Segni e simboli di un antico linguaggio femminile

Sogni e simboli

Il progetto si è concluso. Esso ha portato l’attenzione in modo particolare al tema delle decorazioni, attraverso una sperimentazione individuale e di gruppo sulla carta. Osservando assieme i motivi grafici disegnati in modo spontaneo e semplice si è provato a riconoscere temi legati alla natura e alla cultura femminile dell’antica Europa. Il riferimento iniziale era dato da un testo di Marija Gimbutas, archeologa e linguista lituana che ha studiato le culture dell’antica Europa. In un secondo tempo si è estesa l’esperienza in altri ambiti raccogliendo ulteriore materiale di arricchimento.

Informazioni: Daniela Panzeri-Recalcati Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – +41 79 381 00 31

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Prossimi incontri

Il ciclo in programma si è concluso. Non sono previsti altri incontri.
Si invitano le interessate a leggere i due testi riccamente illustrati qui sotto.


Extra: Un diario di viaggio

Sintesi degli incontri, delle attività creative, di pensieri e riflessioni elaborati dalle partecipanti a questo lavoro di ricerca:

  • Segni e simboli di un antico linguaggio. Ricerca e riflessioni. Settembre 2018 – dicembre 2018 > Leggi
  • Segni e simboli di un antico linguaggio. Ricerca e riflessioni. Ottobre 2017 – aprile 2018 > Leggi

Incontri precedenti

3.12.2018 –10° incontro
Si conclude con questo incontro creativo-riflessivo il percorso intrapreso a partire dall'ottobre 2017. Cosa ci comunica la piccola "dea" modellata in questa occasione con la terracotta? A ognuna la propria risposta. E alle avaeve che ci leggono il suggerimento di cliccare sui link riportati sopra.

29.10.2018 – 9° incontro
Dopo la bella passeggiata alla foce della Magliasina, ci ritroviamo per costruire un labirinto: armate di pazienza, ognuna col proprio materiale scelto – piccole pietre di marmo di Arzo, sassolini bianchi di marmo di Carrara, noccioli di ciliegia – disegniamo il labirinto con cura su una base di legno o cartone spesso, procediamo a incollare un pezzettino per volta e intanto discutiamo e chiacchieriamo. Il risultato finale è molto bello e ci soddisfa. Questo labirinto si presta ad esser percorso con un dito, possibilmente ad occhi chiusi per fare un’esperienza anche interiore.

Ecco alcuni dei nostri labirinti:

 

17.09.2018 – 8° incontro
Ci rechiamo alla foce della Magliasina. Camminando lungo il lago e attraverso il bosco raggiungiamo una spiaggetta riparata da un boschetto. Qui ci raccogliamo in un momento rituale e creiamo un grande mandala con materiali naturali che troviamo sul posto.

16.04.2018 – 7° incontro
Il nostro centro tavola ora è vuoto, libero e aperto: siamo al settimo incontro, il momento in cui guardare al lavoro svolto in questi mesi e al senso del percorso creato assieme. Ognuna espone e condivide il proprio vissuto e la discussione s’accende su vari temi che spaziano anche oltre.
Osserviamo brevemente le decorazioni fatte da bambini delle scuole materne ed elementari del luganese sulle stesse forme di vasi che abbiamo esplorato anche noi e riconosciamo la stessa varietà e ricchezza di simboli che abbiamo scoperto noi.
Dedichiamo un momento alla condivisione di testi e libri interessanti, di cui allestiremo una bibliografia.

12.03.2018 – 6° incontro
Abbiamo tutte molto amato fare le decorazioni delle impronte delle nostre mani e alcune di noi l’hanno proposto alle nipoti: “ma che belle cose che fate voi!” dicono. Ogni impronta è una storia unica, come il legno, ha memoria di anni, di abilità, di lavori compiuti. Mano sinistra e mano destra, energia femminile e maschile che collaborano.
Continuiamo la nostra ricerca sui simboli e, confrontandoci col testo di Marija Gimbutas, scopriamo i segni che lei definisce “scrittura sacra”. Riprendiamo in mano i fogli con le decorazioni dei vasi fatte nei primi due incontri e cerchiamo nei dettagli questi segni, con tutte le varianti possibili.  Li troviamo e constatiamo con gioia che siamo collegate interiormente all’antica scrittura sacra!
Dedichiamo l’ultima parte del nostro incontro ai nostri piedi. Ognuna ha portato da casa due fogli con già disegnate le impronte dei propri piedi e, come per le mani, ci mettiamo all’opera per decorarli. Lasciamo che l'esperienza si integri in noi.

05.02.2018 – 5° incontro
Allestiamo il nostro centro tavola coi sassi e decidiamo di dargli una forma quadrata con in mezzo una bellissima immagine di Dee proveniente dalla antica Grecia, che incorniciamo con un triangolo di pietre cretesi. L’immagine si illumina di “presenza”, di forza, di gioia. Sembra un recinto sacro, un tempio, una casa delle Dee, le quali sono decorate con lunghe strisce ondulate, come onde d’acqua o solchi di terra o movimenti serpentini.
Dedichiamo un tempo interessante a scoprire assieme le varie categorie di simboli con cui Marija Gimbutas ha suddiviso e catalogato le migliaia di reperti trovati nei suoi scavi: simboli della Dea dispensatrice di vita, simboli della terra che si rinnova, simboli della Dea connessi a morte e rigenerazione, simboli di energia e sviluppo. Parliamo e ricordiamo molte cose della tradizione, delle fiabe, e della quotidianità. Un piccolo schema riassuntivo ci permette di avere una visione d’insieme e di comprendere che tutti gli aspetti della Dea sono “una cosa sola” e sentiamo che tutti questi simboli sono in realtà dentro di noi, sono nelle nostre memorie profonde, cellulari.
Per concludere l’incontro, come sempre, con un momento pratico, proviamo a disegnare il contorno delle nostre mani e a decorarle, come fossero impronte. Siamo tutte molto concentrate e felici di questo lavoro: un po’ decoriamo a intuito, senza pensare e un po’ ci riferiamo consapevolmente ai simboli descritti nelle varie categorie esposte da Marija Gimbutas.

15.01.2018 – 4° incontro
Siamo in sette, una nuova avaeva, molto interessata a questo tema, si è unita al gruppo. Poniamo ancora le nostre pietre al centro del tavolo, diamo loro una nuova forma d’insieme e creiamo una geometria solare.
Godiamo di un momento di condivisione sempre ricco e piacevole raccontando che posto hanno trovato le nostre pietre nella nostra casa, se e come abbiamo esplorato ancora il mondo delle decorazioni e dei simboli antichi, e se abbiamo potuto condividere in famiglia o con amiche le nostre piccole o grandi scoperte.
Osserviamo e commentiamo insieme uno schema molto interessante, tratto dal libro La grande Madre di Erich Neumann. Esso mostra sinteticamente il simbolismo del vaso quale espressione del simbolismo centrale del femminile, ma anche esperienza universalmente umana. Iniziamo a conoscere Marija Gimbutas e accenniamo al suo concetto di Civiltà della Dea, dal libro La civiltà della Dea (vol. II, Stampa Alternativa Nuovi Equilibri).
Momento pratico: utilizziamo nastri colorati, morbidi, flessibili, avvolgenti, li decoriamo singolarmente e li intrecciamo all’interno del cerchio di pietre.  Cosa ci raccontano questi nastri? Che tipo di energia muovono o muoveranno in noi? Decoriamo anche un grande nastro collettivo.
Terminiamo con una dolce merenda offerta da una partecipante.   

2017

04.12.2017 – 3° incontro
Come primo atto ricostituiamo subito il cerchio di pietre e osserviamo incantate la bellezza che emanano tutte assieme: ne sentiamo la forza, l’energia! Poi trasformiamo il cerchio in una grande spirale e iniziamo i nostri lavori creativi, giocando con i simboli, esplorandoli, collegandoli, unendoli, colorandoli così che nuova bellezza possa fluire attraverso il nostro operato.
Ci accorgiamo che ci vuole tempo e pazienza, è come fare un ricamo, una tessitura e lavoriamo con la massima tranquillità, sentendo dentro, che queste esperienze sono vere anche se sembrano semplici e banali.
Siamo soddisfatte poiché riusciamo a creare disegni interessanti e belli anche ripetendo un solo simbolo. Si apre un mondo!

06.11.2017 – incontro
Ci siamo ritrovate in sei, con i nostri sassi decorati la scorsa volta e con i nuovi sassi ancora vuoti in attesa di nuovi simboli. Il momento di condivisione è stato ricco e caldo di sentimenti, intuizioni e parole. Abbiamo unito le nostre pietre in un cerchio e parlato di come i sassi ci piacciano, di come li raccogliamo durante i nostri viaggi: un’avaeva ha portato una pietra trovata nella sabbia sul fondo del mare, che ha occhi ridenti, un cappellino e una bocca ampia che tira fuori la lingua. Un’altra avaeva ha portato due piccole pietre che sono veramente due piccole dee con occhi e corpo. I racconti sono stati tanti e riguardano simboli che sono come segni d’entrata di porte, simboli di apertura ed espansione da un centro, simboli di alberi e boschi sacri, di cappelle nei boschi.
Dopo il lavoro grafico con le nuove forme di vasi abbiamo scelto tre simboli che, come la volta precedente, abbiamo disegnato sui tre sassolini vuoti, che sono stati aggiunti al cerchio di pietre iniziale. Completato il lavoro ognuna ha liberamente commentato e condiviso le proprie scelte. Siamo rimaste molto coinvolte nel lavoro di tutte, notando quanto sia bella la forza femminile che esce da ognuna, quanto si possano sentire onde di energia che appartengono a questa forza arrivare nelle mani, quanto ognuna è unica, diversa e riconoscibile. Ognuna riconosce i propri sassi come fossero figli e non si confonde.

09.10.2017 incontro
Dopo un breve momento di presentazione e motivazioni personali abbiamo iniziato il lavoro grafico decorando liberamente diverse forme di vasi e brocche, scambiandoci continuamente i fogli.Le sagome riproducono quelle di vasi trovati nelle tombe europee del periodo neolitico, scelte a caso nel testo di Marjia Gimbutas Il linguaggio della Dea. Successivamente ognuna di noi, osservando tutti i vasi decorati, ha individuato tre motivi da ripordurre singolarmente su tre sassolini, motivando il perché delle proprie scelte. L'incontro è terminato con un momento creativo in cui abbiamo dato una forma collettiva e unica a tutti i sassolini decorati. L'incontro è stato rilassante, gioioso, creativo e riflessivo.