Piano d'azione contro la violenza sulle donne

La pandemia ha amplificato il problema della violenza sulle donne, rendendo ancora più difficile per loro chiedere aiuto.

Il collettivo ha voluto creare un vero e proprio piano d’azione femminista contro la violenza sulle donne, fondato su due principali convinzioni (dal loro sito):

la prima è quella della necessità di uno sguardo e di un approccio capace di inglobare le diverse forme di violenza maschile sulle donne: violenza domestica, violenza sessuale, violenza fisica, psicologica, violenza sui luoghi di lavoro o di formazione, ma anche violenza come fenomeno strutturale, radicato in un sistema di discriminazioni e veicolato anche attraverso il linguaggio dei media.
La seconda convinzione è invece legata alla dinamica di elaborazione di questo piano, che vuole essere un processo costruito collettivamente e dal basso, frutto di un lavoro di discussione, di dialogo e di confronto che secondo noi deve partire dalle riflessioni portate avanti dal movimento femminista, dalle esperienze di chi lavora sul campo (come le operatrici o le avvocate), ma anche dal vissuto concreto di noi donne, perché ogni donna è “esperta” in questo campo, nel senso che purtroppo tutte noi abbiamo in vario modo già fatto l’esperienza di discriminazioni o di situazioni di violenza.
Si tratta quindi di un piano d’azione femminista per l’eliminazione della violenza delle donne che nasce dal basso, dalla discussione e dall’elaborazione collettiva, una discussione che abbiamo sviluppato durante tre incontri pubblici uno sulla violenza domestica (Bellinzona, 20 settembre) uno sulle violenze sessuali (Lugano, 15 ottobre) e uno sulle molestie e gli abusi sui luoghi di lavoro (incontro online, 19 novembre) e una serie di discussioni interne al collettivo.

Il piano d'azione, che vuole essere uno stimolo per continuare a riflettere sul problema e un strumento per proseguire la lotta alla violenza, è disponibile sul loro sito.