema che di solito tutti schivano.”

Caffè narrativo (in lingua tedesca) – Per il tramite di racconti, storie, testi, immagini, musica e altro il Caffè narrativo offre uno spazio dove raccogliere ricordi individuali e collettivi che incentiva le partecipanti a riconoscere e condividere l’importanza del proprio impegno nella società. – Incontri mensili.

"Le storie raccontate sul filo del tema proposto suscitano in noi tanti ricordi – talvolta belli o divertenti, ma talvolta anche tristi e commoventi – mostrandoci cosa abbiamo raggiunto e cosa ancora ci resta da fare sia come individui che come parte della società."

Camminare insieme – Momento di contatto a “bassa soglia” per interessate ad AvaEva diventato anche appuntamento ricorrente di scambio per AveEve. – Incontri mensili.

Bello inoltrarsi insieme, passo per passo, in nuovi paesaggi! Le piccole e le grande cose sul bordo dei sentieri determinano il nostro ritmo e ci fanno condividere le nostre idee, le nostre diversità. Ci stimolano nella riflessione di cosa e quanto vogliamo trasmettere alle generazioni future.”

Nonne – nipoti: quali diritti? – Il tema dei diritti delle nonne e dei nipoti si riferisce a situazioni familiari conflittuali in cui la relazione nonne-nipoti non è tutelata dal diritto vigente.

Il gruppo si è incontrato per preparare un dibattito pubblico volto ad aprire la discussione anche in ambiti legislativi.

“Cambiamenti del nucleo famigliare comportano a volta la rottura di relazioni tra nonne e nipoti, creando molta sofferenza per entrambe le parti. Questa situazione viene spesso percepita con sensi di colpa e vergogna che vanno a creare un ‘tabù’. Il nostro obiettivo è parlarne affinché situazioni individuali possano essere viste ed elaborate anche in un contesto collettivo.”

Previdenza vecchiaia: le AveEve si interrogano – Organizzazione di un dibattito sulla Riforma 2020 con la partecipazione di donne favorevoli e contrarie.

Dibattito a Bellinzona il 28 agosto al quale erano invitate donne e uomini di tutte le generazioni. Hanno partecipato ca. 30 persone.

Il dialogo e il confronto con le relatrici ha offerto nuovi stimoli e approcci per riflettere in futuro sulla questione previdenza in senso più ampio, toccando temi socio-economici e socio-politici legati alla situazione delle donne della generazione di AvaEva: un progetto da costruire insieme.

Riscoprire e ridefinire i nostri valori in un confronto intergenerazionale – Cosa è rimasto alle generazioni attuali dei valori per i quali ci siamo battute negli anni ‘70? Approfondimento di alcune tematiche che potrebbero poi diventare una traccia per discuterne con giovani donne e uomini in incontri individuali o di gruppo. – Incontri mensili.

“Gli incontri sono per me un importante stimolo per riflettere e discutere con le mie figlie e i miei figli su quanto ho voluto trasmettere loro della mia storia di donna del ’68. Ma soprattutto: uno stimolo a continuare discorsi di parità e discriminazione di genere che concernono non solo noi ma anche le nostre figlie e le nostre nipoti.”

Segni e simboli – Quali sono i temi legati alla natura e alla cultura femminile dell’antica Europa che ritroviamo nella quotidianità individuale e collettiva? Come leggere diversamente il loro significato nella nostra cultura patriarcale? Quali le conseguenze per l’identità femminile di oggi? – Incontri mensili.

Storia – storie – Spazio per perseguire un proprio progetto di scrittura legato alla stagione di vita della donna anziana con lo stimolo dello scambio e della critica di altre donne. Lo scritto può fungere da testimonianza per le altre generazioni. – Incontri mensili.

"Il gruppo è un pozzo di creatività e fantasia: mi ha fatto conoscere nuove modalità espressive che ora arricchiranno il mio racconto."

Oltre ai propri progetti autogestiti AvaEva collabora attraverso la partecipazione attiva ad altri progetti affini ai nostri scopi sul territorio.

Guardando insieme – Rassegna cinematografica intergenerazionale.

Le nuove famiglie – Condivisione tra diversi enti ed associazioni in merito ai cambiamenti della famiglia.

Giornate autogestite dei licei – AvaEva ha proposto due incontri con studentesse e studenti del liceo di Locarno in merito alla storia del femminismo in Svizzera alle ripercussioni nella percezione odierna delle differenze di genere.

 

Tavola Rotonda e Convegno

La tavola rotonda che ha fatto seguito all’assemblea costitutiva è stata incentrata sulla presentazione dei progetti in corso e di nuove idee quali:

  • Storia-storie, atelier di scrittura libera e condivisione
  • Vivere da sole nell’anzianità
  • Riscoprire e ridefinire i nostri valori in un confronto intergenerazionale: cosa significano oggi per noi e cosa è rimasto alle generazioni attuali dei valori per i quali come donne ci siamo battute negli anni Settanta?
  • Sostegno a migranti
  • Segni e simboli di un antico linguaggio femminile
  • Previdenza vecchiaia: le AveEve si interrogano
  • Generazioni al Museo GAM

Il convegno svoltosi a Lugano il 26 ottobre 2017 ha contato 57 partecipanti. Tema: la creatività nell’anzianità. Creatività intesa come capacità di mantenere o riconquistare la flessibilità che ci permette di stare in bilico su un mare mosso di imprevisti per reinventarci quando lutti, cambiamenti fisiologici, precarietà finanziarie e altro sembrano interrompere il flusso dell’energia vitale. Si è approfondito il tema della creatività delle donne anziane anche attraverso storie di artiste che hanno realizzato opere importanti nella terza età. Ricrearsi nell’anzianità, non solo per far fronte ai tanti cambiamenti ma anche per dare un’immagine visibile a questi cambiamenti che ci concernono in prima persona. Una partecipante ha sollevato il tema della sessualità femminile over 60. “Saper invecchiare anche sessualmente è un'arte, ma per noi donne purtroppo carica di tanti tabù. E se ce ne occupassimo?” La proposta è stata accolta da altre donne che formeranno un gruppo nel nuovo anno.

Rimandiamo al nostro sito per chi volesse leggere le relazioni di Caterina Wolf, psicoterapeuta, e Patrizia Cattaneo storica dell’arte www.avaeva.ch/attività/convegno/convegno2017

“La giornata di AvaEva è stata proprio arricchente, stimolante, incoraggiante e, perfino, rilassante. GRAZIE (anche a tutto il comitato).”

“Ho vissuto il convegno come un affettuoso abbraccio e sentendo tutta la forza del femminile!”

 

6 Programma 2018

6.1 Attività e progetti

Per quanto concerne i progetti si prevede la continuazione come nell’anno scorso, con l’apertura verso la concretizzazione di nuove idee. Sta per esempio nascendo un nuovo gruppo che si occuperà del tema della sessualità femminile over 60, un altro vuole approfondire la domanda: “Chi siamo noi, come donne della generazione nonne in un mondo dominato dal potere maschile? Come ci riflettiamo nel mondo?”

Nella prossima Tavola rotonda che si terrà presso il Centro diurno di Rivera il 26 aprile 2018 in concomitanza dell’Assemblea saranno condivisi e approfonditi tre progetti:

  • Arte di vivere e arte di morire – Sora Morte
  • Nonne e nipoti: quali diritti
  • Gruppo valori (Riscoprire e ridefinire i nostri valori in un confronto intergenerazionale: cosa significano oggi per noi e cosa è rimasto alle generazioni attuali dei valori per i quali come donne ci siamo battute negli anni Settanta?) 

La Tavola rotonda permette alle donne la conoscenza tra di loro e ad AvaEva di verificare l’interesse che ateliers e progetti riscontrano, nonché di raccogliere suggerimenti per adeguarli meglio alle esigenze delle partecipanti e infine per crearne di nuovi. L’aperitivo che segue consente di rinsaldare le amicizie e promuove la messa in rete fra le donne.

Il convegno è l’occasione per le donne della generazione delle nonne di approfondire con l’aiuto di specialiste uno o più temi che le riguardano. I successivi ateliers permettono poi alle partecipanti di ritrovarsi per riflettere e scambiare idee ed esperienze inerenti ai temi proposti. Un momento artistico e conviviale chiude la giornata in un’atmosfera gioiosa. Il prossimo convegno è previsto per giovedì 18 ottobre 2018 a Bellinzona. Il tema è ancora da definire. 

Nel corso degli ultimi mesi è nata l’idea di aprire uno sportello di AvaEva, una prestazione a bassa soglia non presente sul territorio, volta a dare le prime risposte concrete a domande di donne anziane in merito a diritti, prestazioni sociali, ecc. con la possibilità di indirizzarle in caso di necessità verso i servizi specifici esistenti. Uno spazio di ascolto e consulenza gestito da socie di AvaEva, quale risposta a delle richieste che giungono all’indirizzo della coordinatrice. L’idea verrebbe realizzata valorizzando sinergie con enti e associazioni, e comporterebbe la ricerca di fondi specifici per questo progetto.

 

6.2 Ricerca fondi

Il finanziamento come dal preventivo 2018 (allegato 8.5) si basa sull’impegno preso dal Percento Culturale Migros per sostenere AvaEva nella fase di transizione. Vi sarà un incremento di ricerche sponsoring che fanno seguito alle riflessioni e la raccolta di informazioni fatte negli scorsi mesi. 

A seconda degli esiti sarà da rivalutare quanto AvaEva è in grado di proporre quali attività ma soprattutto se e come potrà permettersi l’onorario di una coordinatrice. In caso negativo l’organizzazione e la gestione dell’associazione dovrà essere completamente revisionata. Gli scenari ipotizzati vanno dalla diminuzione delle proposte quali convegno e tavola rotonda, un coordinamento ridotto tra i diversi progetti, una minore capacità di messa in rete e di conseguenza anche ad uno smantellamento di quanto costruito in questi cinque anni.

 

7 Ringraziamenti

La nostra gratitudine va a tutte e tutti coloro che ci hanno sostenute nella realizzazione di progetti ed attività. La soddisfazione espressa dalle partecipanti ai nostri eventi come pure l’interessamento da parte di tante persone in diverse occasioni sono il miglior ringraziamento.

Ringraziamo innanzitutto il PCM che ci ha permesso continuare in questa fase di transizione grazie al suo generoso contributo finanziario. 

Esprimiamo inoltre la nostra riconoscenza a Gaby Fluck per il regalo delle vignette delle nostre locandine recenti e l’immagine della cartolina di AvaEva. Ricordiamo la generosità di Giosanna Crivelli per alcune foto sul nostro sito. Per la messa a disposizione gratuita di locali dove svolgere incontri e riunioni ringraziamo: 

  • ABAD Associazione aiuto e cure a domicilio del bellinzonese
  • Associazione Più anziani OCST
  • Bar History Bellinzona
  • Casa Panorama, Gerra-Gambarogno
  • Centro diurno Fondazione Vita Serena
  • Centro diurno Talete di Pro Senectute
  • Centro evangelico, Ascona
  • Lega ticinese contro il cancro
  • Ristorante Corona Bellinzona

Ringraziamo anche Jolanda Negroni per averci offerto le foto del convegno.

La nostra gratitudine va inoltre a tutte le socie che con la loro adesione e la loro partecipazione hanno sostenuto AvaEva in questa delicata fase di transizione.

Questo rapporto d'attività è stato inoltrato a inizio anno al PCM per rispondere alle esigenze derivanti dallo statuto di AvaEva quale "progetto di cooperazione del PCM". Il 22.2.18 si è tenuto ad Arth-Goldau un incontro fra AvaEva e il PCM per illustrare il rapporto, discutere difficoltà sucessi e prospettive, e chiedere la continuazione del sostegno finanziario.

Il PCM ha accettato il rapporto esprimendo il suo apprezzamento per quanto raggiunto ed ha confermato per il 2019 un contributo di sostegno di fr. 20'000.-

Cassina d’Agno, marzo 2018

 

8 Allegati

8.1    Verbale dell’Assemblea costitutiva del 16 maggio

8.2    Schede progetti

8.3    Consuntivo 2017 e allegato ai conti 2017

8.4    Rapporto di revisione

8.5    Preventivo 2018

8.6    “AvaEva – un nuovo modo di essere donne anziane” – di Romana Camani-Pedrina

 

8.3 Consuntivo 2017

Conto economico

COSTI

Consuntivo

1.7-31-12-2017

Preventivo

1.7-31.12.2017

Coordinamento

6'500.00

3'250.00

Ufficio / cancelleria / PTT /spese amministrative

2'284.15

750.00

Logistica (spazi)

0,00

1'500.00

Attività /Progetti

4'469.10

15'000.00

Comunicazione

1'700.00

2'000.00

Rimborso spese

769.30

750.00

Traduzioni

0.00

500.00

Libri, riviste e pubblicazioni

85.00

250.00

Imprevisti

0.00

1'000.00

TOTALE COSTI

15’807,55

25'000.00

 

RICAVI

Consuntivo

1.7-31.12.2017

Preventivo

1.7-31.12.2017

Percento culturale Migros

12’000.00

15'000.00

Contributi sociali annuali

4'120.00

1'000.00

Sostegni logistici (PCM Ticino)

0,00

4'000.00

Autofinanziamento (quote partecipanti)

2'070.00

500.00

Sostegni istituzionali

0.00

2'000.00

Sinergie con altre associazioni

0.00

500.00

Donazioni private

410,00

2'000.00

TOTALE ricavi

18'600.00

25'000.00

 

            Bilancio

ATTIVI

2017

Liquidità Banca Raiffeisen Agno

1'030.10

Ratei e risconti attivi

2'500.00

Attivo circolante

3'530.10

TOTALE ATTIVI

3'530.10

 

PASSIVI

2017

Ratei e risconti passivi

737.40

Capitale di terzi a breve termine

737,40

Utile

2'792,70

Capitale proprio

2'792.70

TOTALE PASSIVI

3'530.10

 

  1. Spiegazioni alle voci di bilancio

Ratei e risconti attivi: si tratta di una parte dell’onorario della coordinatrice superiore a CHF 18'000 annui stabiliti con il mandato, reintegrato nella contabilità del 2018.

Ratei e riscontri passivi: rimborso spese e fatture pagate in gennaio 2018 come pure contributi sociali per il 2018 già versati nel 2017.

Assicurazioni cose, contributi, tasse, autorizzazioni: tassa cantonale per la procedura di richiesta per l’esenzione fiscale.

  1. Donazioni non contabilizzate

AvaEva non dispone di spazi propri per riunioni e incontri di lavoro dei vari progetti. I costi relativi all’affitto delle sale è contabilizzato nei costi dei progetti o degli eventi. In alcuni casi vengono messi a disposizione gratuitamente degli spazi.

  1. Indennizzo dei membri dirigenti

Le membre del comitato direttivo non ricevono alcun indennizzo per il loro impegno ad eccezione del rimborso spese, come dal regolamento del 15.08.17.

Si avvalgono del lavoro della coordinatrice che riceve un onorario annuale di CHF 18'000.

  1. Prestazioni di volontariato

Durante l’anno l’Associazione ha beneficiato di prestazioni di volontariato da parte delle membre di comitato e da altre socie coinvolte nella gestione dei progetti. Per il 2017 non è possibile avere una stima del volume delle prestazioni. Il comitato si prefigge di quantificare nel limite del possibile, le prestazioni svolte a titolo gratuito a partire dal nuovo anno.

  1. Eventi posteriori alla data di chiusura

I conti sono stati approvati in data 5.2.2018 dalle revisore Rita Borsa e Regula Matasci-Brüngger e saranno sottoposti all’Assemblea che si terrà il 26.04.2018.

 

8.4 Rapporto di revisione

Le revisore hanno approvato i conti nella riunione del 5 febbraio 2018. Il loro rapporto segue.

 

8.5    Preventivo 2018

COSTI

Preventivo

1.1 – 31.12.2018

Consuntivo

1.7 – 31.12.2017

Preventivo

1.7 – 31.12.2017

Coordinamento

18'000.00

6'500,00

3'250.00

Ufficio / cancelleria / PTT /spese amministrative

1'500.00

2'284.15

750.00

Logistica (spazi)

1’000,00

0,00

1'500.00

Attività /Progetti

10'000.00

4'469.10

15'000.00

Comunicazione

1'700.00

1’700.00

2'000.00

Rimborso spese

1'500.00

769.30

750.00

Traduzioni

800.00

0,00

500,00

Libri, riviste e pubblicazioni

200.00

85,00

250.00

Imprevisti

1’000.00

0,00

1'000.00

TOTALE COSTI

35'700.00

15'807,55

25'000.00

 

RICAVI

Preventivo

1.1 – 31.12.2018

Consuntivo

1.7 – 31.12.2017

Preventivo

1.7 – 31.12.2017

Percento culturale Migros

25'000.00

12'000.00

15'000.00

Contributi sociali annuali

4'000.00

4’120.00

1'000.00

Sostegni logistici (PCM Ticino)

0,00

0.00

4'000.00

Autofinanziamento (quote partecipanti)

2’000.00

2'070.00

500.00

Sostegni istituzionali / sponsorizzazioni

4’000.00

0.00

2'000.00

Sinergie con altre associazioni

0.00

0.00

500.00

Donazioni private

700,00

410.00

2'000.00

TOTALE RICAVI

35'700.00

18’600.00

25'000.00

 

8.6 Articolo: “AvaEva – un nuovo modo di essere donne anziane” di Romana Camani-Pedrina

Le donne anziane faticano a trovare modelli cui ispirarsi e quelli di una volta sono decisamente superati. Oggi a diventare anziane sono donne che hanno svolto una formazione ed esercitato o tuttora esercitano una professione, donne che sanno come vogliono essere, cosa vogliono fare, che affrontano la vecchiaia con le rughe e la ragione, e vogliono anche essere ascoltate, soprattutto riguardo a ciò che le concerne in prima persona. Amano unire le forze e mettersi in rete con altre donne della loro età per sostenersi a vicenda e intraprendere un percorso insieme. Rivolgono uno sguardo attento anche alla nuova generazione sperando per lei in un mondo un po’ migliore. Il Movimento AvaEva è per loro uno spazio di riflessione e condivisione.

In quanto associazione autonoma AvaEva esiste da sei mesi, ma le sue radici sono più profonde. Il movimento si è creato nel 2013 quale sorella della GrossmütterRevolution svizzero-tedesca, un progetto del Percento culturale Migros. Nei primi quattro anni questo fatto ha reso possibile e agevolato molte cose. Col tempo, complice soprattutto il desiderio di soddisfare meglio le attese delle donne anziane della Svizzera italiana, AvaEva si è data in parte altre priorità, sviluppando anche un altro modo di procedere. Questo ha favorito la costituzione di un’associazione indipendente, che al momento continua a essere sostenuta dal Percento culturale Migros.

Oggi AvaEva conta oltre un centinaio di socie, un fatto sorprendente in così poco tempo. La forte risonanza conferma che AvaEva risponde ad attese che risultavano insoddisfatte. L’odierna generazione di donne anziane ha un grande bisogno di mettersi in rete e di scambiarsi, non da ultimo per perseguire obiettivi comuni.

Nel vasto pubblico AvaEva è percepita principalmente attraverso le sue due manifestazioni annuali. In ottobre si tiene il convegno d’una giornata. L’ultimo aveva per tema il “Reinventarsi nell’anzianità”, con un’attenzione a tutti i piccoli e grandi adeguamenti che la vita richiede da ognuna di noi soprattutto da vecchie: adeguamenti che non si lasciano gestire senza una buona dose di creatività. Una creatività alla quale ci possono invitare le molte grandi artiste che da anziane o grandi anziane hanno vissuto una fase particolarmente feconda del loro operare. In primavera si tiene invece la Tavola rotonda di AvaEva, un pomeriggio di discussione su uno o più progetti e i loro temi centrali o il loro ulteriore sviluppo.

Il lavoro in profondità AvaEva lo fa piuttosto attraverso i suoi progetti. Nel frattempo se ne sono creati diversi. Possono essere circoli di scambio e discussione oppure anche degli ateliers o un gruppo escursionistico. Inizialmente sono stati avviati da donne attive in seno al comitato, ma ora vengono lanciati anche da altre donne. AvaEva si prefigge infatti di fungere da piattaforma che aiuta le donne anziane a pubblicizzare la loro idea a un pubblico femminile più vasto fra il quale esse possano in seguito trovare nuove interessate per realizzarla.

I progetti di AvaEva spaziano su un ampio ventaglio di possibilità. In tutti i casi si tratta di facilitare lo scambio di conoscenze e competenze fra le donne, con lo scopo di permetter loro di vivere meglio questa fase della vita.

Il primo progetto nato è il Caffè narrativo che si tiene in tedesco ad Ascona. I temi, legati alle esperienze del passato rispetto alla vita di oggi, suscitano sempre vivaci discussioni. Altri progetti si occupano di questioni rilevanti nella società, come abitare nell’anzianità, vivere da sole nell’anzianità, i diritti e doveri dei nonni e dei nipoti, la previdenza vecchiaia (si è ad esempio organizzato un dibattito pubblico in occasione della votazione sulla previdenza vecchiaia del settembre 2017). La natura è il tema di due progetti: uno organizza pomeriggi alla scoperta della natura per nonne e nipoti e vorrebbe anche avviare un monitoraggio della diversità biologica a livello locale; l’altro propone facili escursioni guidate alla scoperta della natura e cultura locale, non da ultimo con la speranza che partecipanti, che siano nonne o no, trasmettano le conoscenze acquisite alla nuova generazione. Tre progetti pongono invece la donna anziana e il femminile al centro dell’attenzione. Uno ha concluso la prima fase con una pubblicazione che riassume il tenore dei colloqui (www.avaeva.ch/site/index.php/homepage/documenti-ava-eva/pubblicazioni/pubblicazioni-avaeva/20-le-donne-di-avaeva-di-raccontano) sui temi appartenenza, autostima, corpo e salute, amicizie, questioni economiche nell’anzianità. Il gruppo ha ora cambiato indirizzo e analizza che cosa rimane oggi dei valori cari alle femministe degli anni 1970 cercando di coinvolgere le giovani in uno scambio intergenerazionale. Lo scambio inter­generazionale si realizza anche grazie a interventi nelle scuole superiori, ad esempio nell’ambito delle giornate autogestite. Un altro progetto prende lo spunto da un film o una fiaba per riflettere sulle varie tappe che segnano la vita della donna. Un altro ancora cerca di avvicinarsi attraverso il disegno e la pittura a un linguaggio simbolico femminile dalle radici antiche. La creatività fa capolino anche nell’atelier bilingue in cui le donne si scambiano sui loro progetti individuali di scrittura. Infine, anche l’arte di vivere e l’arte di morire sono oggetto di incontri che permettono di avvicinarsi a un tema tabù e forse anche di riconciliarsi un po’ con l’idea della morte.

Tutte le manifestazioni e i progetti di AvaEva hanno una cosa in comune: è l’atmosfera spesso gioiosa che viene a crearsi durante gli incontri fra queste donne anziane che possono permettersi di essere semplicemente come sono, che non hanno più bisogno di apparire, e che possono aprirsi spontaneamente all’altra. Ne nasce una vivacità carica di energia che, si spera, possa poi essere trasposta nella quotidianità.