Innovage

Molte persone anziane che vanno in pensione sono ancora fisicamente e psichicamente in forma e, oltre ad avere degli hobby e svolgere altre attività, hanno tempo a sufficienza per mettere gratuitamente la loro preziosa esperienza a disposizione di progetti sociali e culturali. La comunità e i volontari stessi, che svolgendo compiti impegnativi hanno l’opportunità di assumere un nuovo ruolo interessante nella società, ne traggono vantaggio.

Oltre alle attività di volontariato esistenti, Innovage promuove l’impegno gratuito e nella società civile da parte di pensionati che abbiano competenze di tipo dirigenziale e consultivo. Presso Innovage possono mettersi in rete con persone che hanno i loro stessi interessi e trasmettere il loro know-how a organizzazioni di utilità sociale o avviare progetti propri.

www.innovage.ch

Valori intergenerazionali/Educazione

Valori

Cosa significano oggi per noi e che cosa è rimasto alle generazioni attuali dei valori per i quali ci siamo battute negli anni ‘70? 

Il progetto nasce dagli incontri del lunedì del Luganese, gruppo di riflessione attivo dal 2014 al 2016, le cui riflessioni sono state raccolte nella pubblicazione Donne di AvaEva si raccontano. La domanda attorno alla quale si è sviluppato il percorso del gruppo Valori intergenerazionali era la seguente: “Quale significato hanno oggi per noi e quanto alcuni valori acquisiti da noi donne cresciute negli anni del femminismo – anche se non necessariamente con un coinvolgimento diretto – hanno influenzato i percorsi delle generazioni delle nostre figlie e nipoti?“

Dopo un periodo di letture e discussioni sulle rappresentazioni e gli stereotipi legati ai ruoli maschili e femminili in famiglia e nella società nelle varie fasi della vita, si sono avviati due filoni di approfondimento: uno con testimonianze orali e scritte sul significato del femminismo nei percorsi di vita delle donne della nostra generazione; l’altro con la preparazione e l’inizio della realizzazione di interviste qualitative con giovani donne su temi come il lavoro, la famiglia, l’educazione, i valori.

Informazioni: 

Anita Testa-Mader, e-mail, cell. +41 79 637 76 88
Sonja Crivelli, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. +41 76 440 42 94

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Prossimi incontri

22 aprile 2024, 09.30 – 11.30 La Cascina – Sorengo

Informazioni: Anita Testa-Mader, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 079 637 76 88; Sonja Crivelli, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 076 440 42 94

Incontri precedenti

06.03.2024 - Come proseguire.
Decisione:
1) riflettere dapprima su temi che permettano in seguito di avere un aggancio con altre realtà e sensibilità e questo attraverso l'organizzazione di un evento;
2) punto di riferimento: “Onda lunga”, di Elena Gianini Belotti, edito per la prima volta nel 2013 che permetterà di individuare i temi da approfondire;
3) impegno da parte di ognuna di leggere il libro che sarà oggetto del lavoro del prossimo incontro.

22.01.24 - Attività future
Dopo lo scambio di alcune informazioni come la campagna contro la violenza nelle famiglie con persone anziane e soprattutto contro le donne anziane, ci si confronta sulla possibilità di nuovi progetti. L'argomento è affrontato con un interessante dialogo, tra passato e futuro, tra risoluzione della questione dal punto di vista razionale, in conflitto – questo – con la parte emotiva. La realtà in merito alle forze attualmente a disposizione porta a decidere di rinunciare a Generando.
Resta la volontà di proseguire negli incontri, con obiettivi che si stanno profilando ma sui quali dobbiamo ancora discutere sia nei contenuti che nelle modalità.

20.11.23 - L'ageismo
L'inizio è stato caratterizzato da temi di attualità: l'iscrizione a Generando 2024, la partecipazione con intervento alla manifestazione del 25 novembre, il seminario sulla nonnitudine. L'ageismo è il tema sul quale ci si sta confrontando. Dopo una breve introduzione è iniziata la riflessione che proseguirà anche durante il prossimo incontro.

03.10.23 - Incontro interno organizzativo
La pubblicazione del Quaderno rappresenta una tappa del nostro percorso.
Si decide pertanto di proseguire con un altro obiettivo che comincia a prendere forma mettendo al centro i rapporti intergenerazionali, ossia il cercare di creare ponti con altre generazioni.
Si vorrebbe sottolineare il presente e confrontarsi con donne più giovani, eventualmente di altre associazioni su temi come la violenza e altre facce della nostra realtà sociale. In altre parole si vorrebbe aprire uno “spazio di discussione integenerazionale”.
Si pensa che si potrebbe organizzare all'interno di Generando una tavola rotonda con l'invito di una persona esterna.

02.06.23 - Incontro interno organizzativo

08.05.23 - Quaderno 2
La riunione è interamente dedicata alla preparazione e all'organizzazione dell'evento del 3 giugno, la presentazione del Quaderno “Percorsi di donne, educazione e valori. Confronti e dialoghi intergenerazionali”

24.04.23 - Quaderno 2
Il Quaderno  Percorsi di donne, educazione e valori. Confronti e dialoghi intergenerazionali” è consegnato alla tipografia. 
Il gruppo discute e definisce in modo dettagliato lo svolgimento (contenuti, modalità) della sua presentazione che avrà luogo, come previsto, il 3 giugno a Sorengo.
Sono pure stabilite le responsabilità riguardo alla diffusione, ai contatti con le persone che contribuiranno alla riuscita dell'evento.

17.03.2023 - Quaderno 2
Percorsi di donne, educazione e valori. Confronti e dialoghi intergenerazionali
Ulteriore incontro sul tema del Quaderno n.2.

06.02.2023 - Quaderno 2
Percorsi di donne, educazione e valori. Confronti e dialoghi intergenerazionali
I lavori vertono principalmente attorno alla pubblicazione del Quaderno 2. In particolare si fanno alcune piccole modifiche al testo, ci si informa sulle necessità finanziarie per la sua pubblicazione e presentazione, sull'eventuale vendita.
L'evento pubblico avrà luogo sabato 3 giugno. Si decide di comunicarlo sia alle AveEve che hanno collaborato e che non hanno più potuto partecipare ai lavori sia alle giovani donne intervistate, invitandole a riservare la data. Indicazioni più precise verranno date in seguito.
Si conclude con un accenno alle giornate autogestite nei Licei di Locarno e Lugano1.

16.01.2023 - Quaderno 2
La riunione è dedicata interamente alla preparazione della presentazione del Quaderno 2 Percorsi di donne, educazione e valori. Confronti e dialoghi intergenerazionali”.
In particolare si affrontano: il budget con relativa richiesta di finanziamento, l'organizzazione della presentazione, la data e il luogo.
Ci si sofferma poi sui contenuti e in particolare sul capitolo conclusivo.
Discutendo del budget, si mette in evidenza quanto tempo sia stato e sia ancora necessario per questo lavoro, a cominciare dalla preparazione dei questionari, lo svolgimento delle interviste e la loro trascrizione, l’analisi, la stesura e la correzione dei testi, ancora in corso: la pubblicazione del Quaderno sarà resa possibile dalla grandissima attività di volontariato delle AveEve.

05.12.2022 - Quaderno 2
Si prende atto di quanto è già stato fatto finora da parte del “gruppo redazionale”, in particolare sull'impostazione generale come pure su quella di ogni capitolo
Si riflette assieme sui contenuti del capitolo conclusivo che raccoglie quindi le considerazioni di tutte le membre del gruppo.
I testi, appena terminati, saranno inviati per una lettura globale e per osservazioni e modifiche eventuali.

17.10.2022 - Discussione sui testi del Quaderno 2 e sulle conclusioni
Durante l’incontro del 17 ottobre ci si è concentrate sull’attività  in corso in vista della preparazione del nuovo Quaderno del gruppo, dal titolo provvisorio: “Percorsi di donne, educazione e valori: confronti intergenerazionali”.
È stato creato un piccolo gruppo di redazione e nel frattempo tutte le partecipanti si sono impegnate a inviare i testi dei rispettivi capitoli entro il 13 novembre e a leggere e fare eventuali osservazioni su quelli delle altre entro il prossimo incontro.
Si è anche deciso di preparare un breve testo introduttivo sulla descrizione delle donne intervistate e di prendere contatti in vista della scelta delle fotografie e di una rilettura esterna del testo integrale.

12.09.2022 - La Cascina, Parco Casarico - Sorengo
Si inizia con uno scambio di opinioni in merito ai progetti futuri di AvaEva.
Il tema principale in agenda è la preparazione del Quaderno 2.
Si prende atto di quanto è già stato fatto finora. Si discute l'impostazione globale basandosi su una bozza di indice. Si  distribuiscono i compiti, sempre inerenti alla redazione del testo finale e si definisce la tempistica.
Si decide di proporre la presentazione nell'ambito di Generando.

24.05.2022 - La Cascina, Parco Casarico - Sorengo 
Si comincia con una riflessione e scambio di opinioni su AvaEva, alla luce dei lavori dell'assemblea del 21 maggio. AvaEva è un'unicità in Ticino e la sua visibilità è importante.
Questo rafforza la volontà della pubblicazione del “Quaderno” che illustra il nostro percorso e le nostre riflessioni.
Dopo uno scambio sul lavoro svolto finora ci si dà l'obiettivo di elaborare il testo in modo strutturato e in tutte le sue parti per la fine dell'estate.

26.04.2022 - La Cascina, Parco Casarico - Sorengo 
La riunione avviene in presenza, approfittando dei nuovi spazi del Centro La Cascina di Sorengo, ed è l'occasione per un ricco scambio di considerazioni sul lavoro svolto nei sottogruppi.
Il confronto porta a definire la struttura del testo come testimonianza di un percorso fatto dalle AvaEve del gruppo in relazione con quanto emerso dalle risposte delle donne intervistate. 
Il prossimo passo sarà quello di continuare a lavorare sul materiale raccolto e mettere quindi in relazione l'esperienza di noi AvaEve con le esperienze di vita e il pensiero di donne in età delle nostre figlie e figli, su temi che ci accomunano.

14.03.2022 - via Zoom
Dopo un breve scambio sullo stato del lavoro da parte di tutte si decide come proseguire:

  • l'obiettivo da raggiungere sarà la redazione di un testo scritto che testimoni il percorso fatto, l'analisi delle risposte alle interviste e ai questionari, le nostre considerazioni e dei riferimenti bibliografici;
  • si stabiliscono la tempistica e i contenuti delle prossime riunioni;
  • vi è una prima discussione su come potrebbe avvenire la comunicazione all'esterno di quanto elaborato, in particolare con il coinvolgimento delle giovani donne intervistate.

07.02.2022 - via Zoom
Si prosegue con la presentazione della lettura e analisi delle interviste, iniziata durante l’incontro di novembre. Più precisamente, allora, erano stati condivisi i temi “lavoro”, “famiglia”  e “valori”. 

a) Educazione

Due sono i dossiers sui quali si sta lavorando attorno al tema “educazione”: le interviste alle donne di generazioni delle nostre figlie e “partire da sé”, dove noi donne del gruppo abbiamo risposto ad alcune domande inerenti le nostre esperienze educative e i modelli di donna e uomo che abbiamo conosciuto.
Va ricordato che per “educazione” si intende sia l'educazione formale che quella informale.
Lo sguardo sull'educazione si intreccia pertanto con i modelli di donna, di uomo, con il contesto culturale: il nostro vivere quotidiano che è l'impronta della nostra crescita. 

b) Femminismo

Oltre all'analisi delle risposte e all'elaborazione delle schede, viene presentata una bozza di analisi descrittiva che, anche se provvisoria, permette di dare un primo indirizzo di stesura di un testo.

c) Sessualità

Analizzando il tipo di risposte date dalle intervistate si osserva che si tratta di un tema delicato e in parte ancora difficile da affrontare. Molto presente è il paragone con l'uomo e l'importanza dell'educazione dei figli maschi.

08.11.2021 - sala CIC - Centro Incontri Cortivallo, Sorengo
Si prende atto che il Percento Culturale Migros intende rilanciare l'organizzazione dell'evento “Prospettive di genere”. La data prevista è però troppo ravvicinata rispetto all’attuale lavoro del gruppo, che nel frattempo ha deciso di concentrarsi sull’analisi complessiva dei documenti a disposizione. L'adesione al progetto implicherebbe un forte e rapido cambiamento di approccio e soprattutto richiederebbe la preparazione di un documento e di un evento pubblico, impossibile da assicurare in tempi così brevi.
Si preferisce quindi privilegiare il lavoro collettivo più ampio iniziato negli scorsi mesi con l'analisi delle interviste intergenerazionali sui temi della famiglia, dell’educazione, del lavoro, dei valori e degli stereotipi, e che comincia a produrre materiale sul quale ci si può chinare e fare le prime considerazioni.

27.09.2021 - sala CIC - Centro Incontri Cortivallo, Sorengo
Durante il nostro primo incontro in presenza, dopo esserci viste per mesi solo attraverso la piattaforma zoom, abbiamo condiviso il percorso che stiamo facendo suile trascrizioni tematiche delle interviste a donne della generazione delle nostre figlie su temi come i rapporti tra donne e uomini, i rapporti di coppia, l’educazione dei bambini e delle bambine, eventuali differenze tra i valori che erano importanti per molte donne della nostra generazione, che direttamente o indirettamente abbiamo vissuto gli anni del 68 e del femminismo, e i valori di oggi.
Per alcuni capitoli (famiglia, lavoro, educazione, valori) abbiamo evidenziato e confrontato alcuni punti emersi da una prima lettura e analisi, che dovranno essere approfonditi.
E’ stato osservato che diversi temi si intersecano, quindi sarà necessario trovare il filo conduttore per unire questi temi. Ci lasciamo con il compito di rileggere e riprendere il tutto per una nuova sintesi dei rispettivi capitoli. Discuteremo nel prossimo incontro di come creare un filo rosso che possa attraversare i nostri riassunti. In contemporanea o in seguito si dovranno analizzare i capitoli mancanti (situazione sociodemografica e percorso, stereotipi, sessualità, femminismo).

Si ricorda anche che, dato il contesto, l’obiettivo non è una vera e propria ricerca, ma un percorso che valorizzi una messa in comune delle rispettive competenze. Anche gli aspetti bibliografici e il confronto con altri studi sarà limitato al nostro tempo disponibile e alle possibilità di lettura.

21.06.2021 – via Zoom
1.  Il percorso del gruppo
2.  Prossimo incontro
3.  Eventuali

1-Il percorso del gruppo
Norma presenta il percorso del nostro gruppo, dopo gli esordi di AvaEva nel 2013.
Viene evidenziato come “da cosa nasce cosa” perché nulla è precostituito a priori. Lo spirito di AvaEva e in particolare del nostro gruppo è quello di accogliere le idee, di dare avvio a riflessioni ed azioni che si intrecciano.

Il confronto delle nostre esperienze ha portato all'elaborazione di documenti condivisi e supportati da tutte. E' stato un percorso dalla sottolineatura femminista di donne di ieri e di oggi, come lo siamo noi che, grazie alla fiducia reciproca, ha favorito la condivisone di pensieri ed emozioni. Il gruppo è stato e lo è ancora uno spazio di ascolto dove la riflessione diventa ricchezza condivisa.

La pandemia ci ha costrette a riunioni in linea e ha confermato – se mai ce ne fosse bisogno – l'importanza della relazione ma abbiamo saputo rispondere con metodi alternativi come WhatsApp. Il recente concorso per Il progetto del Percento Migros ha richiesto impegno urgente e ha creato un certo disorientamento, superato attraverso il dialogo. Siamo pronte a ripartire a settembre.

Prima di chiudere ci si mette d'accordo per stabilire compiti, obiettivi e tempi di elaborazione del materiale che abbiamo raccolto. Si esprime l'interesse a conoscere in modo più approfondito le attività degli altri gruppi di AvaEva

2-Prossimo incontro
Si auspica un incontro in presenza che dovrebbe avere luogo lunedì 27 settembre.

3-Eventuali 
14 giugno 2021: AvaEva non era visibile e questo ci ha sorprese. Valentina ne spiega il motivo. Si ribadisce l'importanza della nostra specificità e la necessità di sottolineare in ogni contesto possibile la nostra realtà di donne della generazione di AvaEva.

31.05.2021 – via Zoom
1- Il percorso del nostro gruppo           
In seguito ad alcune assenze, si decide di rinviare al prossimo incontro questo tema.

2-L'analisi dei temi del questionario e assunzione dei compiti.
Dopo una serie di osservazioni di ordine generale relative a una prima lettura delle interviste raggruppate per temi, il gruppo ha deciso di suddividere i capitoli e iniziare una prima elaborazione individuale o a coppie.
Si è anche discusso degli obiettivi dell’attività e della valorizzazione del materiale, che saranno meglio definiti durante e in conclusione del lavoro di analisi. In ogni caso viene espressa la volontà di utilizzare quanto emergerà per comunicare con donne con  altre  storie ed esperienze di vita sia della nostra generazione, sia  giovani.
Si accenna anche ad alcune procedure di metodo nell’elaborazione, che in questa prima fase sarà soprattutto centrata sulla segnalazione dei punti più interessanti e comuni/diversi tra le risposte delle diverse donne intervistate.
In un secondo tempo i contenuti delle risposte alle interviste verranno messe in relazione con i testi Partire da sé e Femminismo elaborati da noi e da alcune altre donne di AvaEva. 
Il lavoro individuale o a coppie si svolgerà a partire da settembre.

3- Eventuali

  • 14 giugno, attività di AvaEva- si attendono ulteriori informazioni
  • Scambio di opinioni e denuncia di quanto avvenuto a Lugano sabato notte, ossia la demolizione del Centro autogestito.

26.04.2021 – via Zoom
All'inizio è stata comunicata la decisione del Percento Culturale Migros di posticipare alla primavera 2022 l'evento “Prospettive di genere” al quale AvaEva ha aderito con il progetto proposto dal nostro gruppo. Questo ci permette quindi di progettare in modo diverso i nostri lavori.
L’incontro è quindi dedicato, nella maggior parte del tempo, a definire i contenuti e le modalità di lavoro futuri. In altre parole ci si confronta per capire come si possa condividere il percorso che porta alla realizzazione di uno o più progetti a breve o a lungo termine e che dia valore, visibilità e permetta la condivisione con altre donne o realtà.
La discussione si apre a diversi aspetti come, ad esempio, quello di definire maggiormente il coinvolgimento di tutte e verso quali obiettivi tendere.
Il Covid-19 ha interrotto in parte bruscamente i nostri incontri mensili e non ha facilitato i  lavori; le riunioni via zoom rendono più difficili gli scambi. Non abbiamo potuto sederci attorno a un tavolo e condividere il ricco materiale che abbiamo contribuito a raccogliere.
Ci si confronta sul nostro vissuto e questo porta a stabilire i lavori futuri, a programmare la prossima riunione nei dettagli.

22.03.2021 – via Zoom
L'inizio è stato caratterizzato dalla condivisione di esperienze e sentimenti durante questo anno di pandemia. E' stata pertanto l'occasione di dare voce al cambiamento avvenuto nel nostro vivere quotidiano e all'incertezza come pure alle speranze di un futuro più sereno, dove le relazioni possano riprendere e portare di nuovo positività e progettualità.

In seguito, Anita e Sonja hanno presentato il progetto per il bando di concorso “Prospettive di genere” del Percento culturale Migros, preparato anche  in collaborazione con Valentina nel suo ruolo di coordinatrice di AvaEva. Prossimamente verrà comunicata la decisione definitiva del Percento culturale Migros.

L’accettazione del progetto rappresenterebbe per il nostro gruppo l'opportunità di presentare, nell'ambito della rassegna, quanto emerso dal lavoro svolto dalle AvaEve del gruppo attraverso le loro riflessioni, i questionari e le interviste svolte.

La riunione è terminata con la presentazione della scheda bibliografica, strumento molto importante per la realizzazione dei lavori di analisi e presentazione del materiale, che mette in luce le esperienze e opinioni di donne di generazioni diverse in merito all'educazione, ai valori e agli stereotipi di genere.

22.02.2021 – via Zoom
L’incontro è stato dedicato principalmente all’informazione e discussione sulla possibile partecipazione di AvaEva al bando di concorso del Percento culturale Migros (PCM) sul tema “Prospettive di genere”, con scadenza il 15 marzo.

Le partecipanti hanno accettato di partecipare al progetto e deciso di concentrarsi sul tema della trasmissione dell’identità di genere, valorizzando l’aspetto intergenerazionale.

Anita e Sonja si sono incaricate di stendere un progetto in collaborazione con la coordinatrice di AvaEva, che mantiene i contatti con il PCM. Altre donne del gruppo contribuiranno con idee e suggerimenti.

L’idea è di pianificare un evento di mezza giornata e in seguito di continuare l’analisi del materiale raccolto in vista di una possibile pubblicazione nel 2022.  Anche a questo scopo tutte le membre del gruppo parteciperanno alla ricerca, lettura e presentazione di libri e articoli che potranno costituire un contesto bibliografico ai racconti e alle esperienze delle donne intervistate. Mara si incaricherà di raccogliere queste indicazioni, sulla base di una scheda comune che verrà definita nel prossimo incontro.

Le tempistiche per l’eventuale evento sono ancora provvisorie e saranno stabilite dal PCM una volta esaminati e approvati i vari progetti che riceverà.

16.10.2020 – Educazione di genere 
Dopo alcune informazioni generali, tra cui la conferma della prossima pubblicazione sul sito delle storie del gatto Milo e le filastrocche di nonna M., scritte e raccontate “a distanza” durante il confinamento, in modo da poter permettere la condivisione con altre bimbe e bimbi, ci siamo concentrate sul questionario “Partire da sé …” relativo all’educazione, ascoltando e commentando  le esperienze di alcune partecipanti al gruppo. 
Nella prima parte le domande toccano in modo significativo la nostra biografia, con uno sguardo particolare rivolto all’infanzia e all’adolescenza e con un’attenzione al contesto socio-economico e culturale di allora (come a quello delle nostre madri e nonne).
E’ stato ribadito che vi è un filo conduttore intergenerazionale nei vari filoni di riflessione del “Gruppo Valori intergenerazionali/Educazione”, che inizia con il questionario sull’educazione di cui ci occupiamo attualmente, si sofferma sull’aspetto specifico dell’influenza del femminismo per la nostra generazione e si avvicina alla generazione successiva per indagare in parte gli stessi temi (interviste con donne della generazione successiva alla nostra).

14.09.2020 – Ripresa autunnale
La ripresa autunnale e la presenza di una nuova partecipante hanno offerto l’occasione per ricordare le tappe del nostro percorso, dagli "Incontri del lunedì" ai "Valori intergenerazionali" e infine ad oggi a "Valori intergenerazionali/Educazione".
L’intreccio di idee, opinioni e sguardi sul mondo delle partecipanti al gruppo si sono confrontati e talvolta scontrati, sempre in un dialogo rispettoso e senza giudizio di valore, anche durante il periodo di lockdown, in cui è stato importante l’uso della posta elettronica e di WhatsApp.
Si sono così creati un legame di fiducia e la volontà di proseguire il nostro percorso, ognuna secondo le proprie specificità, con l’obiettivo di lasciare ancora traccia del nostro essere oggi donna in età di Ava Eva, in costante dialogo con le generazioni più giovani.
Si è inoltre deciso di raccogliere le storie del gatto Milo e le filastrocche di nonna M., scritte e raccontate “a distanza” durante il confinamento, e di pubblicarle sul sito, in modo da poter permettere la condivisione con altre bimbe e bimbi.

22.06.2020 – Tema libero
Primo incontro dopo la sospensione forzata a causa del coronavirus. 
Si era deciso di non stabilire un tema ben preciso, ma lasciare spazio ai vari argomenti rimasti in sospeso: il futuro del sottogruppo Educazione, la scrittura delle interviste, il futuro di AvaEva (era presente all'incontro anche Valentina, coordinatrice di AvaEva).
Ci si suddivide il lavoro per quanto riguarda la trascrizione delle interviste, concordando sul fatto che si tratti di un lavoro molto gravoso. Il sottogruppo Educazione andrà avanti in parallelo, continuando il lavoro di ricerca intrapreso nei mesi precedenti. 
Si è parlato inoltre della giornata del 14.6, in quanto Valentina ed altre donne del gruppo hanno partecipato: alcune riflessioni sono scaturite sulla situazione odierna delle giovani donne, in particolare in merito alla collaborazione nella gestione domestica con i propri mariti o compagni.

10.02.2020 – Ageismo, una realtà da conoscere
Dopo una discussione iniziale sulle domande relative al tema “educazione” al centro del prossimo incontro del 16 marzo, e alcuni aggiornamenti in merito alle attività proposte in preparazione dell’8 marzo, l’incontro è stato dedicato all’ageismo.

 “ E’una parola ancora poco diffusa in italiano, un concetto che sfugge ai più, ma sul quale si concentra un’attenzione crescente. Si tratta dell’ageismo, definito come una forma di pregiudizio e discriminazione ai danni di un individuo in ragione della sua età. In particolare viene utilizzato per definire comportamenti che svalorizzano le persone anziane. Comportamenti sovente animati da buone intenzioni e di cui le vittime non sempre sono consapevoli” (…) “Sebbene sia entrato nel dizionario Treccani solo tre anni fa, ageismo – dall’inglese ageism a sua volta composto da age (età) e dal suffisso ism – è un termine che risale alla fine degli anni Sessanta. Fu coniato nel 1969 dallo psichiatra e geriatra statunitense Robert Butler proprio in analogia e assonanza con razzismo e sessismo. Diversamente da questi fenomeni tende però a manifestarsi in maniera poco eclatante e quindi emerge con maggiore difficoltà. (Stefania Hubmann, Ageismo, una realtà da conoscere, Azione, 18.11.2019).

https://www.azione.ch/de/societa/dettaglio/articolo/ageismo-una-realta-da-conoscere.html

Dopo una presentazione di questo e altri articoli sul tema (Barbara S.), la discussione si è concentrata su vari aspetti: dimensioni quantitative del fenomeno, nostre esperienze personali nella vita quotidiana come “vittime” ma anche consapevolezza che anche noi possiamo integrare stereotipi nei confronti di persone più anziane di noi, specificità dell’ageismo nei confronti delle donne.
Si sono pure trattati argomenti correlati come i limiti del concetto di invecchiamento attivo (e lo stereotipo della persona vecchia ma sempre in forma spesso veicolato dalla pubblicità, come se il non esserlo fosse una colpa), la difficoltà di passare dal ruolo di chi cura a quello dell’essere curate.  
Un altro tema legato a questi comportamenti è quello dell’ABUSO E MALTRATTAMENTO DELL’ANZIANO ALL'INTERNO DEL SISTEMA OSPEDALIERO E STRUTTURE SOCIO ASSISTENZIALI. (articolo di Debora  Schianchi, Published on 2017 M06 14).

https://www.linkedin.com/pulse/abuso-e-maltrattamento-dellanziano-allinterno-del-socio-schianchi

L’autrice afferma che “Ad oggi l’Ageismo risulta essere una forma di discriminazione in rapida espansione, perpetrata sia dalle istituzioni a cui gli anziani maggiormente accedono (sistema sanitario e previdenziale) che dal sistema formativo e professionale: scarsità di progetti educativi dedicati agli anziani, la mancanza di una formazione geriatrica strutturata orientata agli operatori che prendono in carico gli anziani. Non si deve sottovalutare il fatto che l’Ageismo ancora presente nel settore dei servizi sanitari influenza negativamente la loro qualità”.

Un interessante articolo del quotidiano  “il manifesto” intitolato Si chiama ageismo, è la forma del razzismo contro i vecchi sottolinea inoltre come “Gli stereotipi e i pregiudizi più diffusi sono quelli per cui tutti gli anziani sarebbero immobilisti, conservatori, reazionari, inoperosi; e/o abbienti, privilegiati, potenti, perciò accusati d’impoverire i giovani, di occupare abusivamente posti e ruoli di prestigio, di rubare il lavoro”. E ancora: “In Occidente, tra le ragioni dell’ageismo v’è la rimozione della finitezza, così tipica del nostro tempo: le persone anziane testimoniano che la morte è ineluttabile e la decadenza fisica assai probabile. Il paradosso è che coloro che coltivano pregiudizi verso i “vecchi” contribuiscono a condannare se stessi all’appartenenza futura a una categoria svalorizzata o stigmatizzata.

Ma vi sono anche i mutamenti sociali che hanno investito la struttura e il ruolo della famiglia, non più allargata ma mononucleare, in quanto tale tendente a estromettere gli anziani. Si aggiunga il prevalere della cultura che esalta la produttività, la prestazione, la forma, l’aspetto esteriore, e che produce ideologie giovaniliste”… (Annamaria Rivera, il manifesto 7.11.2013).

https://ilmanifesto.it/si-chiama-ageismo-e-la-forma-del-razzismo-contro-i-vecchi/

In conclusione, sulla specificità della vecchiaia femminile (tema trattato nel bel libro di Francesca Rigotti De Senectute, Einaudi, 2018*), abbiamo preso spunto da un articolo di Simona Cuomo intitolato Perché la vecchiaia è più difficile per le donne, in cui scrive: “Con l’invecchiamento le donne devono affrontare non solo alcune condizioni inevitabili nel ciclo di vita di ogni essere umano (come per esempio l'indebolimento delle forze e della salute, lo scemare della memoria ecc.), ma qualcosa in più. Invecchiando, le donne subiscono lo stigma del decadimento fisico che le rende socialmente meno belle e desiderabili e professionalmente meno pronte per dei passaggi di ruolo e di responsabilità. Mentre è ancora diffusa la convinzione che gli uomini con l'età possano acquistare fascino e interesse, nelle conversazioni sono frequenti frasi come «è ancora una bella donna», «sembra più giovane»: espressioni che segnalano come la norma sociale di riferimento per la reputazione e la considerazione sociale e professionale delle donne sia la «bellezza della gioventù». La dittatura della bellezza, secondo i canoni estetici della gioventù, diffusa e incoraggiata dai mass media e dal web, travolge tutti, uomini e donne, vecchi e giovani, ma sembra condizionare soprattutto le donne più anziane. Il rispetto di certi modelli e canoni estetici viene sottilmente imposto come condizione indispensabile per il successo. E il bisogno di aderire a tale modello, contravvenendo alla propria identità fisica e psichica, è tale da rendere sempre più ricco il mercato dei prodotti di bellezza e della chirurgia estetica” (Simona Cuomo, e&m PLUS, 13/11/2019).

https://emplus.egeaonline.it/it/31/articolo-3/1014/perche-la-vecchiaia-e-piu-difficile-per-le-donne

* https://www.einaudi.it/catalogo-libri/filosofia/filosofia-contemporanea/de-senectute-francesca-rigotti-9788806231101/

13.01.2020 – L'educazione per abbattere gli stereotipi
L’incontro è stato dedicato al tema L’educazione per abbattere gli stereotipi. Nella sua introduzione Sonja C. ha sottolineato come  in ogni azione sia importante avere la consapevolezza del contesto in cui si agisce come pure ricordare il filo che ci lega a coloro che ci hanno precedute.
Altri aspetti rilevanti sono il fatto che gli stereotipi possono essere modificati nel bene e nel male e che le donne hanno sempre educato ed educano ad ogni età, come mamme e nonne.
Dopo una breve sintesi sulla storia dell’istruzione delle ragazze - e quindi sul modello di donna richiesto dalla società dall’Antica Grecia fino alla Svizzera all’inizio del XX.mo secolo - vi è stato uno scambio di riflessioni ed esperienze come pure di interrogativi su quanto è stato fatto da noi stesse, su cosa è cambiato in noi, come abbiamo educato e come siamo state educate.
E’ stata sottolineata la convinzione che un’educazione attenta alle ragazze comporta parimenti un’educazione per i ragazzi e soprattutto dovrebbe permettere loro di liberarsi dalla gabbia del maschilismo e dai comportamenti che ne derivano.
Sono stati tracciati alcuni progetti a breve e a lungo termine.
Dapprima ci si confronterà in modo articolato, attraverso domande, sulla nostra esperienza personale.
In seguito, si pensa di approfondire il percorso in questi ultimi decenni della pedagogia dell’educazione di genere, cercando inoltre di costruire un bagaglio di conoscenze sull’educazione formale a scuola e sulla letteratura in generale per giovani.
Questo per individuare l’immagine di donna veicolato in età di AvaEva. Il percorso sarà costruito assieme e quindi va inteso come un processo dinamico.

Si è inoltre deciso di continuare l’attività del gruppo Valori alternando momenti dedicati a letture proposte e presentate dalle partecipanti, alla discussione di contenuti elaborati dal gruppo Educazione di genere e procedendo nel contempo all’elaborazione delle interviste effettuate con le giovani.

16.12.2019 – Colazione con AvaEva
Anche quest’anno si è svolto a Lugano il tradizionale incontro informale pre-natalizio delle partecipanti al gruppo.

02.12.2019 – Lettura e discussione testi
Nell’ambito della lettura e discussione di testi di attualità (vedi incontro 30/9/2019), è stato presentato (Norma B.) e discusso un articolo pubblicato su Azione (11.11.2019, p.3, vedi pdf) intitolato “La rabbia utile”. L’interessante discussione ha toccato tra vari altri gli aspetti seguenti:

  • l’espressione della rabbia è tabu per le donne
  • la rabbia negata implode e si trasforma in depressione
  • la gestione della rabbia per le donne è “una questione privata”, anche quando è legata a temi collettivi-  
  • la rabbia femminile può essere trasformativa

11.11.2019 – Educazione di genere
Mentre proseguono i lavori di trascrizione delle interviste effettuate con donne della generazione delle nostre figlie, Sonja C. e alcune altre donne interessate hanno proposto un nuovo filone di approfondimento legato al tema “Educazione di genere”, preparando una bozza di progetto da presentare al gruppo e al Comitato di AvaEva.
Nel corso dell’incontro dell’11 novembre Sonja C. ha presentato la bozza e si è discusso di come integrare gli aspetti e gli obiettivi più legati a questo tema specifico con quelli relativi alle interviste in elaborazione.
Il gruppo sull’educazione, per motivi organizzativi, si riunirà sia separatamente (anche a Bellinzona), sia il lunedì nell’ambito del gruppo Valori, perché uno dei primi testi letti insieme durante la fase di approfondimento era stato "Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Belotti (presentato da Mara K.) e nel nostro percorso gli interrogativi su educazione, stereotipi, e le loro conseguenze ci hanno toccato più volte, anche come nonne e come donne della generazione delle nonne.

30.09.2019 – Ripresa delle attività dopo la pausa estiva
Durante l’incontro del 30 settembre, dopo alcuni aggiornamenti sulle prossime scadenze dell’associazione AvaEva, abbiamo ripreso le attività riguardanti le nostre interviste intergenerazionali, che hanno coinvolto finora una quindicina di donne dell’età delle figlie delle partecipanti al gruppo (quindi circa dai 30 ai 50 anni). Si è deciso in questa fase di iniziare l’analisi con questa fascia, inserendo poi eventualmente altre più giovani in un secondo tempo. Una prima lettura comune di alcuni brani ha dato spunto a un'interessante discussione sulle piste da seguire. Vi sono ancora alcune interviste da fare e trascrivere, poi Anita e Norma inizieranno una lettura e analisi più sistematica.
Nel frattempo verranno letti e discussi alcuni articoli riguardanti temi più generali come il “Femminismo per il 99%" e “Femminismo ed ecologia” e si discuterà in che forma approfondire il tema "Educazione di genere” (Sonia) che era stato trattato nel percorso iniziale del gruppo.
 

06.05.2019 – Preparazione dello sciopero
L’incontro è stato dedicato alla presentazione reciproca della nuova coordinatrice del Movimento AvaEva e delle partecipanti al gruppo, in relazione alle proprie attività nel Movimento Ava Eva e nel gruppo Valori intergenerazionali.
Si è poi discusso della preparazione dello sciopero del 14 giugno 2019 e della partecipazione di Ava Eva. Si pensa in particolare di essere presenti nelle diverse località e in seguito alla manifestazione di Belinzona con il nostro volantino La volontà di cambiare il mondo non ha età, nel quale vengono sottolineati aspetti specifici del Manifesto dello sciopero, relativi in particolare alla situazione delle donne in età di AvaEva.

 11.02.2019 e 11.03.2019 – Il Manifesto e il volantino di AvaEva
Questi due incontri sono stati principalmente dedicati alla discussione dei 19 punti del Manifesto per lo sciopero del 14 giugno, in vista della preparazione dell’atelier “Sciopero” durante la Tavola rotonda del 21 marzo 2019 e della redazione di un volantino dedicato ai temi che più ci coinvolgono come donne della generazione di AvaEva. La discussione è stata molto ricca, anche se i vari aspetti hanno poi dovuto essere sintetizzati nel testo per motivi di spazio.
Il volantino sarà distribuito nei prossimi due mesi e durante la giornata del 14 giugno.

14.01.2019 – Temi vari
- Aggiornamento sullo sviluppo delle interviste con donne della generazione delle nostre figlie. Presentazione di una sintesi delle schede informative sulle interviste già realizzate e discussione sul proseguimento.
- Sciopero delle donne del 14 giugno 2019. Informazioni e coinvolgimento di AvaEva.
- Informazione sulla pubblicazione del nuovo opuscolo del 2Observatoire di Ginevra Le ballon de Manon et la corde à sauter de Noé. Guide pour prévenir les discriminations et les violences de genre. Ribadiamo che sarà un tema da approfondire nel gruppo.
- Informazioni e discussione sulle attività di AvaEva: comitato allargato (28 gennaio 2019), assemblea e Tavola rotonda (21 marzo 2019), rinnovo del comitato, ricerca di una coordinatrice.

2018

10.12.2018 – Colazione con AvaEva
Incontro informale pre-natalizio che ha permesso anche uno scambio di vedute sul proprio impegno e le proprie attività nell’ambito della partecipazione ad Ava Eva.

24.09.2018 e 12.11.2018 – Interviste alle giovani sui valori: preliminari
I due incontri hanno segnato l’inizio di una nuova fase dell’attività del gruppo: sono stati dedicati a una prima discussione e successiva analisi approfondita comune di una bozza di Traccia per le interviste con giovani donne elaborata durante l’estate e a una formazione con presentazione Powerpoint sul tema delle interviste qualitative (definizione, metodo, conduzione).
Sulla base del tipo di campionamento deciso, è stata elaborata una prima lista di possibili intervistate e molto tempo è stato dedicato all’adattamento dell’Introduzione e della Traccia, come pure alla valutazione delle prime esperienze.

08.06.2018 – Una riflessione
Dopo l’animazione dell’atelier Femminismo ieri e oggi alla Tavola Rotonda di AvaEva del 26 aprile 2018, durante il quale le partecipanti hanno condiviso le proprie esperienze sulla base di una traccia intitolata Femminismo ieri e oggi: raccontaci le tue esperienze e idee!, si è deciso di inviare la traccia anche a tutte le socie e ad altre donne in contatto con AvaEva. La domanda che ci siamo poste e che ti poniamo è:
Il femminismo: l’abbiamo vissuto, direttamente o indirettamente, ha avuto un’influenza nelle nostre storie di vita e soprattutto vi sono aspetti che riteniamo ancora attuali per noi e per le generazioni delle nostre figlie e nipoti?
Poiché ci rendiamo conto che le esperienze sono molto diversificate, sarebbe interessante e arricchente ricevere le testimonianze di altre donne della nostra generazione. Per questo motivo se sei interessata ti invitiamo a richiedere la traccia femminismo ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (tel.079 637 76 88) oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

16.04.2018 – Riflessione sui temi del '68 e la loro rilevanza attuale
Quale preparazione dell’animazione di un gruppo di lavoro alla Tavola rotonda di Ava Eva del 26 aprile riprendiamo il tema dell' incontro precedente, di grande attualità 50 anni dopo il '68. Il femminismo: l’abbiamo vissuto, direttamente o indirettamente, ha avuto un’influenza nelle nostre storie di vita e soprattutto vi sono aspetti che riteniamo ancora attuali per noi e per le generazioni delle nostre figlie e nipoti?

26.02.2018 – Il femminismo, vissuto e significato
L’incontro si è sviluppato sulla base di una traccia sviluppata dalla coordinatrice con domande sulle proprie esperienze negli anni ’70-’80, sia dirette sia per aver vissuto in quel periodo di grandi cambiamenti, ma anche su quanto e come i valori del femminismo siano ancora attuali. Dopo la discussione, alcune partecipanti hanno anche contribuito con un testo scritto.

22.01.2018 – Il ruolo delle nonne nell’educazione delle/dei nipoti
All’incontro hanno partecipato l’équipe di Falò e la giornalista Francesca Luvini che sta realizzando un servizio sui nonni di oggi (AAA nonni cercansi, del 7.2.18), sulla loro disponibilità a occuparsi dei nipoti e sul loro contributo “nascosto” all’economia.
Abbiamo affrontato il ruolo delle nonne nell’educazione dei/delle nipoti, partendo da due elementi. Da un lato, alcune affermazioni citate nel verbale dell’incontro di dicembre; d’altro lato alcuni libri recenti sui nonni/e, tra cui: Roberto Gilardi. Nonni in regola. Come valorizzare il ruolo di nonni nel delicato equilibrio tra figli e nipoti, Franco Angeli, 2017.  
Si ritiene che i nonni non debbano interferire nelle scelte educative dei genitori e non fare confronti, ma piuttosto raccontare della propria vita e delle esperienze fatte. Tuttavia nel caso i genitori siano assenti (malattia,…) è dovere dei nonni educare i nipoti, devono esserci e prendere in mano la situazione.
Nel raccontare della propria vita non deve esserci una censura ed è giusto e corretto parlare anche dell’esperienza femminista.
Per quanto riguarda casi concreti di scelta di giocattoli, vestiti, ruoli all’interno della famiglia, ecc., prevale la scelta di limitarsi a mostrare che esistono un’altra realtà e un altro punto di vista rispetto a quelli veicolati dalle pubblicità.
Anche quando i nipoti vivono lontano, e non c’è continuità di presenza, il legame con i e le nipoti può essere molto stretto. In altri casi invece vi sono grandi difficoltà che mostrano come sia difficile accettare un atteggiamento culturale diverso dal proprio.
Si conclude tornando sul tema della disponibilità come nonne, dell’importanza di stabilire delle regole chiare anche se non rigide e di non dover essere a tutti i costi sempre delle “super-nonne”.

2017

18.12.2017 – "Maschilismo is back"
La discussione ha preso spunto da un dossier apparso sull’Espresso del 19 luglio 2017 intitolato "Rapporto sulla sottomissione – Maschilismo is back" a cura di giornaliste e sociologhe (Valeria Parrella, Natalia Aspesi, Chiara Saraceno, Gayatri Spivak, Federica Bianchi).
Cos’è rimasto del femminismo del '68, degli ideali e delle lotte fatte dalle donne?
Qualcosa nell’atteggiamento culturale, come la libertà sessuale, un maggior coinvolgimento dei padri nell’educazione dei figli, nella ripartizione dei compiti nella coppia… , ma dal punto di vista della politica una parte delle rivendicazioni portate avanti – come la parità salariale, di carriera, la denuncia delle molestie sulle donne – sono solo in parte (o “teoricamente) acquisite, mentre altre vengono messe in discussione.
In riferimento a una domanda sul sessismo così diffuso da risultare normalità, la sociologa Chiara Saraceno risponde: "Esattamente. E se nella sensibilità comune gesti così finiscono per essere accettati, sa cosa succede ? Che chi, come me, per tutta una vita si è battuta contro le discriminazioni, finisce per tacere. Mi succede sempre più spesso: rimango zitta, mi autocensuro, perché alla fine continuare a battersi contro gli stereotipi stanca davvero."
Ci si chiede se l’ondata di denunce di molestie sessuali di questi tempi porterà a un cambiamento nella società? Inoltre qualcosa si sta muovendo, se si considerano le grandi manifestazioni di donne contro il femminicidio e la violenza.
Per quanto riguarda la nostra generazione, si ribadisce l’importanza della presenza dei nonni e delle nonne che deve essere visibile e che non devono dimissionare, poiché il comportamento vale più di mille parole. Le nonne e i nonni con il loro esempio hanno un ruolo fondamentale nell’educazione dei/delle nipoti alla parità di genere. Si sottolinea anche l'importanza di raccontare alle nuove generazioni le nostre esperienze di vita. Raccontare di sé, delle lotte fatte e di come è cambiata la società, poiché se manca la memoria storica e una visione per il futuro nella società crescono le paure e l’individualismo. 

13.10.2017 – Infanzia-educazione
L’incontro ha permesso uno scambio di opinioni sugli obiettivi a medio e lungo termine del gruppo "Valori", e più in generale su come sia possibile, come gruppo e come Movimento AvaEva, far sentire la propria voce anche all’esterno dell'associazione. È stata sottolineata l’importanza di chiarire innanzitutto in un gruppo più ristretto il significato di alcuni valori relativi ai rapporti di genere, agli stereotipi, all’educazione di bambini e bambine, per poi cercare un confronto con un pubblico più ampio.Tornando al tema specifico della prima infanzia, è stata presentata un’analisi svolta da un Istituto di ricerca e formazione sui rapporti di genere della Svizzera romanda. Tale analisi, basata sull'osservazione di momenti di vita quotidiana nel contesto dell'asilo-nido, ha portato all’elaborazione di una guida per educatrici ed educatori. Si cercherà di verificare se in Ticino esistono e vengono utilizzati strumenti simili e eventualmente valutare una diffusione della guida in lingua francese.
Come sempre sono stati inviati alle partecipanti anche alcuni testi, che vengono raccolti come documentazione del gruppo.

02.10.2017 – Infanzia-educazione
L’incontro è stato dedicato in particolare alla discussione sull’educazione dei maschi, sulla base delle nostre esperienze come mamme e come nonne (o donne della generazione delle nonne) e di alcuni articoli: uno tratto dal blog "Fantastic nonna” curato da Rossella Kohler, un altro del quotidiano La Repubblica dell’agosto 2017 intitolato "Parlate con i bambini come fate con le bambine". Ci è piaciuta la frase della scrittrice nigeriana  Chimamanda Ngozi Adichie "Dobbiamo crescere gli uomini insegnando loro che la vulnerabilità è una cosa positiva, fornire gli strumenti e il linguaggio per permettergli di esprimere sentimenti” (Voglio uomini che piangono, La Lettura, Corriere della Sera, 3.9.2017).
Il tema dell’educazione dei maschi e delle bambine è strettamente legato al tema delle differenze e degli stereotipi, ma anche dei cambiamenti in atto, che osserviamo nei giochi, nelle storie, al cinema e nelle trasmissioni televisive dedicate alla prima infanzia e all’adolescenza, di cui avevamo in parte già parlato negli incontri precedenti. 

Segni e simboli di un antico linguaggio femminile

Sogni e simboli

Il progetto si è concluso. Esso ha portato l’attenzione in modo particolare al tema delle decorazioni, attraverso una sperimentazione individuale e di gruppo sulla carta. Osservando assieme i motivi grafici disegnati in modo spontaneo e semplice si è provato a riconoscere temi legati alla natura e alla cultura femminile dell’antica Europa. Il riferimento iniziale era dato da un testo di Marija Gimbutas, archeologa e linguista lituana che ha studiato le culture dell’antica Europa. In un secondo tempo si è estesa l’esperienza in altri ambiti raccogliendo ulteriore materiale di arricchimento.

Informazioni: Daniela Panzeri-Recalcati Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – +41 79 381 00 31

Scarica la locandina


Prossimi incontri

Il ciclo in programma si è concluso. Non sono previsti altri incontri.
Si invitano le interessate a leggere i due testi riccamente illustrati qui sotto.


Extra: Un diario di viaggio

Sintesi degli incontri, delle attività creative, di pensieri e riflessioni elaborati dalle partecipanti a questo lavoro di ricerca:

  • Segni e simboli di un antico linguaggio. Ricerca e riflessioni. Settembre 2018 – dicembre 2018 > Leggi
  • Segni e simboli di un antico linguaggio. Ricerca e riflessioni. Ottobre 2017 – aprile 2018 > Leggi

Incontri precedenti

3.12.2018 –10° incontro
Si conclude con questo incontro creativo-riflessivo il percorso intrapreso a partire dall'ottobre 2017. Cosa ci comunica la piccola "dea" modellata in questa occasione con la terracotta? A ognuna la propria risposta. E alle avaeve che ci leggono il suggerimento di cliccare sui link riportati sopra.

29.10.2018 – 9° incontro
Dopo la bella passeggiata alla foce della Magliasina, ci ritroviamo per costruire un labirinto: armate di pazienza, ognuna col proprio materiale scelto – piccole pietre di marmo di Arzo, sassolini bianchi di marmo di Carrara, noccioli di ciliegia – disegniamo il labirinto con cura su una base di legno o cartone spesso, procediamo a incollare un pezzettino per volta e intanto discutiamo e chiacchieriamo. Il risultato finale è molto bello e ci soddisfa. Questo labirinto si presta ad esser percorso con un dito, possibilmente ad occhi chiusi per fare un’esperienza anche interiore.

Ecco alcuni dei nostri labirinti:

 

17.09.2018 – 8° incontro
Ci rechiamo alla foce della Magliasina. Camminando lungo il lago e attraverso il bosco raggiungiamo una spiaggetta riparata da un boschetto. Qui ci raccogliamo in un momento rituale e creiamo un grande mandala con materiali naturali che troviamo sul posto.

16.04.2018 – 7° incontro
Il nostro centro tavola ora è vuoto, libero e aperto: siamo al settimo incontro, il momento in cui guardare al lavoro svolto in questi mesi e al senso del percorso creato assieme. Ognuna espone e condivide il proprio vissuto e la discussione s’accende su vari temi che spaziano anche oltre.
Osserviamo brevemente le decorazioni fatte da bambini delle scuole materne ed elementari del luganese sulle stesse forme di vasi che abbiamo esplorato anche noi e riconosciamo la stessa varietà e ricchezza di simboli che abbiamo scoperto noi.
Dedichiamo un momento alla condivisione di testi e libri interessanti, di cui allestiremo una bibliografia.

12.03.2018 – 6° incontro
Abbiamo tutte molto amato fare le decorazioni delle impronte delle nostre mani e alcune di noi l’hanno proposto alle nipoti: “ma che belle cose che fate voi!” dicono. Ogni impronta è una storia unica, come il legno, ha memoria di anni, di abilità, di lavori compiuti. Mano sinistra e mano destra, energia femminile e maschile che collaborano.
Continuiamo la nostra ricerca sui simboli e, confrontandoci col testo di Marija Gimbutas, scopriamo i segni che lei definisce “scrittura sacra”. Riprendiamo in mano i fogli con le decorazioni dei vasi fatte nei primi due incontri e cerchiamo nei dettagli questi segni, con tutte le varianti possibili.  Li troviamo e constatiamo con gioia che siamo collegate interiormente all’antica scrittura sacra!
Dedichiamo l’ultima parte del nostro incontro ai nostri piedi. Ognuna ha portato da casa due fogli con già disegnate le impronte dei propri piedi e, come per le mani, ci mettiamo all’opera per decorarli. Lasciamo che l'esperienza si integri in noi.

05.02.2018 – 5° incontro
Allestiamo il nostro centro tavola coi sassi e decidiamo di dargli una forma quadrata con in mezzo una bellissima immagine di Dee proveniente dalla antica Grecia, che incorniciamo con un triangolo di pietre cretesi. L’immagine si illumina di “presenza”, di forza, di gioia. Sembra un recinto sacro, un tempio, una casa delle Dee, le quali sono decorate con lunghe strisce ondulate, come onde d’acqua o solchi di terra o movimenti serpentini.
Dedichiamo un tempo interessante a scoprire assieme le varie categorie di simboli con cui Marija Gimbutas ha suddiviso e catalogato le migliaia di reperti trovati nei suoi scavi: simboli della Dea dispensatrice di vita, simboli della terra che si rinnova, simboli della Dea connessi a morte e rigenerazione, simboli di energia e sviluppo. Parliamo e ricordiamo molte cose della tradizione, delle fiabe, e della quotidianità. Un piccolo schema riassuntivo ci permette di avere una visione d’insieme e di comprendere che tutti gli aspetti della Dea sono “una cosa sola” e sentiamo che tutti questi simboli sono in realtà dentro di noi, sono nelle nostre memorie profonde, cellulari.
Per concludere l’incontro, come sempre, con un momento pratico, proviamo a disegnare il contorno delle nostre mani e a decorarle, come fossero impronte. Siamo tutte molto concentrate e felici di questo lavoro: un po’ decoriamo a intuito, senza pensare e un po’ ci riferiamo consapevolmente ai simboli descritti nelle varie categorie esposte da Marija Gimbutas.

15.01.2018 – 4° incontro
Siamo in sette, una nuova avaeva, molto interessata a questo tema, si è unita al gruppo. Poniamo ancora le nostre pietre al centro del tavolo, diamo loro una nuova forma d’insieme e creiamo una geometria solare.
Godiamo di un momento di condivisione sempre ricco e piacevole raccontando che posto hanno trovato le nostre pietre nella nostra casa, se e come abbiamo esplorato ancora il mondo delle decorazioni e dei simboli antichi, e se abbiamo potuto condividere in famiglia o con amiche le nostre piccole o grandi scoperte.
Osserviamo e commentiamo insieme uno schema molto interessante, tratto dal libro La grande Madre di Erich Neumann. Esso mostra sinteticamente il simbolismo del vaso quale espressione del simbolismo centrale del femminile, ma anche esperienza universalmente umana. Iniziamo a conoscere Marija Gimbutas e accenniamo al suo concetto di Civiltà della Dea, dal libro La civiltà della Dea (vol. II, Stampa Alternativa Nuovi Equilibri).
Momento pratico: utilizziamo nastri colorati, morbidi, flessibili, avvolgenti, li decoriamo singolarmente e li intrecciamo all’interno del cerchio di pietre.  Cosa ci raccontano questi nastri? Che tipo di energia muovono o muoveranno in noi? Decoriamo anche un grande nastro collettivo.
Terminiamo con una dolce merenda offerta da una partecipante.   

2017

04.12.2017 – 3° incontro
Come primo atto ricostituiamo subito il cerchio di pietre e osserviamo incantate la bellezza che emanano tutte assieme: ne sentiamo la forza, l’energia! Poi trasformiamo il cerchio in una grande spirale e iniziamo i nostri lavori creativi, giocando con i simboli, esplorandoli, collegandoli, unendoli, colorandoli così che nuova bellezza possa fluire attraverso il nostro operato.
Ci accorgiamo che ci vuole tempo e pazienza, è come fare un ricamo, una tessitura e lavoriamo con la massima tranquillità, sentendo dentro, che queste esperienze sono vere anche se sembrano semplici e banali.
Siamo soddisfatte poiché riusciamo a creare disegni interessanti e belli anche ripetendo un solo simbolo. Si apre un mondo!

06.11.2017 – incontro
Ci siamo ritrovate in sei, con i nostri sassi decorati la scorsa volta e con i nuovi sassi ancora vuoti in attesa di nuovi simboli. Il momento di condivisione è stato ricco e caldo di sentimenti, intuizioni e parole. Abbiamo unito le nostre pietre in un cerchio e parlato di come i sassi ci piacciano, di come li raccogliamo durante i nostri viaggi: un’avaeva ha portato una pietra trovata nella sabbia sul fondo del mare, che ha occhi ridenti, un cappellino e una bocca ampia che tira fuori la lingua. Un’altra avaeva ha portato due piccole pietre che sono veramente due piccole dee con occhi e corpo. I racconti sono stati tanti e riguardano simboli che sono come segni d’entrata di porte, simboli di apertura ed espansione da un centro, simboli di alberi e boschi sacri, di cappelle nei boschi.
Dopo il lavoro grafico con le nuove forme di vasi abbiamo scelto tre simboli che, come la volta precedente, abbiamo disegnato sui tre sassolini vuoti, che sono stati aggiunti al cerchio di pietre iniziale. Completato il lavoro ognuna ha liberamente commentato e condiviso le proprie scelte. Siamo rimaste molto coinvolte nel lavoro di tutte, notando quanto sia bella la forza femminile che esce da ognuna, quanto si possano sentire onde di energia che appartengono a questa forza arrivare nelle mani, quanto ognuna è unica, diversa e riconoscibile. Ognuna riconosce i propri sassi come fossero figli e non si confonde.

09.10.2017 incontro
Dopo un breve momento di presentazione e motivazioni personali abbiamo iniziato il lavoro grafico decorando liberamente diverse forme di vasi e brocche, scambiandoci continuamente i fogli.Le sagome riproducono quelle di vasi trovati nelle tombe europee del periodo neolitico, scelte a caso nel testo di Marjia Gimbutas Il linguaggio della Dea. Successivamente ognuna di noi, osservando tutti i vasi decorati, ha individuato tre motivi da ripordurre singolarmente su tre sassolini, motivando il perché delle proprie scelte. L'incontro è terminato con un momento creativo in cui abbiamo dato una forma collettiva e unica a tutti i sassolini decorati. L'incontro è stato rilassante, gioioso, creativo e riflessivo.

 

Previdenza vecchiaia: le AveEve si interrogano

Previdenza vecchiaia

Il gruppo si attiva puntualmente qualora diventassero d'attualità nel dibattito politico temi relativi alla previdenza per la vecchiaia.

Informazioni:

Sonja Crivelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Anita Testa-Mader Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

 


Incontri precedenti

29.08.2017 – Previdenza vecchiaia: le aveeve si interrogano

Incontro con Marina Carobbio, consigliera nazionale, e Angelica Lepori, ricercatrice, in vista della votazione del 24 settembre 2017 sulla Riforma della previdenza per la vecchiaia 2020.

 

Abitare e invecchiare

Abitare e invecchiare

Il tema dell’abitare riguarda tutti, e nel periodo della vecchiaia, magari, può essere anche motivo di preoccupazione.

Oggi  si parla e si scrive molto di progetti e di nuove costruzioni a “misura di anziani”.

Anche nel contesto di AvaEva ci siamo chinate su questo tema, poiché spesso la problematica tocca in modo maggiore le donne.

Ci chiediamo quali sono le soluzioni abitative e le alternative dell’abitare nell’anzianità in Ticino.

Ma ci interroghiamo pure su quali sono le aspirazioni, i sogni o i desideri della generazione delle nonne che si prepara a traslocare, e se sia possibile essere protagonisti delle proprie scelte, prima che le facciano gli altri per noi.

In cammino verso la vecchiaia possiamo porci delle domande tipo:

  • sogniamo un modello di abitare con un approccio che risponda ai nostri desideri?
  • aspiriamo di percorrere un tratto di strada in un contesto che risponda alle nostre esigenze e ai cambiamenti inevitabili dell’invecchiare?
  • osiamo credere ad un progetto alternativo, innovativo, sostenibile?
  • decidiamo di partecipare attivamente ai cambiamenti, anziché subirli, come protagoniste della nostre scelte?

 

“La casa è un luogo, l’abitare è un processo che ha a che vedere con socialità significati e relazioni”

 

Informazioni: Daniela Abruzzi-Tami Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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