2° Convegno: sintesi

Albergo Pestalozzi, Lugano – 9 ottobre 2014

  

Introduzione

Dopo il benvenuto, la coordinatrice di AvaEva Norma Bargetzi spiega che le riflessioni e lo scambio fra le numerose convenute seguiranno i temi tracciati dalle due relatrici – la filosofa Francesca Rigotti e la psicologa Silvia Vegetti Finzi – e proseguiranno nel pomeriggio negli ateliers di approfondimento. Quindi fornisce varie informazioni pratiche, richiamando inoltre l’attenzione delle partecipanti al tabellone chiamato “Ideario”, dove ognuna potrà annotare idee, aspettative, suggerimenti all’indirizzo di AvaEva.    

Poi è la volta della capoprogetto della GrossmütterRevolution, la consorella di AvaEva nella Svizzera tedesca, Anette Stade che saluta le partecipanti, illustra quanto vien realizzato Oltregottardo, ricorda che il movimento si nutre dell’impegno delle donne e che la GrossmütterRevolution cercherà di sostenere al meglio le loro attività. Esprime pure riconoscimento per il contributo solidale che le donne della generazione delle nonne continuano a fornire alla collettività.

La parola passa infine a Yvonne Pesenti, che nella sua veste di direttrice porta il saluto e gli auguri del Percento culturale Migros Ticino. Spiega quindi la vocazione di questa istituzione, che ha visto allargarsi il suo raggio di attività dalla formazione ai progetti sociali. Il progetto AvaEva rientra in quest’ultimo ambito e la direttrice si dice felice di constatarne la crescita e le specificità che lo contraddistinguono rispetto al modello ripreso dalle consorelle svizzerotedesche.

La coordinatrice riprende il microfono per illustrare i cambiamenti sopraggiunti dall’ultimo convegno. Alcune idee, alcuni progetti sono stati realizzati, altri no, e ricorda che i progetti devono essere autonomi. Si sono anche allacciati molti contatti e ci si avvia verso proficue collaborazioni, ma per questo ci vogliono forze e perciò invita tutte a partecipare attivamente.

 

Relazioni 

  • Francesca Rigotti, docente presso la Facoltà di scienze politiche dell’Università di Göttingen e docente di dottrine e istituzioni politiche alla Facoltà di scienze della comunicazione dell’USI:

De senectute foeminarum – La vecchiaia delle donne (> leggi)

 

  • Silvia Vegetti Finzi, psicologa, psicoterapeuta dell’infanzia e della famiglia, scrittrice, rubrichista de “L’angolo del dialogo” del settimanale Azione:

Camminando sul percorso delle nonne (> leggi), con letture integrative (> leggi)

 

Dibattiti

  • Dibattito: La vecchiaia delle donne
    Nel corso del dibattito con la filosofa Francesca Rigotti si toccano temi inerenti all’atteggiamento degli anziani (chiuso e negativo vs. aperto e positivo), alla saggezza (di cui l’anziano non sempre da prova), all’immagine dell’anziano e, soprattutto, della donna anziana nella società e alla discriminazione di cui è oggetto, nonché all’intergenerazionalità come modalità di convivenza da coltivare maggiormente. 
  • Dibattito: Camminando sul percorso delle nonne
    E’ soppresso per mancanza di tempo. Si invita a porre le domande nell’ambito dell’atelier con la relatrice.

 

Ateliers 

  • Atelier: La vecchiaia delle donne
    Partendo dall’attuale corrente anti-aging – che ci induce a credere di poter evitare la morte – ci si è dette che questa lotta all’invecchiamento cerca di adattare il corpo alla mente, mentre la vecchiaia impone alla mente di adattarsi al corpo (una partecipante ha menzionato il suo stupore di fronte quanto le capita di strano alla sua età; un’altra ha ricordato l’utilità dell’ironia in simili frangenti). Ci si è dette che la vecchiaia radicalizza le condizioni fondamentali della nostra esistenza: fragilità, limiti, perdite, dipendenza. Riconoscerlo è precluso alla gioventù. Ci si è pure dette che la morte evidenzia la limitatezza delle possibilità che abbiamo durante la vita e ci aiuta a distinguere ciò che è importante, imponendoci di compiere delle scelte. Si è accennato anche alla “morte coi formulari”, al bisogno di controllo che abbiamo di fronte all’impotenza, da un lato, e alla volontà o necessità di ottimizzare e velocizzare tutto oggi imperante, dall’altro. Al termine si è ricordato un pensiero di Simone de Beauvoir: una forma essenziale di produttività è vivere la vita come se fosse un’opera d’arte.

 

  • Atelier : Il percorso delle nonne
    Nel gruppo si sono toccati vari temi a ruota. L’importanza del racconto: saper raccontare, saper parlare di sé alle nipoti e ai nipoti; noi siamo l’io narrante, tessiamo legami tra passato e futuro. La reciprocità nel rapporto: la bambina e il bambino per crescere ha bisogno di reciprocità nella relazione, di continuità, che permettono loro di crescere con sicurezza. E la perfezione? È da bandire, mette ansia. La vecchiaia porta sicurezza. Non siamo l’ideale assoluto. Occorre riservare uno spazio per sé. Poi vi è il tema dei conflitti in caso di separazione dei genitori: allora la casa dei nonni diventa il luogo sicuro e il loro ruolo molto importante. Mentre riguardo ai conflitti o disaccordi con i genitori dei nipoti si reputa che occorra saper educare senza interferire nelle loro scelte di fondo. Fra nonna e nonno deve esserci complementarietà. Per terminare si evoca il ruolo simbolico della nonna: è possibile essere nonne non biologiche, occupandosi di bambine e bambini di genitori che non sono figli nostri.

 

  • Atelier a tema libero (in tedesco)
    Il piccolo gruppo ha discusso esprimendo dapprima la propria delusione riguardo alle relazioni ascoltate: ci si aspettava di più sull’invecchiare oggi e sulle donne anziane di oggi, sui vari modi di vivere da donne anziane, non da ultimo anche come pendolari fra Ticino e Svizzera interna. Per queste ultime si è auspicata la formazione di gruppi di viaggio, magari condividendo l’automobile. Si è inoltre parlato della situazione delle donne anziane che vivono sole, rilevando che loro oggi non si sono sentite abbastanza incluse in un ambiente a prevalenza di nonne biologiche. Si è criticata l’insufficiente messa in rete, pur giudicando l’atmosfera del convegno molto positiva e carica di entusiasmo.

 

Mercatino dei progetti

In un angolo della sala sono allestite alcune bancarelle dove le responsabili dei progetti realizzati sotto l’egida di AvaEva forniscono spiegazioni e distribuiscono materiali informativi. I progetti presentati sono: AvaEvaBiodiversità, AvaEva ManiTese, Caffè narrativo (Erzählcafé, in tedesco), Camminando insieme, Carta dei diritti dei nonni, Cucinare assieme (per nonni e nipoti), Gruppo condivisione nonne, Incontri luganesi del lunedì, L’arte di vivere e l’arte di morire, Modi di convivenza: riflessioni sulla famiglia, Le ultime disposizioni (Allerletzes, in tedesco), Riflessioni al femminile, Scrivere le proprie storie (Selbsterlebte Geschichten notieren, in tedesco) 

 

Ideario

Prima di concludere vien data lettura delle varie idee che le partecipanti hanno iscritto nel tabellone murale. Si discute in particolare l’idea di creare gruppi su nonne e medicina, donne anziane e sessualità, o il ruolo di nonna, ipotizzando anche il ricorso a specialiste. Vi sono però voci contrarie, che considerano le donne anziane sufficientemente competenti grazie alla loro esperienza di vita, tanto da non dover rivolgersi alla specialista in un rapporto che finirebbe per essere di dipendenza.

Viene inoltre espresso anche il desiderio di avere dei punti regionali dove riunirsi per discutere, ispirandosi al modello degli Stammtisch (i tavoli dei clienti abituali nei ristoranti svizzerotedeschi).

 

Rappresentazione comico-teatrale

Giunge il momento ludico della giornata. La coordinatrice evoca l’ironia che aiuta ad alleggerire e sdrammatizzare la vita. Qualcuno ha persino scritto che l’ironia è la virtù sovrana delle donne. Infatti permette di guardare con leggerezza le situazioni difficili, può fungere da ponte in momenti conflittuali, è un freno quando si arrischia di cadere nella trappola del perfezionismo. E in questo senso passa la palla a una maestra dell’ironia: l’attrice Stefania Mariani.

 

  • “Non ci sono più le mezze stagioni… ma noi ce la faremo!”, di e con Stefania Mariani
    Nel suo monologo, Stefania Mariani ci propone una panoramica dei vari aspetti dell’essere donna-nonna. Ci ricorda Socrate e il suo distinguo tra creazione maschile e procreazione femminile (quest’ultima di minor valore, come abbiamo sentito in mattinata dalla filosofa Francesca Rigotti). Ci parla di nonne pilastro che sostengono la famiglia; di nonne sandwich fra figli, nipoti e i propri genitori; di nonne equilibriste fra i mille problemi di tutti; e di nonne impiccione capaci di innescare bombe famigliari. Ci mette in guardia dal dire di sì solo perché chinar la testa è più relax che non dire no. Ci dà anche la sua interpretazione della fiaba più famosa. Il suo Cappuccetto rosso è connesso con sé ma sconnesso, il lupo non lo incontra, e va a trovare una nonna che è viva e vegeta, solo un po’ raffreddata, ansiosa di mangiare le frittelle della nuora e di chiacchierare con Cappuccetto. Questi è curioso: si meraviglia delle rughe (le hanno scritte le gioie e i dolori della vita), delle mani nodose (hanno lavorato sodo), dei bei denti (la nonna sa che le sono costati un capitale). Cappuccetto trova bello stare con la nonna perché “puzza calma”, e pensa che la nonna è bella (“se lo dici tu, mi aiuti a crederlo”).

    La bravissima Stefania ha così suscitato riflessioni profonde e provocato frequenti scoppi di ilarità per alcune situazioni che risultavano ben note alle partecipanti. Esse la ringraziano con un lungo e scrosciante applauso per aver saputo interpretare così bene gioie e dolori della loro stagione di vita.

 

In chiusura…

I lavori si concludono con l’invito a iscriversi alla newsletter per conoscere tutte le novità e gli appuntamenti di AvaEva.

E da ultimo, la capoprogetto della GrossmütterRevolution Anette Stade ringrazia con un bel mazzo di fiori il gruppo di pianificazione di AvaEva – composto da Romana Camani, Bice Columberg, Raquel Galli Zirpoli, Margherita Malè Stolz, Regula Stern, Anita Testa – e la coordinatrice Norma Bargetzi. Quest’ultima ringrazia a sua volta le partecipanti e augura loro un buon rientro. Ringrazia pure infine il Percento culturale Migros per il generoso sostegno finanziario.

 

Relazioni Finali 

Convegno 2014: Relazione di Francesca Rigotti

Convegno 2014: Relazione di Silvia Vegetti Finzi

Convegno 2014: Nuovi nonni per nuovi nipoti. La gioia di un incontro